Il Parco Nazionale del Vesuvio - che si estende su una superficie totale di 8482 ettari raggruppando un totale di 13 comuni - fu fondato nel giugno del 1995 con un duplice scopo: da una parte salvaguardare il territorio vesuviano dall'aggressione del cemento diventata particolarmente violenta dopo la seconda guerra mondiale e poi dopo il terremoto dell'80. Dall'altra portare a conoscenza della gente nuovi aspetti del vulcano: il suo vasto scenario, le sue tradizioni e soprattutto la sua ricca e tanto decantata agricoltura. Il complesso vulcanico di Somma-Vesuvio infatti si contraddistingue per la presenza di una particolare concentrazione di specie mineralogiche, da un'estrema varietà della fauna - circa trenta specie di mammiferi, un centinaio di tipi di uccelli, compresa la civetta, il simbolo del parco e circa una dozzina di rettili e specie anfibie - e della flora, raggruppata in fasce climatiche estremamente ricche, oltre alle piante che comunemente vengono associate al Vesuvio- la ginestra e l'orchidea - ciò che ha intensificato la maggior parte degli studi sul vulcano da parte di botanici in epoche recenti.