Concludiamo la serie dei sei esercizi per la disciplina interiore preparatoria esponendo il sesto e ultimo. In realtà non si tratta di un esercizio specifico, ma del praticare, nel sesto mese, tutti i 5 esercizi precedenti secondo un ritmo regolare. Si tratta quindi di stabilire e rispettare una regolare alternanza tra di loro. Steiner assicura che questa disciplina interiore permette il formarsi nell'anima di un grande equilibrio interiore, in grado di conciliare e armonizzare tutti gli eventi e tutte le situazioni. Il malcontento che spesso sorge in noi in seguito ad esperienze non gradite tende gradualmente a scomparire, sostituito da una calma comprensione che ci era sconosciuta prima d'ora. Tutto ciò, specifica Steiner, non ha nulla a che vedere con l'indifferenza, ma al contrario si tratta di una disposizione animica che ci stimola ad operare di più e meglio a favore dell'evoluzione e per il bene comune.
Verranno
così a formarsi cinque qualità fondamentali
dell'anima: 1) la padronanza del pensiero; 2) il dominio sugli
impulsi volitivi; 3) l'imperturbabilità di fronte al dolore e
al dispiacere; 4) la positività nel valutare cose e
situazioni; 5) la spregiudicatezza nella concezione della vita.
Infine, il fondatore dell'Antroposofia ricorda che la pratica dei
sei esercizi ha il potere di impedire qualsiasi effetto nocivo
dovuto a pratiche occulte vere e proprie, conservandone invece gli
effetti positivi; mette inoltre al riparo da possibili tentazioni
egoistiche o tendenze fanatiche che non di rado possono sorgere
durante il percorso di sviluppo delle facoltà superiori.
- Testo di Gabriele Bertani -