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Scuola di Gurué

mappa mozambico
Mappa della Regione

Scuola di Gurué
Gurué
Distretto: Gurué
Provincia: Zambezia
Responsabile del progetto:
Suor Irma Ines Vasconcelos
Missionaria Cappuccina


Gurué è una piccola città nel cuore delle montagne del Mozambico centrale e il punto di partenza per scalare il Monte Numuli, (mt. 2419) il secondo monte per altezza del Paese.

Si trova a circa 340 Km da Quelimane la capitale della provincia di Zambezia. Nonostante l'altitudine, il clima permette la coltivazione di the, quindi la regione presenta estese piantagioni di the e eucalipto.

I problemi più grossi sono legati alla popolazione che vive nelle periferie della cittadina. Lì le case sono evanescenti, baracche senza energia elettrica e servizi igienici, denutrizione, dissenteria, colpiscono soprattutto i bambini.

La mancanza di un lavoro e le precarie condizioni economiche della famiglia non permettono ai bimbi di iscriversi a scuola o di avere un'assistenza sanitaria adeguata.

Irma Ines Vasconcelos (già responsabile della missione di Majune) e le sue consorelle, sono arrivate a Gurué nell'agosto del 2003 e hanno costruito la loro casa all'interno di una di queste periferie.

Scopo del progetto

Attraverso lo strumento delle "adozioni a distanza", vogliamo aiutare questi ragazzi a frequentare la scuola per toglierli dalla strada e da tutte le conseguenze che ne possono derivare.

Vogliamo tentare di costruire insieme a loro il loro futuro

Dal mio diario di viaggio

Arrivando a Gurue, mi sembrava di essere arrivata in un angolo di paradiso, tanto che ho pensato: "Beh finalmente qui, sarà un'altra cosa!... Mi sono guardata intorno e ho ammirato immense distese di piantagioni di the e eucalipto, ovunque mi giravo si estendevano a perdita d'occhio, poi ho girato l'angolo, e sono entrata in uno dei tanti "Bairro" di cui si compone la città di Gurue... Qui, di diverso dagli altri posti che ho visitato in precedenza, ho trovato però solo la struttura delle capanne che, invece di essere fatte con fango e paglia, sono fatte con mattoni cotti. Anche qui, girando tra le case, nelle vie sterrate e piene di buche della città, ho provato tanta "angoscia" nel toccare con mano, o meglio, scusate, nell'immergermi in quella povertà, nel prendere in braccio alle volte bimbi di tre o quattro anni che pesano si o no, sette o otto chili perché presentano segni di forte denutrizione! Cambiava infine il nome del distretto, cambiavano i luoghi, il paesaggio, ma il filo conduttore che mi ha accompagnato per tutto il viaggio è sempre stato: miseria, miseria, miseria!!

Antonella Saporiti

Data Aggiornamento 25/08/2005. © Dormeletti Carlo 2002-2005
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