LA DISCIPLINA INTERIORE PREPARATORIA - 3° ESERCIZIO

Proseguiamo nell'esporre i sei esercizi della disciplina interiore proposti da Rudolf Steiner con il terzo della serie, finalizzato allo sviluppo dell'equanimità e della serenità interiore. Si tratta di educare la propria anima a mantenere calma ed equilibrio di fronte alle inevitabili oscillazioni tra piacere e dolore, gioia e sofferenza che capitano nella vita. L'abitudine assai diffusa alla contrapposizione tra esultanza euforica e tristezza al limite della depressione deve essere gradualmente sostituita, attraverso uno sforzo cosciente, dall'equanimità dell'anima di fronte alle situazioni della vita. Attraverso uno sforzo cosciente, si cerchi di sviluppare un'attitudine a non perdere la testa nè per la gioia nè per il dolore, a fare in modo che nessuna sofferenza ci schiacci, che nessuna esperienza ci trascini verso l'euforia o la collera, che nessuna situazione infonda in noi angoscia o paure eccessive. A proposito di questo esercizio, Steiner afferma che non si deve temere che questa nuova attitudine inaridisca l'anima o attenui la sensibilità, ma al contrario sorgeranno nell'anima stessa qualità più pure e raffinate, accompagnate da una condizione di calma interiore. Almeno una volta al giorno si provi infine ad evocare dinanzi a sè questo sentimento di calma interiore, immaginando di irradiarlo dal cuore verso le mani, i piedi e infine la testa. Tutto questo nel terzo mese, ma senza interrompere gli esercizi imparati nei due mesi precedenti.