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I SETTE PERIODI CULTURALI DELL'EPOCA ATTUALE

Come promesso, proseguiremo oggi con la descrizione dei cicli evolutivi insegnati dalle fonti teosofiche e antroposofiche. In particolare vedremo il susseguirsi dei 7 periodi, ognuno contrassegnato da una cultura dominante, relativi all'epoca attuale, guidata dalla Razza-Radice Ariana. Si tenga presente che in questo contesto per razza Ariana si intende evidentemente qualcosa di molto diverso da ciò che intende l'antropologia moderna.

Attualmente ci troviamo nel quinto periodo di cultura post-Atlantico, guidato, come del resto è evidente a tutti, dai popoli e dalla cultura Anglo-Sassone. Questo significa, in sostanza, che la maggior parte delle anime umane più avanzate nell'evoluzione, in questa epoca si incarna prevalentemente in queste popolazioni, che pertanto tendono spontaneamente ad assumere un ruolo di guida e di riferimento politico, economico e culturale.

In passato naturalmente sono state altre popolazioni ed altre culture ad avere questo ruolo-guida. Rudolf Steiner nei suoi scritti riferisce di quattro periodi culturali precedenti a quello attuale nell'ambito dell'epoca Ariana: il primo definito paleo-Indiano, il secondo paleo-Persiano, il terzo Egizio-Caldaico e il quarto Greco-Romano. Degli ultimi due abbiamo testimonianze storiche documentate che ne evidenziano la dominanza nei rispettivi periodi, mentre per quanto riguarda gli Indiani e i Persiani si tratta di popolazioni molto più antiche di quelle conosciute dalla storia documentata, e sono soltanto lontani antenati dei Persiani o degli Arii storici.

Il primo periodo, che Steiner definisce paleo-Indiano, era contrassegnato da una forte componente di profonda spiritualità, soltanto in parte ancora oggi visibile nella cultura dell'India moderna. A quell'epoca era ancora presente nell'umanità un certo grado di spontanea chiaroveggenza come avevano gli Atlantidei, che tuttavia era destinata gradualmente a scomparire nei periodi successivi per far posto allo sviluppo dell'intelletto razionale. Nel secondo periodo, chiamato paleo-Persiano, ebbe origine la visione dualistica del mondo e della vita, attraverso la religione Zoroastriana. Zoroastro secondo Steiner visse in quell'epoca, mentre il personaggio storico conosciuto con lo stesso nome è un'altra persona. Dalla religione di Zoroastro nasce la visione dualistica che vede contrapposti il principio di Luce Ahuramazda al principio delle Tenebre Ahriman.

Con l'avanzare dell'evoluzione, l'umanità tende dunque a perdere la naturale chiaroveggenza che aveva ai tempi dell'Atlantide, ma al tempo stesso sviluppa in misura sempre maggiore l'intelletto e la razionalità. Questo in funzione di una sempre maggiore conoscenza del mondo fisico-materiale, con la prospettiva futura di sviluppare, una volta formato al massimo livello l'intelletto, un nuovo e superiore grado di chiaroveggenza, non più involontaria come in passato ma questa volta attivabile a comando e maggiormente chiara e precisa.

Il terzo periodo di cultura rappresenta una fase intermedia, nella quale è ancora ben presente una forte componente spirituale all'inizio, che via via tende però a perdere forza a vantaggio del pensiero logico. Vediamo dunque grandiose culture spirituali nell'antico Egitto, a Sumer e a Babilonia, che tuttavia nella fase più tarda si allontanano sempre di più dal mondo degli Dei per addentrarsi nella materialità sotto la guida del pensiero logico in formazione. Babilonia diventa sempre più mondana, mentre la civiltà Egizia si dissolve iniziando a fondersi con quella dei Greci.

Con il quarto periodo Greco-Romano abbiamo una svolta ancor più decisa dallo spirito verso la materia. Certo sono ancora presenti gli Dei nella mitologia e ci sono ancora grandi filosofie spirituali come quella platonica, ma l'attenzione è sempre più spostata verso la materialità e il mondano, nasce la politica che col tempo si frammischia alla spiritualità fino anche a corromperla. In questa epoca nasce la Chiesa Romana, esempio principe di commistione tra spiritualità e politica.

Con la fine dell'Impero Romano si va infine verso l'epoca attuale, con le popolazioni Anglo-Sassoni che gradualmente prendono il sopravvento e assumono la guida del periodo di massima compenetrazione nel mondo fisico-materiale. E' solo in questo periodo che si sviluppano l'ateismo e il materialismo, assunti persino a ideologie ed è in questo periodo che si sviluppa lo scetticismo scientista, dove l'uomo ha quasi completamente perso il contatto con i mondi superiori e non percepisce nulla al di là di quello che permettono i cinque sensi ordinari. Chi percepisce "oltre" per residui di antica chiaroveggenza o per aver già sviluppato in anticipo la sensitività futura, è considerato malato o truffatore.

Secondo le nostre fonti, la fase di massimo inserimento nel mondo fisico-materiale è tuttora in atto, ma già le prime avanguardie mostrano le caratteristiche dell'umanità futura, che sarà scientifica e spirituale al tempo stesso. L'Antroposofia steineriana afferma che dall'inizio del '900 si sono riaperti i canali di contatto con il mondo dello Spirito, e questo consentirà ad un numero sempre maggiore di persone di riacquistare la consapevolezza spirituale perduta. Questa volta non si tratterà di una qualità passiva e spontanea come accadeva nei popoli Atlantidei, ma di una chiaroveggenza molto più precisa e attivabile a volontà, come una sorta di estensione delle capacità della mente, che nel frattempo avrà già raggiunto il massimo sviluppo nel pensiero logico-razionale. La comparsa di queste nuove capacità si comincia già a notare in un certo numero di soggetti appartenenti ai popoli anglo-sassoni ed europei, e potrebbe avere a che vedere anche con il noto fenomeno dei "bambini indaco". Come abbiamo già accennato altrove, secondo le già citate fonti la popolazione che guiderà il sesto periodo culturale dovrebbe essere di origine Russo-Slava.

Testo di Gabriele Bertani
26 febbraio 2005

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