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      Frank Sinatra - Myway

Cosa rappresenta oggi il "Cammino?"

 

   I pellegrini arrivano da ogni parte del mondo: Svizzera, Germania, Olanda, austria, Belgio, Brasile, Inghilterra, Canadà, America, Finlandia, Cile, Venezuela, Cecoslovacchia, Polonia, Giappone, …. Italia. La maggior parte dei pellegrini parte da St. Jean Pied de Porto da Roncesvalles ed altri un po’ dopo: 

Leòn, Ponferrada, Astorga, Villafranca del Bierzo. Alcuni poi vengono anche da più lontano: da Le Puy (Massiccio Francese), Reims, Berna. Sono rappresentate tutte le età anche se sono un po’ più numerosi gli anziani e quasi tutte sono persone comuni e normali. Alcuni sono in gruppo ma molte persone partono sole.

    Le motivazioni del viaggio sono le più disparate ed ogni pellegrino sceglie a sua discrezione il percorso, i tempi di percor-renza, le energie da spendere, il livello di fatica accettabile e così via. La verità comunque è che l’importanza del cammino non è tanto la meta che si raggiunge ma il cammino stesso. Tre itinerari valicavano i Pirenei a Roncesvalles; il quarto a Somport e si ricongiungevano tutti a Puente la Reina, in Navarra. Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d’Europa ha dichiarato il percorso che porta a Santiago De Compostela “Itinerario culturale europeo” ed ha messo a disposizione le risorse necessarie per una opportuna segnaletica e la ristrutturazione / costruzione di rifugi per l’alloggio dei pellegrini.

    Tutto quanto attiene la logistica è abbastanza ben tenuto e curato perché chi percorre il cammino sia incoraggiato a proseguire. In cosa consiste il cammino? Quanto dura? Perché si fa? Si può andare soli? E’ adatto a tutti?…? Sono domande che si pone chi vuole fare il camino ma che si può porre chiunque in quanto suscita senz’altro sorpresa sapere che esistono ancora persone che nel terzo millennio fanno una cosa dal sapore antico e che comunemente si ritiene ormai da tempo superata. E’ impossibile trovare risposte che vadano bene per tutti e in tutte le situazioni e in genere ciascuno ha una risposta personale, soprattutto alla domanda perché?

     Il cammino è comunque il ripercorrere un tratto della strada che porta alla tomba di San Giacomo che, in oltre un millennio, hanno percorso milioni di persone. Il cammino deve quindi normalmente essere fatto a piedi; non è determinabile quale e quanta strada percorrere; non è rilevante la velocità del cammino che può dipendere oltre che dalle condizioni fisiche dal proprio carattere, dagli interessi, dalle aspettative che si hanno. Il viaggio si compone di due importanti elementi: la valenza religiosa ed il contesto storico ed ogni pellegrino interpreta il cammino come crede. Di norma è meglio fare il cammino in compagnia piuttosto che soli. C’è tempo per parlare ed anche per stare in silenzio e in compagnia si sopporta meglio la fatica, ci si aiuta nei momenti di difficoltà e di depressione; da soli tutto diventa più difficile.  

    

    Essere soli comunque può essere un ripiego per mancanza di compagnia oppure una scelta: ma in nessun caso è un grosso problema in quanto si possono facilmente stabilire relazioni con altri pellegrini durante il cammino e soprattutto nella sosta negli albergue.

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