Blackterrormetal.com Speculum Mortis (lo specchio della morte), libro medievale narrante i fatti riguardanti la peste del 1348 in Italia, è il monicker scelto da questa band nord italica, giunta qui al primo album ufficiale uscito per Vomitarcanus prod . Come era facile intuire, le canzoni seguono un concept appunto sulla peste, un viaggio storico e morboso riguardanti la tragedia che fu. Dieci brani per oltre cinquanta minuti di musica, tormentate quanto basta per incutere quella sensazione di disagio e follia atte a immergerci nel contesto voluto. Lo screaming è abbastanza inusuale, molto acuto e stridulo, uno stile che sicuramente non mancherà di creare opinioni contrastanti, il comparto sonoro si basa su riff rocciosi, eccedendo in passaggi più "violenti" ma senza mai cedere completamente alla furia più cieca. La registrazione seppur non perfetta è più che dignitosa, e ci mostra anche una buona qualità tecnica della band, soprattutto in certi assoli ridondanti che fanno da apripista ai passaggi più raw oriented. Di grande impatto "Pogrom", che narra della persecuzione della Chiesa, che si aggiunge alla tragedia principale creando un vero e proprio massacro, canzone dalle diverse sfumature e vera "highlight" del disco, la successiva titletrack, che inizia come un mantra, un canto di dannazione tipico di cerimonie mistiche, e poi con i suoi riff marziali si trasforma in una demoniaca ballata, e "Vado mori", antica poesia "recitata" in latino, dalla grande atmosfera arcana. Un album disturbante, un esordio che regala originalità una volta tanto, rischiando e magari non eccellendo, ma che può far breccia in molti, così come può essere svilito da altri. Non per tutti, chi si sente di guardare nello specchio della morte? RECENSIONE BY: BLINDEVIL VOTO 3 / 5