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LAR Irene Stefani

mappa mozambico
Mappa della Regione

LAR Irene Stefani
Montepuez
Distretto: Montepuez
Provincia: Cabo Delgado
Responsabile del progetto:
Suor Luisa Amalia Bottasso
Missionaria della Consolata

Ospiti del LAR Irene Stefani
Ospiti del LAR Irene Stefani

Montepuez si trova a circa 500 Km da Nampula passaggio obbligato per qualsiasi destinazione si voglia prendere per visitare il Nord del Mozambico.

Il Lar intitolato a "Irene Stefani" è stato inaugurato il 16 febbraio 1998, è un collegio femminile per ragazze che provengono dai villaggi dell'interno della regione. Le ragazze frequentano le scuole elementari e le scuole medie del governo fuori dal Lar e vivono nel Lar come una famiglia.

Quando arrivano dai lontani villaggi di solito non conoscono la lingua portoghese e parlano solitamente il dialetto materno che si parla nel loro villaggio, conoscono solo l'anno di nascita, ma non il giorno e il mese e sono molto denutrite. Dopo sei mesi con almeno un pasto al giorno assicurato, rifioriscono e socializzano fra loro.

La permanenza al LAR e la conseguente istruzione delle ragazze, permette il più delle volte di modificare il loro destino che le vedrebbe sposate all'età di 12/14 anni a uomini molto più grandi di loro.

Scopo del progetto

I contributi delle adozioni a distanza sono utilizzati per il cibo, l'assistenza medica, il materiale didattico e per pagare le rette scolastiche. Nel "LAR" le ragazze vivono come in una grande famiglia, si aiutano reciprocamente nei compiti e ciascuna di loro ha dei piccoli incarichi da svolgere al di fuori dell'orario scolastico a beneficio della comunità.

Dal mio diario di viaggio

Una giornata al LAR "Irene Stefani"

A Montepuez, al "Lar Irene Stefani" diretto da Suor Luisa Amalia, dove mi sono trattenuta una settimana, la giornata incomincia molto presto; alle cinque e un quarto suona la sveglia e le ragazze che hanno il turno a scuola alle sei del mattino si preparano per uscire! Affacciandosi alla finestra si sente l'odore della legna che brucia sul fuoco acceso per preparare la colazione e si ascolta il villaggio che si mette in moto. Lontano si odono i rumori del mercato che si riempie di gente, le grida degli autisti dei pulman che richiamano la gente che deve partire. La campanella della vicina scuola che avvisa i ragazzi che è ora di entrare.

Anche all'interno del Lar, tutto è in fermento, alcune ragazze si rincorrono per i corridoi, (fanno a chi arriva prima al bagno), altre assonnate vanno verso il refettorio, altre ancora camminano con i libro in mano ripetendo la lezione ad alta voce, insomma, un piacevole vero caos

Anch'io, assonnatamente, mi preparo e dopo la colazione seguo le ragazze nelle faccende quotidiane!

Prima cosa andiamo a raccogliere le uova nel pollaio, diamo il becchime alle galline e ai tacchini, puliamo le gabbie dei conigli e mettiamo l'acqua fresca! Poi si va nell'orto, si raccoglie la verdura per il pranzo e la cena della giornata.

Carolina e Vitoria devono andare al mulino per macinare il riso e il miglio (questa settimana è compito loro) mentre io, seguendo la scia di un profumo di pane fragrante, arrivo al forno! Qui alcune ragazze sotto la supervisione di donne esperte imparano a fare il pane! Che meraviglia!

In casa intanto, pulizie generali: si rifanno i letti e credetemi sono tanti, quasi cinquanta, si spazzano i pavimenti e si puliscono i bagni!

Fra una "corsa e l'altra", è mezzogiorno ormai e si prepara il pranzo.

Nel pomeriggio le ragazze studiano, fanno i compiti per il giorno successivo, le più piccole giocano in cortile!

Alle 16 tutti nel refettorio per la lezione di cucito e poi a seguire un po' di ripasso di inglese!

La giornata volge al termine ormai, dopo cena ci si riunisce in cortile, tutti attorno ad un bel fuoco scoppiettante e si canta, si danza per un paio d'ore!

Ad un tratto Suor Luisa si alza, "ragazze, è ora di andare a dormire" le ragazze protestano un po', ma a gruppetti si alzano e se ne vanno. E io resto lì accanto al fuoco che si sta spegnendo, penso alla mia giornata trascorsa, alle cose che ho fatto e che qui in Italia non avrei mai fatto. È proprio come se stessi vivendo in un'altra dimensione, come se il tempo si fosse fermato!

Raggiungo la mia stanza, è ora di dormire perché domani si ricomincia da capo ..ma mi sento stranamente .. bene, stranamente in pace!

Antonella Saporiti

Data Aggiornamento 25/08/2005. © Dormeletti Carlo 2002-2005
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