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La videolettera

Il termine videolettera (in inglese videoletter o video-pal) indica un video finalizzato alla comunicazione tra persone o tra piccoli gruppi.
Analogamente a una lettera su supporto cartaceo, una videolettera viene prodotta da un mittente - persona singola o piccolo gruppo - utilizzando qualsiasi tecnica della produzione video ( ripresa senza montaggio, assemblaggio, editing più o meno sofisticati, "diretta TV"...) , viene spedita e recapitata tramite i servizi postali - oppure, ove l'ampiezza di banda lo consenta, via internet -, e viene infine fruita da uno o più destinatari con l'ausilio di un videoregistratore / lettore DVD o computer collegato alla rete.

Nonostante la possibilità di usare la videoregistrazione a questo scopo fosse stata individuata fin dagli anni '70, con la comparsa sul mercato dei primi videoregistratori portatili, non si è mai assistito a uno sviluppo eclatante di questa forma di comunicazione, probabilmente a causa del basso livello medio di alfabetizzazione audiovisiva e dei costi elevati (in termini di tempo e di attrezzature necessarie) che fino a pochissimi anni fa la produzione di un qualsiasi messaggio audiovisivo comportava.

L'avvento di computer sempre più potenti ed economici, dotati di funzionalità audiovisive, se da un lato ha posto tutto lo strumentario del montaggio digitale alla portata di un pubblico vastissimo, dall'altro ha reso possibile la trasmissione immediata e biunivoca di immagini e suoni via Internet, rendendo così obsoleto l'uso della videolettera registrata su nastro magnetico, per lo meno nell'ambito della comunicazione tra persone singole.

Nell'ambito della comunicazione tra gruppi, invece, la videolettera presenta alcune caratteristiche che la rendono forse preferibile e certo complementare alla comunicazione diretta via Internet.
La comunicazione a distanza tra gruppi richiede infatti che un messaggio venga elaborato nell'ambito di un gruppo, trasmesso, e recepito dai membri dell'altro gruppo che a loro volta concorderanno un messaggio di risposta, lo trasmetteranno, e così via.

Una videolettera, sia essa registrata su nastro, su DVD o trasmessa via internet, si presta benissimo a questo scopo.

Per quanto riguarda il gruppo "emittente" può osservare che un prodotto video collettivo richiede e stimola un livello di interazione molto elevato tra i membri del gruppo.

Il vantaggio maggiore si ha però a livello del gruppo "recettore" in quanto il video, a differenza del prodotto multimediale, ad esempio un ipertesto o le pagine di un sito web, ha una struttura lineare grazie alla quale può essere fruito collettivamente e quindi diventare molto più facilmente patrimonio del gruppo in quanto tale.

Queste caratteristiche rendono la videolettera uno strumento particolarmente adatto alla comunicazione tra classi scolastiche.

La realizzazione di una videolettera crea inoltre una potente sinergia tra l'obiettivo di comunicare con un gruppo partner per scambiare informazioni su abitudini, aspirazioni, ambiente di vita, ambiente culturale ecc. e l'obiettivo di acquisire competenze e abilità nella creazione e decodificazione di messaggi audiovisivi.

Nel caso la comunicazione avvenga con classi di paesi stranieri si aggiunge l'obiettivo di produrre e comprendere messaggi verbali usando la lingua dei partner o una terza lingua veicolare.

Interessante appare anche la possibilità di instaurare rapporti con classi straniere con le quali non si condivide una lingua veicolare elaborando messaggi col linguaggio del film muto (ovvero riducendo al minimo il "parlato") ed affidando la traduzione delle didascalie o dei dialoghi a terzi.

I contenuti

I contenuti di una videolettera finalizzata alla comunicazione tra classi scolastiche possono essere i più vari. I più scontati sono la presentazione dei membri della classe, la presentazione della scuola e dei programmi che vi si svolgono, la presentazione della città, delle abitudini di vita ecc.
Possono però essere affrontati argomenti più specifici, ad esempio inerenti la storia locale oppure l'economia, il territorio, l'arte, l'organizzazione sociale, le problematiche adolescenziali, ecc.
Un programma di scambi via videolettera tra paesi asiatici (http://210.235.197.2/asia/plans.html ) suggerisce argomenti quali: "il vostro paese nel nostro libro di testo", le merci del vostro paese che troviamo da noi", "le cose di cui siamo orgogliosi"...
Ognuno di questi argomenti implica ovviamente un lavoro di ricerca e documentazione, di redazione e di realizzazione pratica dell'audiovisivo che richiede e stimola un elevato grado di coordinamento tra i membri della classe.
A titolo di esempio alla fine di questo capitolo sono sommariamente descritti vari contributi effettivamente realizzati nell'ambito di alcune videolettere alla fine degli anni '90

La struttura

Anche la struttura di una videolettera può essere molto varia, potendo sia ricalcare parecchi dei format che vengono proposti dalle emittenti televisive, sia assumere forme completamente originali. Sicuramente c’è molto spazio per l’inventiva e la sperimentazione.
Trattandosi di un lavoro collettivo abbiamo comunque a disposizione fondamentalmente due diverse strategie di lavoro:

a) elaborare un’ unica sceneggiatura con il contributo di tutta la classe;
b) suddividere il tempo a disposizione fra vari gruppi ognuno dei quali realizza un “contributo” su un diverso argomento.

Salvo casi particolari la seconda ipotesi è senz’altro più semplice da praticare e consente tempi di realizzazione abbastanza contenuti, caratteristica questa molto importante dato che il prodotto deve essere finito in tempo utile perché i partner lo possano ricevere, vedere ed elaborare una risposta.
E' possibile vedere la
sinopsi di una videolettera, costituita da sei diversi “contributi”, realizzata in una scuola media di Padova nel 1998.

I vari contributi possono essere messi semplicemente in successione logica uno dietro l’altro oppure presentati nell’ambito di un "programma contenitore in studio" cioè una situazione strutturata, ripresa con la tecnica della “diretta TV” nel corso della quale vengono presentati ed eventualmente commentati contributi della durata di due/quattro minuti girati e montati in precedenza.

Questa struttura di programma, che in definitiva è analoga a quella del "telegiornale scolastico", permette di dare alla videolettera una data e un luogo di emissione precisi, che sono per l'appunto quelli nei quali avviene la registrazione della presentazione in studio.
Inoltre consente una estrema flessibilità nella scelta degli argomenti dei diversi contributi, che possono indifferentemente essere omogenei o disomogenei tra loro. Può essere che, per scelta degli insegnanti o delle classi o perché lo scambio di videolettere avviene nell'ambito di un progetto particolare, il tema della videolettera sia predeterminato, ad esempio sulle attività teatrali, sull'economia locale, su temi ambientali o quant'altro. In questo caso i vari contributi verteranno su diversi aspetti di uno stesso argomento, altrimenti, come dicevamo, possono essere del tutto scollegati tra loro, dato che la "legatura" viene fatta dai conduttori al momento della presentazione.

La realizzazione

La realizzazione di una videolettera è, dal punto di vista tecnico e organizzativo, analoga alla realizzazione di qualsiasi altro prodotto audiovisivo da parte di un gruppo di studenti. Nella sezione “realizzare i programmi ” si trovano parecchie indicazioni utili.
Il capitolo sugli stili comunicativi delle videolettere è ancora tutto da scrivere, per il semplice fatto che si tratta di un mezzo di comunicazione ancora poco usato.
Si possono tuttavia dare alcune indicazioni di carattere generale: ad esempio, dato che lo scopo del lavoro è quello di far conoscere la propria realtà ai partner, si dovrebbe cercare di far sì che le ambientazioni e i comportamenti che vengono ripresi siano il più possibile naturali. La qual cosa è meno semplice di quanto possa sembrare, dato che tutti, in genere, quando si trovano davanti ad una telecamera tendono inconsciamente ad assumere atteggiamenti “televisivi”.
Un altro degli obiettivi può essere quello di presentare personalmente tutti i membri della classe, in modo da favorire la nascita di relazioni personali via Internet: bisognerà quindi aver cura, fin dalla fase di progettazione, di lasciare spazio al protagonismo di ciascuno, contenendo i più esibizionisti e incoraggiando i più timidi.

Se la corrispondenza avviene tra classi di diversa nazionalità usando una delle due lingue è altamente raccomandabile scambiarsi anche i testi scritti, dato che, in mancanza di interazione diretta, la lingua appresa a scuola non risulta facilmente comprensibile ai madrelingua che a loro volta spesso usano termini e inflessioni regionali abbastanza lontani dalla lingua standard studiata dai partner.

Per quanto riguarda il supporto materiale su cui registrare la videolettera il mezzo di elezione è sicuramente, al giorno d’oggi, il DVD. Tale supporto, oltre a garantire un’ottima qualità delle immagini, permette di organizzare il contenuto della videolettera in sezioni accessibili anche autonomamente, cosa particolarmente utile quando si va a rivedere il materiale per preparare la risposta o per mostrarlo a terzi.

Se si attua uno scambio con paesi che usano il sistema televisivo NTSC (Stati Uniti, Giappone e altri ) è consigliabile scambiarsi all’inizio un disco di prova per verificare se si è reciprocamente in grado di leggere i materiali prodotti dai partner. La maggior parte dei lettori DVD è in grado di leggere sia video realizzati con lo standard europeo ( PAL – Secam ) che in NTSC. Viceversa non tutti i videoproiettori o i televisori ( soprattutto i meno recenti ) sono in grado di riprodurre entrambi i segnali.
In ogni caso i principali programmi di editing non lineare permettono di ottenere filmati tanto a 25 fotogrammi al secondo ( PAL ) che a 30 f.p.s. (NTSC) per cui non è difficile produrre un DVD nello standard del partner se questi ha difficoltà a leggere il nostro.

La trasmissione del video può avvenire spedendo il supporto - disco o videocassetta - tramite la posta ordinaria oppure via Internet, sia trasferendo i file tramite ftp o come allegati e-mail, che “in diretta”, tramite un programma di webcasting.
Anche se può apparire molto attraente, quest’ultima soluzione implica parecchi problemi organizzativi senza fornire nessun reale vantaggio dato che si tratta comunque di assistere a un programma confezionato in precedenza. Il collegamento diretto via internet ( che comunque consente una qualità video piuttosto scarsa ) può essere interessante in una fase successiva, come momento di discussione dopo che ogni classe ha visionato e commentato la videolettera prodotta dai partner.

Da quanto detto finora risulta chiara l’importanza di comunicare con i partner ( in linea di massima usando la posta elettronica) per concordare sia i dettagli tecnici sia, nel caso, gli argomenti della videolettera. In generale sarà l’insegnante a farsi carico di questo compito, ma , nel caso delle ultime classi di una scuola superiore, potrebbe anche essere uno studente.
Tra le cose da concordare la più importante sono senz’altro i tempi dello scambio ( i calendari scolastici cambiano da nazione a nazione !) in modo che ogni classe abbia il tempo di visionare i prodotti degli altri e di continuare il dialogo, vuoi elaborando un’altra videolettera, vuoi con degli incontri in webcasting o più semplicemente con degli scambi di e-mail e di materiali via internet, prima dell’inesorabile arrivo della fine dell’anno scolastico.

Per trovare una classe partner con cui realizzare uno scambio di videolettere si può far riferimento al sito www.videoletter.org oppure a uno dei vari siti dedicati alla ricerca di partner in ambito scolastico, come “Intercultural E- Mail Classroom Connections” all’indirizzo http://www.teaching.com/iecc/.

Esempi di argomenti

titolo, modalità di realizzazione, consistenza del gruppo e durata di vari contributi che sono stati effettivamente realizzati nell'ambito di alcune videolettere alla fine degli anni '90:

"la nostra scuola" - testo letto dal 'giornalista' in mediateca con inserimento di immagini fisse relative ai vari ambienti della scuola - 3 studenti - 3 minuti.

"il laboratorio di chimica" - il 'giornalista' illustra in loco alcune caratteristiche del laboratorio e presenta il professore che mostra alla classe un esperimento (reazione del sodio in acqua) - 3 studenti - 4 minuti.

"affreschi nella scuola" (si trattava di un istituto ospitato in un edificio storico) - due 'giornalisti' illustrano in loco gli affreschi - 4 studenti - 3 minuti.

"resoconto della gita scolastica" - sequenza di immagini fisse con commento fuori campo - 4 studenti - 3 minuti.

"saluto del capo istituto" - intervista alla preside - 3 studenti - 3 minuti.

"balletto" - coreografia di gruppo ripresa con due telecamere - 9 studenti - 3 minuti e mezzo.

"lezione di musica" - (fiction) in attesa dell'insegnante di musica gli studenti ascoltano musica dai cd e si scambiano opinioni sulla musica, quando arriva l'insegnante si dispongono ad eseguire solfeggi - tutta la classe - tre minuti.

"pallamano" - il 'giornalista' illustra il gioco che si svolge alle sue spalle / inframmezzato con immagini di dettaglio - tutta la classe - 2 minuti.

"la mia giornata" - (fiction) sequenza di scenette che illustrano i vari momenti della giornata commentate da voce fuori campo. - 8 studenti - 5 minuti.

"il nostro quartiere" - il 'giornalista' conduce la telecamera per i luoghi del quartiere frequentati dai ragazzi, brevi interviste con l'edicolante, il barista, il fornaio. - 4 studenti - 4 minuti.

"i nostri programmi preferiti" -(fiction) nel parco pubblico i ragazzi si raccontano e commentano i programmi televisivi visti il giorno prima. - 10 studenti - 4 minuti.

"due monumenti della nostra città" - sequenze filmate con voce fuori campo - 5 studenti - 4 minuti.



questo testo è tratto dal manuale: "FARE AUDIOVISIVO NELLE SCUOLE" di Spartaco Vitiello, la cui uscita è prevista per la primavera del 2005