Il Palio di Somma Vesuviana
Il Palio di Somma Vesuviana è una festa popolare, un grande evento
collettivo, la gioiosa esibizione di un popolo che ritrova un luogo per esprimere,
nella sua tradizionale attitudine al rituale festivo, idee e sentimenti che
coltiva e custodisce in sé.
E un percorso nella realtà tra il sogno e la memoria, che trascende
e si accende ogni anno a settembre, nella piazza principale del comune con
sei giochi della tradizione popolare: 'o chirchio, il tiro alla fune,
il palo di sapone, la corsa nei sacchi, la pignatta, o' curuoglio.
Semplici quanto antichi, ripetizione di gesti simbolici immortalati in affreschi
e mosaici e patrimonio di ritualità contadine tipiche delle culture
mediterranee, scandiscono il tempo della festa come una danza.
Otto i rioni che, con le proprie squadre, si confrontano con coraggio in una
gioiosa e suggestiva sfida per conquistare il drappo,
il vessillo della città:
Casamale Terra Murata, Costantinopoli Rione Trieste, Starza
Palazzo Reale, Castello Aree, Carmine,
Prigliano Trivio, Santa Maria del Pozzo, Margherita.
Nato nel 1991 per risvegliare la coscienza storica e l'identità culturale
della città, per rinarrare il passato rievocandone le antiche bellezze
arricchite di nuovi significati capaci di trasmettere senso e direzione a
una comunità che rischia di dimenticare il legame con la propria terra
d'origine, il Palio è una felice "invenzione", intesa come
ritrovamento, per ricostruire e creare, lasciarsi meravigliare da qualcosa
che deve ancora accadere, per conservare l'amore per le proprie radici e le
tradizioni delle nostre terre.
Somma inventa il suo Palio di anno in anno e lo rende momento di aggregazione,
inventiva, coraggio, colori.
Nei giorni della festa il passato rivive.
Torna il corteo storico del "Magister Nundinarum", un'usanza giuridica
e civile del '500. Attraversando le strade dei rioni, il Mastromercato ripercorre
quelle della dignità di un popolo libero e vivo.
Al suo arrivo in piazza inizia la festa con giocolieri, musiche lontane, le
voci dei menestrelli, i cantastorie. Artisti di terre e culture diverse si
esprimono e s'incontrano sui molteplici palcoscenici del Palio.
La festa si trasforma in un "canto popolare", prendono vita la Taverna,
il Caffè Interculturale, l'angolo degli Antichi mestieri e della civiltà
contadina.