LA DISCIPLINA INTERIORE PREPARATORIA - 4° ESERCIZIO

Presentiamo oggi il quarto esercizio della serie elaborata da Rudolf Steiner come preparazione alla disciplina interiore finalizzata allo sviluppo delle facoltà superiori dell'anima. Si tratta di un esercizio che a mio parere è della massima importanza in un'epoca come questa, così sovraccarica di emozioni estreme, contrasti, conflitti, contese, vendette, ritorsioni, sentenze e contro-sentenze che avvelenano la vita di ognuno di noi. Lo scopo dell'esercizio è di abituarsi a riconoscere dietro a qualsiasi persona, fatto, circostanza, fenomeno o esperienza ciò che di buono ci può essere, a riconoscere la divinità e l'origine superiore di tutte le cose. Si tratta in sostanza di imparare ad astenersi dalla critica basata soltanto su reazioni personali dettate dai propri gusti, le proprie simpatie o antipatie, i propri pregiudizi cercando di immergersi nel fatto con un sentimento di imparzialità, chiedendosi le ragioni lontane per le quali può essere accaduto piuttosto che giudicarlo in base alle proprie preferenze. In questo modo si può sviluppare l'attitudine ad aiutare ciò che è imperfetto piuttosto che limitarsi a criticarlo. Secondo Steiner la pratica di questo esercizio nel quarto mese aumenta notevolmente la capacità di aprire la propria anima alla percezione di connessioni sottili e nascoste che stanno dietro i fatti, connessioni che prima sfuggivano alla propria attenzione impegnata solo a giudicare. Il sentimento che nasce nell'anima sviluppando questa attitudine si manifesta come felicità, e deve essere fatto fluire come un pensiero verso il cuore, poi verso gli occhi e da questi verso l'esterno. Il mondo circostante verrà così percepito come qualcosa che è parte di noi stessi. Steiner raccomanda particolare attenzione nella pratica di questo esercizio, perchè i moti passionali derivati da simpatie e antipatie personali ostacolano notevolmente il formarsi di questa attitudine.

In questo quarto mese non si dovranno interrompere gli esercizi iniziati nei mesi precedenti. Vogliamo dire qualcosa circa la nostra esperienza personale con questo esercizio. Si tratta di qualcosa che può davvero trasformare radicalmente il proprio approccio alla vita, eliminando tutte quelle tendenze alla conflittualità che nell'epoca odierna vengono alimentate in modo abnorme. Il rapporto con gli altri può cambiare altrettanto radicalmente, dissolvendo tutte le situazioni negative determinate da critica e giudizio. Non solo cambia il nostro approccio, ma cambia anche quello degli altri verso di noi. Ci si sente davvero parte dell'Universo e nasce un sentimento che si può effettivamente definire di serenità e calma interiore. Tutto questo non incide affatto sulla necessaria capacità di critica e discernimento, che al contrario diventa più chiara, obiettiva e imparziale, e in ogni caso mai accompagnata da sentimenti di odio, rabbia, vendetta, ma piuttosto da comprensione.