NIBIRU, IL PIANETA OSCURO DELLA COSMOLOGIA SUMERICA

Riprendiamo il discorso circa l'ipotetica esistenza di un decimo pianeta nel sistema solare. In un precedente articolo sulla presunta stella binaria Nemesis avevamo accennato al fatto che, secondo alcuni scienziati, questo ipotetico corpo celeste oscuro non sarebbe una stella nana bruna ma un pianeta dall'orbita estremamente eccentrica. L'ipotesi formulata da John Murray ha una sorprendente e interessante analogia con ciò che ci dice la mitologia dei Sumeri, la popolazione che diede vita alla civiltà più antica fino ad oggi conosciuta, almeno per quanto ne sanno gli scienziati.

Secondo quanto decifrato dalle tavolette in scrittura cuneiforme e riproposto dallo storico, linguista e scrittore russo-ebreo Zecharia Sitchin,la cosmologia sumerica descriveva un sistema solare composto da 12 corpi celesti: Sole, Luna e 10 pianeti, a ognuno dei quali era associato un Dio. I Sumeri, non si sa come, erano dunque a conoscenza dell'esistenza di Urano, Nettuno e Plutone più un ulteriore pianeta molto particolare, chiamato Nibiru (“pianeta dell'attraversamento” in sumerico) e associato al Dio Marduk, dall'orbita molto eccentrica e allungata simile a quella di una cometa, che ogni 3.600 anni entrava all'interno del sistema solare con moto retrogrado, spingendosi nella zona tra Marte e Giove dove oggi orbitano numerosissimi asteroidi di varie dimensioni.

La mitologia sumerica racconta dello scontro tra Nibiru-Marduk e un altro pianeta associato alla Dea Tiamat, scontro che diede origine agli attuali asteroidi e all'attuale posizione della Terra. Secondo i Sumeri dunque al posto degli attuali asteroidi tra Marte e Giove ci sarebbe stato un tempo un pianeta, frantumato successivamente dall'impatto con Nibiru o uno dei suoi satelliti. Le descrizioni dei Sumeri fanno pensare che Nibiru potesse essere proprio una stella nana bruna, oppure un grosso pianeta di colore rossastro scuro. Uno scienziato della NASA di nome Chatelain, facendo complessi calcoli riguardanti l'orbita di molti asteroidi della fascia tra Marte e Giove, ha scoperto che questi si trovavano nella stessa posizione circa 10 milioni di anni fa, e che pertanto all'epoca costituivano probabilmente un unico corpo celeste. La collisione risalirebbe quindi all'incirca a questa data.

Recenti studi scientifici hanno inoltre alimentato l'ipotesi che anche la nostra Luna, un tempo unita alla Terra, si sia separata in seguito alla collisione tra la Terra stessa e un altro corpo celeste in epoche remote. Alcuni studiosi ipotizzano anche che certe anomalie che si riscontrano in alcuni pianeti del sistema solare, come ad esempio l'orbita molto eccentrica e inclinata di Plutone oppure l'asse di rotazione di Urano orizzontale anzichè verticale, possano essere state causate dai passaggi all'interno del sistema solare di un grosso corpo celeste, come l'ipotetico Nibiru. Nel 1983 inoltre, grazie al satellite IRAS dotato di un potente telescopio a infrarossi, fu osservato in direzione di Orione un grosso oggetto ai confini del sistema solare in probabile fase di avvicinamento alla Terra, ma gli scienziati non seppero dire esattamente di cosa potesse trattarsi. L'annuncio fu dato in una conferenza ufficiale da John Anderson, ricercatore della NASA, ma negli anni successivi su questo fatto scese una strana cortina di silenzio e non se ne parlò più. La notizia, comunque, a tutt'oggi pare che non sia stata smentita. Gli scienziati più scettici ritengono tuttavia che l'oggetto visto dal telescopio IRAS possa essere stato soltanto una nube interstellare.

Nel 2001 l'idea di un decimo pianeta fu in qualche modo riproposta da un articolo di Science News, che analizzando l'orbita di una cometa ipotizzava nuovamente l'esistenza di un pianeta di medie dimensioni oltre Plutone con un'orbita ellittica molto allungata e un periodo di rivoluzione di 3.300 anni. Si noti qui come questa idea ricalchi in modo straordinariamente simile la cosmologia sumerica. A dicembre del 2002 infine la rivista New Scientist pubblicò un articolo in cui alcuni scienziati inglesi e argentini esponevano nuovi indizi circa l'esistenza di un pianeta trans-plutoniano di dimensioni simili a quelle della Terra.

Tornando alla fascia degli asteroidi tra Marte e Giove e passando alle fonti esoteriche, della sua origine ne dà notizia anche Rudolf Steiner, collegandone la formazione a quella che nel linguaggio esoterico-spirituale viene chiamata “lotta nei Cieli”. Si tratterebbe del momento in cui avvenne una scissione tra le entità spirituali che interagiscono con l'evoluzione del sistema solare e dell'uomo. Senza entrare nel merito delle motivazioni, estremamente profonde e complesse, che possono stare dietro a simili eventi, diciamo che una parte di quelle entità decisero di agire in modo differente rispetto ai loro compagni. Questo evento sarebbe all'origine della dualità che contraddistingue attualmente l'umanità e la vita sulla Terra, e si riferirebbe ai vari modi in cui le mitologie e le religioni dei popoli antichi descrivono la “caduta” dell'uomo e la nascita del problema del Male. Anche Steiner, come tutti i maestri esoterici e i saggi dell'antichità, associa entità spirituali agli astri, e pertanto fa intendere come la formazione della fascia di asteroidi sia il residuo di una vera e propria lotta tra entità spirituali. Secondo il filosofo-occultista austriaco, quello che allora era un unico corpo celeste si scisse in due parti lasciando come residuo gli asteroidi, ma non spiega se tale evento si verificò in seguito ad una collisione tra corpi celesti o in altro modo.

Tornando alla cosmologia sumerica, questa non si limita descrivere l'orbita e le caratteristiche di Nibiru, ma afferma che questo pianeta è abitato da esseri chiamati Annunaki, un termine che in sumerico significa “coloro che scendono dal Cielo”. Secondo tale fonte, gli Annunaki scesero un tempo sulla Terra e la colonizzarono. Una cosa simile è affermata anche dalla Bibbia nel capitolo della Genesi che si riferisce a misteriosi esseri chiamati Nefilim, che si accoppiarono con donne terrestri dando origine ad una razza di giganti che dominarono la Terra in epoche remote ante-diluviane. Da notare l'assonanza del nome sumerico Annunaki con il termine ebraico anaki, che significa “gigante”. Rudolf Steiner, in un suo libro dedicato alla lettura tramite chiaroveggenza dell'akasha (una sorta di inconscio collettivo sul quale viene registrato ogni avvenimento accaduto nell'Universo), afferma che al tempo dell'Atlantide sulla Terra oltre agli uomini esistevano anche esseri per metà sovrumani che fungevano da guide dell'umanità, confermando in sostanza il racconto della Genesi. Secondo Steiner, questi esseri successivamente lasciarono la Terra dopo aver trasmesso il loro sapere agli uomini.

Come vedete ci sono un gran numero di indizi, provenienti da fonti diverse, che sembrano confermare ciò che afferma la cosmologia sumerica. Il calcolo dell'ipotetica orbita di Nibiru ha mostrato che il misterioso pianeta oscuro sarebbe entrato nel sistema solare nel 2003, e naturalmente questo ha scatenato catastrofisti e new-agers di ogni risma. Sono così fioriti siti internet dove si descrivono fin nei particolari gli effetti, naturalmente apocalittici, del transito di Nibiru, con tanto di date, indicazioni sui luoghi sicuri e luoghi da evitare e persino fotografie del pianeta. Altri dicono di canalizzare comunicazioni provenienti dagli abitanti di Nibiru, e fermiamoci qui. Tutti costoro affermano che le fonti ufficiali nascondono volutamente il fatto, ma c'è da chiedersi quale credito si può dare a chi, come la persona che gestisce un sito tutto dedicato all'argomento, afferma di essere un'emissario di una razza aliena proveniente da un altro sistema stellare. Altri calcoli fatti da altri studiosi rimandano l'evento ai prossimi anni ma entro il 2012, mentre altri ancora dicono che Nibiru lo vedremo tra qualche migliaio di anni. Comunque, catastrofisti e new-agers a parte, per ora dell'oscuro Nibiru non c'è, almeno ufficialmente, nessuna traccia. Anche qui, come sempre, sarà un'ardua impresa cercare la verità tra indizi concreti, fantasie, manipolazioni, profeti di sventura e scetticismo oltranzista.