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Anche tu hai una destinazione e ti aggreghi alla fila che conduce al treno del metrò che serve a te. Come una formica ti prepari al tuo ruolo e nell'attesa ti guardi intorno. Sei circondato e scopri molti volti che ti scrutano, corpi che ti sfiorano, ti spingono. Ti accorgi che quasi nessuno sorride, anzi ogni persona cerca di isolarsi in uno spazio virtuale lontano da ogni altro. Cominci a notare i diversi. Coloro che vestono strani o hanno la pelle di un altro colore e ti chiedi che ci fanno li, cosa vogliono, cosa si aspettano.
Finalmente qualcuno che ride che ha un umore buono. Sorridi, ti fai trascinare. Quasi nessuno lo nota. Tutti immersi nei loro quotidiani nei loro libri non si lasciano contagiare. Ma tu ti accorgi, perché sei cupo ma non vorresti esserlo. Perché loro ridono e vorresti ridere con loro anche tu. Cosa hanno che li fa stare meglio di noi? Forse dovremmo ridere anche noi. Se ci guardassimo attorno ci accorgeremmo di quanti vicino a noi hanno molto meno ma sanno apprezzare quel poco che hanno, mentre a noi non basta mai.
Odori ... Profumi ... Aromi |
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