IL MISTERO DEL PIANETA VULCANO

Da più parti si afferma, o almeno ipotizza, l'esistenza di un ulteriore pianeta del sistema solare che orbiterebbe tra il Sole e Mercurio, denominato Vulcano. Proviamo a fare il punto su ciò che si sa di questo misterioso pianeta, partendo dalla sua storia e consultando diverse fonti (scientifiche, astrologiche, esoteriche). Le orbite dei pianeti presentano certe anomalie, che sono causate dall'influenza gravitazionale di altri pianeti vicini. Queste anomalie hanno permesso a suo tempo di calcolare la posizione, e quindi di scoprire, i pianeti non visibili a occhio nudo Urano, Nettuno e Plutone. Nel 1860 il matematico francese Le Verrier, uno dei due scienziati che grazie a questi calcoli individuarono Nettuno, riscontrò delle evidenti anomalie anche nell'orbita di Mercurio, che a suo parere potevano essere spiegate soltanto con la presenza di un ulteriore corpo celeste orbitante tra Mercurio stesso e il Sole. Le Verrier denominò tale ipotetico corpo celeste Vulcano.

Sfortunatamente la vicinanza dell'astro al Sole ne rendeva pressoché impossibile l'osservazione diretta, e soltanto durante un'eclissi totale di Sole sarebbe stato possibile osservarlo come una macchia tonda all'interno del disco solare. Durante un'eclissi, un'astrofilo dilettante di nome Lescarbault affermò di aver individuato Vulcano, e mise al corrente Le Verrier della sua scoperta. Sulla base delle indicazioni di Lescarbault, Le Verrier calcolò la posizione, l'orbita, le dimensioni e la distanza dal Sole di Vulcano, che risultò essere molto più piccolo di Mercurio, talmente piccolo da non poter giustificare le anomalie nell'orbita di Mercurio. L'ipotesi di Le Verrier subì un duro colpo, aggravato più tardi dalla teoria della relatività di Einstein che spiegò in altro modo tali anomalie.

Il mondo scientifico si divise tra pochi sostenitori dell'ipotesi Vulcano e molti scettici che ipotizzarono che l'astro osservato da Lescarbault fosse soltanto un asteroide di passaggio, o addirittura una macchia solare scambiata per un pianeta. Ma durante un'eclissi nel 1875, un'astronomo tedesco osservò di nuovo quella macchia tonda molto vicino al punto in cui i calcoli di Le Verrier avevano previsto che avrebbe dovuto trovarsi Vulcano. Successivamente si verificarono altre osservazioni dell'ipotetico pianeta, ma alcune di queste non corrispondevano alle posizioni calcolate da Le Verrier, mentre altre ricerche nel corso di eclissi non diedero alcun esito.

Il mistero-Vulcano diventava sempre più fitto, tanto che alcuni astronomi ipotizzarono l'esistenza di più di un corpo celeste o una fascia di asteroidi intra-mercuriale, mentre i più scettici dubitavano addirittura della serietà di Le Verrier e degli altri sostenitori dell'ipotesi-Vulcano. Da allora il mondo scientifico non è ancora venuto a capo del problema, e il mistero di Vulcano è rimasto tale. Ma vediamo ora cosa si può trovare in proposito consultando alcune fonti astrologiche ed esoteriche. Nel campo dell'Astrologia Vulcano è pressoché inutilizzato, ma esiste anche una piccola minoranza di astrologi che ne fa uso, utilizzando effemeridi calcolate sulla base dei dati di Le Verrier. Il suo significato è legato al fuoco sia distruttore che trasformatore, alla trasmutazione alchemica, alla magia cerimoniale.

Nel Trattato dei 7 Raggi di Alice Bailey, sezione astrologica, si parla di Vulcano come di un pianeta esistente e di pari dignità rispetto a tutti gli altri pianeti conosciuti. Uno studioso vicino alla Società Teosofica, Douglas Baker, ha calcolato le effemeridi del pianeta in base a informazioni provenienti da questa fonte. Tali effemeridi differiscono da quelle calcolate in base agli studi di Le Verrier, pur indicando, come queste, la posizione di Vulcano sempre molto vicino al Sole.

Vulcano è citato anche nei libri di Rudolf Steiner, che assegna il nome del misterioso astro ad una delle grandi ere evolutive del sistema solare che prendono, secondo la terminologia teosofica, il nome dai corpi celesti del sistema stesso. Secondo Steiner, queste grandi ere che scandiscono la formazione e l'evoluzione del sistema prendono nell'ordine i nomi di "Saturno", "Sole", "Luna", "Terra" (divisa in due parti: Marte e Mercurio), "Giove", "Venere" e "Vulcano". Attualmente ci troviamo nell'era della Terra, caratterizzata dalla formazione dei solidi, dopo essere passati per l'era di "Saturno" (sistema solare allo stato di calore), "Sole" (formazione dei gas), e "Luna" (formazione dei liquidi).Ovviamente il "Vulcano" citato da Steiner si riferisce a un'era evolutiva e non necessariamente ad un pianeta fisico, ma il fatto che questo nome venga associato a quelli di altri pianeti fisici fa pensare che Vulcano possa esistere anche fisicamente, a maggior ragione se questo viene affermato anche da altre fonti teosofiche.

L'Astronomia moderna non esclude la possibilità che possano essere presenti uno o più corpi celesti all'interno dell'orbita di Mercurio, ma molte osservazioni effettuate anche con mezzi sofisticati non hanno dato esito. Il mistero si fa sempre più fitto, ma la ricerca di questo astro-fantasma che sembra giocare a nascondino facendosi beffe di scienziati e tecnologie, continua tuttora.