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Esterno S. Casa                                       
 

      Cieli immensi

l'esterno della santa casa di Maria

E' il capolavoro dell'arte lauretana. Esso custodisce l'umile Casa di Nazareth come lo scrigno accoglie la perla.

Ideato dal Bramante, che nel 1509 ne approntò il disegno, fu attuato sotto la direzione di Andrea Sansovino (1513-27), di Ranieri Nerucci e di Antonio da Sangallo il Giovane. In seguito furono collocate nelle nicchie le statue delle Sibille e dei Profeti.
L'attuale rivestimento marmoreo, che ha sostituito il muro dei recanatesi, fu voluto da Giulio II ed è stato realizzato su disegno del sommo architetto Donato Bramante. I recanatesi agli inizi del sec. XIV eressero intorno alla S. Casa un muro di contenimento 'bono et grosso', individuato negli ultimi scavi archeologici. Gli stessi scavi hanno messo in luce anche altri precedenti interventi edilizi a difesa della S. Casa. Tutto ciò attesta una particolarissima attenzione verso un minuscolo edificio rurale che non si spiegherebbe al di fuori della tradizione loretana.

Il rivestimento è costituito da un basamento con ornamentazioni geometriche, da cui si diparte un ordine di colonne striate a due sezioni, con capitelli corinzi che sostengono un cornicione aggettante. La balaustra è stata aggiunta da Antonio da Sangallo (1533-34) con lo scopo di nascondere la goffa volta a botte della S. Casa e di circoscrivere con elegante riquadratura tutto il mirabile recinto marmoreo.

I lavori iniziarono nel 1511, sotto la direzione di Giovan Cristoforo Romano, dopo che il fiorentino Antonio Pellegrini, su disegno del Bramante, aveva approntato il modello ligneo in scala. Dal 1513 al 1527 diresse l'impresa Andrea Contucci, detto il Sansovino. I lavori ripresero nel 1531 sotto la direzione di Rinieri Nerucci. Nella fase finale, essi passarono alla direzione di Antonio da Sangallo il Giovane. L'opera fu conclusa nel 1538. Successivamente furono collocate nelle nicchie le statue delle Sibille e dei Profeti.

particolare

particolare

Qui il Bramante ha inteso celebrare la Madre del Salvatore, vaticinato dalle dieci Sibille, scolpite dai fratelli Della Porta (1570-1572), preannunciato dai dieci Profeti, scolpiti dai fratelli Lombardo (1540-1570), e figurato con la Madre nelle "storie" del rivestimento rnarmoreo, secondo questa successione, a partire dalla parete nord: Nascita di Maria di B. Bandinelli e R. Montelupo; Sposalizio di A. Sansovino e N. Tribolò; Annunciazione di A. Sansovino (vedi foto), Visitazione di R. Montelupo e Censimento di F. da Sangallo; Natalc di A. Sansovino; Adorazione dei magi di R. Montelupo; Transito della, Vergine di D. D'Aima. A sé stante è la Traslazione di F. da Sangallo e N. Tribolo.
 

(tratto dal sito http://www.santuarioloreto.it)

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