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     Vasco Rossi - Incredibile romantica

Martin Luther King Jr.

Citazioni

 

da: “Rimanere svegli durante una grande rivoluzione”

Voglio dirvi che un’altra sfida che abbiamo di fronte è semplicemente che dobbiamo trovare un’alternativa alla guerra ed allo scorrere del sangue. Chiunque avverta, e ci sono tante persone che sentono in questo modo, che la guerra possa risolvere i problemi sociali che sono di fronte al genere umano, dorme su una grande rivoluzione. Il presidente Kennedy disse in una occasione: “Il genere umano deve mettere fine alla guerra o la guerra metterà fine al genere umano.” Il mondo deve ascoltare questo. Prego Dio che l’America ascolti questo prima che sia troppo tardi, perché oggi, stiamo combattendo una guerra.

Sono convinto che sia una delle più ingiuste guerre che sia stata mai combattuta nella storia del mondo. Il nostro coinvolgimento nella guerra del Vietnam ha strappato l’accordo di Ginevra. Ha rafforzato il complesso dell’industria militare; ha rafforzato le forze della reazione del nostro paese. Ci ha messo contro l’auto determinazione di una vasta maggioranza della popolazione vietnamita, e ci ha messo nella condizione di proteggere un regime corrotto che si accanisce contro i poveri.

Questo ha generato caos nelle nostre politiche interne. Oggi stiamo spendendo cinquecentomila dollari per uccidere ogni soldato vietcong. Ogni volta che ne uccidiamo uno spendiamo circa cinquecentomila dollari mentre spendiamo solo cinquantatre dollari all’anno per ogni persona definita come colpita-dalla-povertà nel così detto programma della povertà, che non è niente altro che un palliativo contro la povertà.

Ma non solo, ci pone nella posizione di apparire come una arrogante nazione agli occhi del mondo. E qui siamo a diecimila miglia lontani da casa a combattere per la così detta libertà dei vietnamiti quando non abbiamo in ordine nemmeno la nostra stessa casa. E obblighiamo i nostri ragazzi bianchi e neri a solidarizzare nel combattere ed uccidere. E poi quando essi tornano a casa non possono neanche vivere insieme nello stesso isolato.

Il giudizio di Dio incombe su di noi oggi. E potremmo vedere che qualcosa deve essere fatto – e qualcosa deve essere fatto alla svelta. Ci siamo allontanati dalle altre nazioni e così finiamo moralmente e politicamente isolati dal mondo. Non c’è un solo alleato degli Stati Uniti d’America che oserebbe mandare delle truppe in Vietnam, e così i soli amici che ora abbiamo sono le poche nazioni-cliente come Taiwan, Tailandia, Corea del Sud e pochi altri.

Siamo a questo punto. “Il genere umano deve mettere fine alla guerra o la guerra metterà fine al genere umano,” e il miglior modo di cominciare  è di porre fine alla guerra del Vietnam, perchè se continua, arriveremo inevitabilmente al punto in cui il confronto con la Cina potrebbe portare l’intero mondo allo sterminio nucleare.

Non c’è più possibilità di scegliere, amici miei, tra violenza e nonviolenza. O anche tra nonviolenza e nonesistenza. E l’alternativa al disarmo, l’alternativa alla sospensione dei test nucleari, l’alternativa a rafforzare le Nazioni Unite e quindi il disarmo del mondo intero, potrà ben essere la civilizzazione spinta nell’abisso dell’annientamento l’abitat della terra trasformato in un inferno che neanche la mente di Dante può immaginare.

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Attraverso il nostro genio tecnico scientifico, abbiamo fatto di questo mondo un vicinato e non abbiamo ancora avuto il mandato etico per farne una confraternita. Ma in qualche modo, e per qualche ragione, abbiamo cominciato a farlo. Dobbiamo tutti imparare a vivere insieme come fratelli o periremo tutti come sciocchi. Siamo tutti legati insieme allo stesso destino, catturati in una ineludibile rete di mutualità. E se uno è toccato direttamente, tutti sono implicati indirettamente. Per qualche strana ragione non potrò mai essere quello che dovrei essere finchè voi non sarete quello che dovreste essere. E voi non potete mai essere quello che dovreste finchè io non sarò quello che dovrei. Questo è il modo con cui è fatto l’universo di Dio, questo è il modo in cui è strutturato.

John Donne lo comprese anni or sono e lo definì in termini vividi: “Nessun uomo è un isola piena di se stessa. Ogni uomo è un pezzo di continente, una parte dell’intero.” E conclude dicendo: “La morte di ogni uomo mi diminuisce perché sono legato all’umanità, quindi mai andare a sapere per chi suona la campana; suona per te.” Dobbiamo vederlo questo, credere questo, e vivere per esso se vogliamo rimanere svegli durante una grande rivoluzione.

 

da: “Giustizia Senza Violenza”

Ora la questione che abbiamo di fronte questa sera è questa: alla luce del fatto che la gente oppressa del mondo si sta sollevando contro quella oppressione; alla luce del fatto che il Negro americano si sta sollevando contro la sua oppressione, la questione è questa: come sarà ripagata la battaglia per la giustizia? E penso che sia una delle più importanti questioni con cui la nostra generazione dovrà confrontarsi. E dobbiamo muoverci per rendere la giustizia una realtà su scala internazionale, così come dobbiamo muoverci per rendere la giustizia una realtà in questa nazione, come sarà ripagata la lotta? Mi sembra che ci siano due risposte a questa domanda. Una è quella di usare il metodo prevalente della violenza fisica. È vero che nel corso della storia l’uomo ha visto raggiungere la giustizia attraverso la violenza. E tutti noi conosciamo i pericoli di questo metodo. Sembra che crei più problemi sociali di quanti ne risolva. E mi sembra che nella battaglia per la giustizia questo sia un metodo alla fine inutile. Se il Negro soccombe alla tentazione di usare violenza nella sua battaglia per la giustizia, le generazioni future saranno i recipienti di una lunga e desolata vita di amarezze, e la sua principale eredità per il futuro sarà un intrattabile regno di caos insensato. E c’è ancora una voce che piange alla vista del tempo e che dice a ogni potenziale Pietro: rinfodera la tua spada. E la storia è piena di scheletri sbiancati di nazioni e comunità che hanno fallito nel seguire questo comandamento.

 

 

da: “Martin Luther King, Jr. - 1957”

 

“La nonviolenza è l’impegno assoluto alla via dell’amore. L’amore non è una prova emozionale; non è un vuoto sentimentalismo. È il riversarsi attivo dell’intero essere di qualcuno in un altro essere.

 

da: “Martin Luther King, Jr. - 1963”

La ragione per cui non posso seguire la vecchia filosofia dell’occhio-per-occhio è che finisce per lasciare tutti ciechi. Qualcuno deve avere buonsenso e qualcuno deve avere religione. Ricordo qualche anno fa, mio fratello ed io stavamo guidando da Atlanta a Chattanooga, nel Tennessee. E per qualche ragione gli altri autisti quella notte erano molto scortesi o avevano dimenticato di abbassare le  loro luci. E finalmente A.D. mi guardò e disse: “Ora sono stanco di questo, se la prossima auto che incrocio non abbassa le sue luci, mi rifiuterò di abbassare le mie.” Io dissi: “Aspetta un minuto, non farlo. Qualcuno deve avere un pò di sensibilità su questa strada.” E sto dicendo la stessa cosa per noi qui a Birmingham. Ci stiamo muovendo su una potente strada verso la città della Libertà. Ci saranno tanti meandri. Ci saranno curve e momenti difficili, e saremo tentati di vendicarci qcontro qualche forza d’opposizione. Ma vi dico: “Aspetta un minuto, Birmingham. Qualcuno che abbia sensibilità deve pur esserci a Birmingham.”

 

da: “Martin Luther King, Jr. – Coscienza e guerra del Vietnam”

Dobbiamo muoverci dall’indecisione del passato all’azione. Dobbiamo trovare nuovi modi per parlare di pace in Vietnam e di giustizia per tutto il mondo in via di sviluppo, quel mondo che è alle nostre porte. Se non agiremo, saremo trascinati giù per i lunghi, oscuri e vergognosi corridoi del tempo riservato a coloro che hanno il potere senza la pietà, il potere senza moralità e la forza senza la capacità di vedere.

 

 

da: “Martin Luther King, Jr. – Sogni per domani più brillanti - 1965”

A Oslo ho suggerito che la filosofia e la strategia per la nonviolenza diventino immediatamente oggetto di studio e di serie sperimentazioni in ogni campo dei conflitti umani, incluse le relazioni tra le nazioni. Questo non è, credo, un suggerimento irrealistico. La pace mondiale attraverso mezzi nonviolenti non è ne assurda ne inaccettabile. Tutti gli altri metodi hanno fallito. Così dobbiamo cominciare di nuovo. La nonviolenza è un buon punto d’inizio. Coloro di noi che credono in questo metodo possono essere voci della ragione, del buon senso e della comprensione tra le voci della violenza, dell’odio e delle emozioni. Possiamo essere ben disposti a definire un buon clima di pace da cui far nascere un sistema pacifico. L’ingiustizia razziale nel mondo. La povertà. La guerra. Quando l’uomo risolverà questi tre grandi problemi avrà coniugato il suo progresso morale col suo progresso scientifico. E ancor più importante, avrà imparato l’arte pratica di vivere in armonia.

 

da: “Martin Luther King, Jr. – Una predica per Natale - 1967”

E i capi del mondo oggi parlano eloquentemente di pace. Ogni volta che buttiamo le nostre bombe nel Vietnam del Nord, il presidente Johnson parla eloquentemente di pace. Qual è il problema? Parlano di pace come se fosse un obiettivo lontano, come un fine da ricercare, ma un giorno vedremo che la pace non è un obiettivo lontano, da ricercare, ma che è un mezzo con cui arriviamo a quell’obiettivo. Dobbiamo perseguire fini pacifici con mezzi pacifici. Tutto questo per dire che, in ultima analisi, mezzi e fini devono essere coerenti perché il fine è preesistente ai mezzi. E alla fine, mezzi distruttivi non possono portare a fini costruttivi.

 

da: “Martin Luther King, Jr. – Discorso al ritiro del Premio Nobel per la Pace – 12/12/1964”

Rifiuto di accettare la cinica nozione per cui nazione dopo nazione debbano essere attratte dalla spirale militarista nell’inferno dell’annientamento nucleare … Credo che anche tra i colpi di mortaio ed il gemito delle pallottole di oggi, ci sia ancora speranza per un più brillante domani … credo ancora che un giorno il genere umano si inchinerà d’avanti agli altari di Dio e si incoronerà trionfante sulla guerra e lo spargimento di sangue.

 

da: “Martin Luther King, Jr. – Pellegrinaggio alla Nonviolenza - 1958”

Più recentemente ho analizzato la necessità del metodo della nonviolenza nelle relazioni internazionali. Sebbene non fossi ancora convinto della sua efficacia nei conflitti tra nazioni, sentivo che mentre la guerra non poteva mai essere un bene assoluto e positivo, poteva servire come fatto negativo nel senso di prevenire la diffusione e la crescita delle forze del male. La guerra, per quanto orribile sia, potrebbe essere preferibile  alla resa verso un sistema totalitarista. Ma sono giunto sempre più alla conclusione che il potenziale distruttivo delle moderne armi da guerra preclude la possibilità di guerre pur rimanendo sempre un fatto negativo. Se assumiamo che il genere umano ha il diritto di sopravvivere allora dobbiamo trovare un’alternativa alla guerra ed alla distruzione. … “Non lasciate mai che qualcuno vi spinga così in basso fino ad odiarli. Dovete usare l’arma dell’amore. Dobbiamo avere compassione e comprensione  per coloro che ci odiano. Dobbiamo capire che molta gente è portata ad odiarci in quanto non completamente responsabile del loro odio. Ma noi stiamo in piedi a mezzanotte; siamo sempre sulla soglia di una nuova alba.”

 

da: “Martin Luther King, Jr. –  1957”

 

“Sono convinto che l’amore sia il potere più durevole del mondo. Non è espressione di un idealismo impraticabile, ma di un realismo praticabile. Fino ad ora è stato un pio obbligo di un sognatore utopico, ma l’amore è una necessità assoluta per il sopravvivere della nostra civiltà. Ritornare all’odio per odio non fa nulla se non intensificare l’esistenza del male nell’universo. Qualcuno deve avere abbastanza sensibilità e religiosità per spezzare le catene dell’odio e del male, e questo può essere fatto solo attraverso l’amore.”

 

da: “Martin Luther King, Jr.  – Non datato”

“Nella battaglia per la dignità umana i popoli oppressi del mondo non devono permettere a se stessi di nutrire amarezza o di indugiare in lotte di odio. Vendicare con odio e amarezza  non produrrà altro che intensificazione dell’odio nel mondo. Lungo la linea della vita, qualcuno deve avere abbastanza sensibilità e moralità per spezzare le catene dell’odio. Questo può essere fatto solo proiettando l’etica dell’amore al centro della nostra vita.”

 

da: “Martin Luther King, Jr. –  1963”

“Ci sono due tipi di leggi: ci sono leggi giuste e leggi ingiuste … qual è la differenza tra i due? … Una legge ingiusta è codificata dall’uomo che è fuori dall’armonia della legge morale.”

"There are two types of laws: there are just laws and there are unjust laws...What is the difference between the two?...An unjust law is a man-made code that is out of harmony with the moral law.

 

da: “Martin Luther King, Jr. –  1965”

“L’ultima prova di un uomo non risiede nei momenti di conforto o di convenienza, ma nei momenti di sfida e di controversia.“

 

   

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