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John Brown

 

     Francesco Guccini - Eskimo


IN DIFESA DEL CAPITANO JOHN BROWN da Henry David Thoreau

Letto ai cittadini di Concord, Massachusetts, la sera di domenica, 30 ottobre 1859.

 

Visitator ia Waldenpond

Spero mi perdoniate di essere qui. Non voglio imporvi il mio pensiero, ma sento di proporlo a me stesso. Conosco poco il capitano Brown, ma sarei pronto a fare la mia parte per correggere il tono e le dichiarazioni dei giornali e dei miei connazionali in genere, nel rispetto del suo carattere e delle sue azioni. Non costa niente essere giusti. Possiamo almeno esprimere la nostra simpatia e l'ammirazione verso di lui ed i suoi compagni ed è quanto ora propongo di fare.

In primo luogo la sua storia. Tenterò di omettere, il più possibile, quanto avete già letto. Non devo descrivervi la sua persona dato che probabilmente la maggior parte di voi lo conosce e non lo dimenticherà tanto presto. Ho detto che suo nonno, John Brown, è stato un ufficiale nella Rivoluzione; che egli stesso è nato nel Connecticut quasi all'inizio di questo secolo anche se presto si è trasferito con suo padre in Ohio.

Ho sentito dire da lui che suo padre era un appaltatore che là forniva carne all'esercito nella guerra del 1812; che lo ha accompagnato per gli accampamenti e lo ha aiutato in quell'impresa, vedendo molto della vita militare - più, forse, che se fosse stato un soldato - presenziando spesso alle riunioni degli ufficiali. In particolare, con l’esperienza ha imparato come gli eserciti sono riforniti e come sono gestiti i loro campi; un lavoro questo che, come lui stesso ha osservato, richiede almeno tanta esperienza ed abilità quanto ce ne vuole in battaglia. Ha detto che poche persone avevano idea dei costi, persino del costo monetario, di sparare la singola pallottola in battaglia. Ha visto abbastanza, ad ogni modo, per disgustarsi della vita militare; effettivamente, l’ha molto aborrita; e così tanto che anche quando è stato tentato con l'offerta di un certo piccolo incarico nell'esercito, aveva diciotto anni, non solo lo ha rifiutato, ma ha anche rifiutato di addestrarsi una volta ricevuto l’avviso e per questo è stato multato. Allora ha deciso che non avrebbe mai fatto alcuna guerra a meno che non fosse stata una guerra per la libertà.

Quando cominciarono i problemi in Kansas, mandò là diversi suoi figli per rinforzare il partito del Free State Men, dotandoli di armi che aveva; disse loro che se le difficoltà fossero aumentate e ci fosse stato bisogno di lui, li avrebbe seguiti per aiutarli con le sue stesse mani e con gli avvocati. Subito dopo fece questo, come voi tutti sapete; ed attraverso la sua opera, molto più di qualsiasi altra cosa, che il Kansas è stato reso libero.

Per una parte della sua vita è stato un consulente e quindi è stato assunto in un lanificio ed è andato in Europa come rappresentante di quegli affari. Là, come dovunque, ha esercitato il suo spirito di osservazione facendo molte osservazioni originali. Egli ha detto, per esempio, di aver capito il motivo per cui il suolo inglese fosse così fertile mentre quello tedesco (penso che non lo fosse) così povero; e pensava di scriverlo ad alcune teste coronate. Era perché in Inghilterra la gente di campagna viveva sul terreno che coltiva mentre, in Germania, di notte si raccoglievano nei villaggi. È un peccato che non abbia scritto un libro in merito.

Dovrei dire che egli era un uomo vecchia maniera rispettoso della Costituzione e con una grande fiducia nella permanenza di questa Unione. Ha ritenuto che la schiavitù  fosse del tutto opposto a questo e ne divenne un nemico determinato.

Era originano e discendeva da un contadino della Nuova Inghilterra, un uomo di grande senso comune, determinato e pratico come è quella classe sociale e dieci volte di più. Era come i migliori di quelli rimasti una volta a Concord Bridge, a Lexington Common, e a Bunker Hill; solo lui era il più fermo e di più alti principi di chiunque mi è capitato di sentire parlare di quelle parti. Non c’è alcun professore abolizionista che lo abbia convertito. Ethan Allen e Stark, con cui può essere confrontato, erano guardie forestali quindi in un campo inferiore e meno importante. Essi potrebbero coraggiosamente fronteggiare i nemici del paese ma egli ha avuto il coraggio di fronteggiare il suo stesso paese quando era nel torto. Uno scrittore Occidentale dice, considerando la fuga da così tanti pericoli, che egli si era nascosto sotto un "aspetto da contadino"; come se, in quelle praterie, un eroe dovesse indossare, per buon diritto, solo vestiti da cittadino. 

Egli non è andato all’università di Harvard, buona vecchia Alma Mater com’è. Non è stato nutrito con la pappa che è fornita là. Come ha detto “conosco la grammatica non più di un vostro vitello”. Ma è andato alla grande università del West, dove ha seguito, facendosi sedurre, o studio della libertà, per la quale aveva tradito presto un affetto, e avendo preso molte lauree, ha finalmente cominciato la pratica pubblica dell’Umanità in Kansas, come tutti sapete. Così ha accresciuto la sua umanità e non con studi di grammatica. Lui avrebbe voluto perdere l’accento greco declinando un modo errato di parlare e recuperando un uomo che sbagliava.

Egli era uno di quella etnia di cui sentiamo parlare molto, ma, per la maggior parte delle volte, non la vediamo di buon grado: quella dei puritani. Sarebbe vano ucciderlo. Egli è morto recentemente al tempo di Cromwell, ma è ricomparso qui. Perché non avrebbe dovuto? Alcuni puritani hanno detto di essere emigrati e di essersi stabiliti nella Nuova Inghilterra. Sono stati un’etnia che ha fatto qualcos'altro che non celebrare il giorno dei loro avi e mangiare mais disseccato in ricordo di quel tempo. Essi non erano né democratici né repubblicani ma uomini di abitudini semplici, dirette, pie; non pensando molto ai modi che non fanno temere Dio, facendo molti compromessi, né cercando dopo candidati disponibili.

“Nel suo accampamento”, come qualcuno ha scritto recentemente e come io stesso mi sono sentito dire, “non ha consentito alcuna profanazione; a nessun uomo senza moralità è stato tollerato di rimanere là, a meno che, effettivamente, non fosse un prigioniero di guerra. ‘Vorrei piuttosto’  ha detto “un po di sifilide, la febbre gialla ed il colera, tutti insieme nel mio accampamento, piuttosto che un uomo senza principi … È un errore, signore, che la nostra gente commette, quando pensa che i bulli siano i combattenti migliori, o che siano gli uomini giusti da opporre a questi sudisti. Datemi uomini di buoni principi – timorati di Dio - uomini che si rispettino e con una dozzina di loro mi opporrò a tutte le centinaia di uomini come questi ruffiani di Buford”. Ha detto che se qualcuno si fosse offerto di fare il soldato sotto lui, ognuno potendo dire cosa avrebbe potuto o voluto fare se solo avesse visto il nemico, allora aveva molta fiducia in lui.

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Non è mai stato in grado di trovare più di una ventina di reclute da lui accettabili e, fra loro, solo una dozzina, come figli, di cui fidarsi perfettamente. Quando è stato qui, qualche anno fa, ha mostrato a pochi un libricino manoscritto – credo lo chiamasse il suo “libro attendente” – contenente i nomi dei compagni in Kansas e le norme di autoregolamentazione; ha stabilito che diversi di loro avevano già sottoscritto il contratto col loro sangue. Quando qualcuno rimarcava che, con l’aggiunta di un cappellano, sarebbe stato una perfetta truppa Cromwelliana, osservava che sarebbe stato lieto di aggiungere un cappellano alla lista se avesse trovato qualcuno che assolvesse a quel compito valorosamente. È abbastanza facile trovarne uno per l’esercito degli Stati Uniti. Ciò nonostante credo avesse dei preti notte e giorno nel suo accampamento.

Era un uomo di costumi spartani  e a sessanta anni era scrupoloso nel seguire la sua dieta al vostro tavolo; si scusava dicendo che doveva mangiare moderatamente e bene in quanto soldato, dedito a imprese difficili e con una vita pubblica.

Un uomo con raro senso comune e diretto nel parlare ed agire; uno che trascende su tutto, un uomo di idee e principi – che era quello che lo distingueva. Senza cedere a capricci o impulsi fugaci ma perseguendo uno scopo di vita. Notai che non esagerava nulla ma parlava sempre nei limiti. Ricordo in particolare come, nel suo discorso tenuto qui, riferì di quello che la sua famiglia aveva sofferto in Kansas senza mai dare il minimo sfogo al fuoco represso. Era un vulcano con un fumaiolo normale. Anche riferendosi ad atti di furfanti di frontiera, disse, prendendo il discorso alla lontana come un soldato esperto, facendo un respiro e parlando: “Hanno il giusto diritto di essere impiccati”. Non era minimamente retorico, non stava parlando a Buncombe o ad un suo qualsiasi suo elettore, non aveva bisogno di inventare niente ma di dire la semplice verità e comunicare le sue decisioni; apparve perciò incomparabilmente forte ed eloquente nel Congresso e, ovunque, mi sembrò scontato. Erano come i discorsi di Cromwell confrontati con quelli di un qualsiasi re.

Per quanto riguarda il suo tatto e la sua prudenza, dirò soltanto che in un certo momento, quando a malapena un uomo da un Libero Stato poteva raggiungere il Kansas con un percorso diretto, armato al minimo e trasportando armi di fortuna o altre che poteva raccogliere, poteva condurre apertamente e lentamente un carro di buoi attraverso il Missouri, apparentemente in qualità di agrimensore, con il suo strumento d'esame esposto ed in questo modo passare insospettato avendo la grande occasione di apprendere i disegni del nemico. Per un certo tempo dopo il suo arrivo avrebbe seguito ancora la stessa professione. Quando, per esempio, vedeva un nemico nella prateria, discutere, naturalmente, il singolo soggetto di cui poi si sarebbe occupato, forse, avrebbe preso i suoi strumenti ed i suoi figli e avrebbe seguito una linea diritta immaginaria attraverso i tanti luoghi su cui si sarebbero tenuti i discorsi e quando li avesse raggiunti, naturalmente si sarebbe fermato nel posto e interagendo coi locali, avrebbe appreso da loro le notizie e, infine, perfettamente tutti i loro programmi; avendo così completato la sua indagine reale avrebbe ripreso il suo cammino  immaginario e seguito la sua direzione finchè fosse fuori dalla vista.

Quando ho espresso sorpresa del fatto che voleva vivere in Kansas, con una taglia sulla sua testa e con un gran numero di nemici, compreso le autorità esasperate contro di lui, si giustificò dicendo: “è perfettamente chiaro che non sarò preso”. Per molti anni ha dovuto muoversi furtivamente in paludi, soffrendo povertà e malattia, che era la conseguenza del vivere all’aperto, mostrandosi amico soltanto di indiani e di alcuni bianchi. Ma benchè si sapesse che fosse in agguato in una palude particolare, i suoi nemici non si sono generalmente preoccupati di seguirlo. Poteva anche saltare fuori in una città in cui ci erano più banditi di frontiera che uomini liberi e trattare un certo scambio commerciale, con tutta calma e senza essere molestato; disse: “nessun piccolo drappello di uomini è disposto a darmi la caccia mentre un grande numero di persone non potrebbe riunirsi in questa stagione.”

Per quanto riguarda il suo problema recente, non conosciamo i fatti a questo proposito. Era evidentemente lontano dall’essere un tentativo folle e disperato. Il suo nemico,. Vallandigham, è costretto a dire, che “era la lotta meglio pianificata ed eseguita che mai sia fallita.”

Lago di Walden - Capanna di Thorau

Non per sviare verso altri suoi successi, è stato un fallimento, ma ha mostrato che c’era bisogno di una buona gestione, liberare dalla schiavitù dozzine di esseri umani e camminando con loro alla luce del giorno, per mesi se non per settimane, con tranquillità e pace, da uno stato all’altro, per mezzo  nord, notato da tutte le parti, con una taglia sulla testa, entrando in una sala consiliare incontrata sul cammino e dicendo quello che aveva fatto, convincendo così il Missouri che non era vantaggioso provare a tenere gli schiavi al suo interno - e questo, non perché i servi del governo erano clementi, ma perché avevano paura di lui.

Tuttavia non ha attribuito il suo successo, insensatamente, “alla sua buona stella” o a qualche magia. Ha detto, veramente, che la ragione per cui in tanti si perdevano d’animo davanti a lui, come ha confessato uno dei suoi prigionieri, è perché non avevano una causa - una sorta di blindatura che a lui ed al suo partito non mancava mai. Quando il momento è venuto, pochi uomini sono stati disposti a perdere le loro vite in difesa di quello che sapevano essere sbagliato; non gli piaceva che questo fosse il loro ultimo atto in questo mondo.

Affrettarsi per l’ultimo atto ed i suoi effetti.

I giornali sembravano ignorare, o forse ignoravano veramente, questo evento …

 

Abbiamo pensato di chiudere qui il lungo intervento in quanto ci sembra che sia già ben delineata tanto la figura di John Brown quanto la forma appassionata di descrivere quei luoghi e quegli eventi per noi molto lontani. A rileggere queste pagine, sembra di essere completamente immersi nelle atmosfere di quel tempo; quasi si fosse noi stessi protagonisti di un fatto straordinario. Erano i tempi in cui si dava corpo ad una idea rivoluzionaria che oggi ci sembra scontata (anche se in molte parti del mondo ancora non lo è!!) la liberazione degli schiavi nel Sud degli Stati Uniti che per la natura del problema costituisce, con tutta la sua attualità, uno degli aspetti ancora irrisolti del nostro vivere oggi.

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