Picture  Pachino Promontorio Corrugi (mesolitico)
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MUSEO ARCHEOLOGICO

PERIODO PALEOLITICO

 Pachino Promontorio Corrugi (mesolitico)  STORIA  Pianta Sezione  FOTO  Foto anno 2003

La Grotta di Corruggi

Un vero è proprio mesolitico potrebbe essere rappresentato in Sicilia da due sole stazioni: La grotta di Corrugi di Pachino e il riparo,sotto la grotta della Sperlinga di San Basilio presso Novara di Sicilia. In entrambe assistiamo allo stesso fenomeno.

Lo strato culturale(che si sovrappone all’argilla dele caverne, sterile di industria umana)è caratterizzato da uan industria litica con accentuato carattere microlitico, che nei livelli inferiori, si presenta pura, nei livelli superiori si associa invece con ceramica e con ossidiana. Questa ceramica è del tipo di Stentinello, del tipo, cioè, che vedremo caratteristico delle più antiche fasi del neolitico siciliano.

A grotta Corruggi, dove questo fatto fu osservato per la prima volta, si potè pensare che questa associazione non indicasse  una reale contemporaneità, ma fosse il risultato di una commistione avvenuta per cause a noi ignote in un momento ancora molto antico, ma successivo alla formazione del riempimento della grotta.

Grotta Corruggi e la Sperilinga indicherebbero dunque l’esistenza in sicilia di nuclei di popolazione mesolitiche che, ad un certo momento, sarebbero venute in contatto con le prime genti neolitiche stanziatesi nell’isola, con le popolazioni cioè portatrici della civiltà di Stentinello, dalle quali avrebbero ricevuto la ceramica e l’ossidiana. Tuttavia queste popolazioni mesolitiche devono essere sopravvissute per qualche tempo, conservando le proprie tradizioni e sopratutto quell’industra litica del tipo tardenosiano che differisce radicalmente da quella dei villaggi stentenelliani, basata invece quasi esclusivamente su lame regolari del tipo dei (coltelli) neolitici.

Ma l’assoluta identità dell’industria degli strati della Grotta Corruggi e della Sperlinga, ancora privi di ceramica, con quella degli strati dei quali invece compare la ceramica e si lavorano gli stessi strumenti su ossidiana, indica che anche gli strati senza ceramica non possono risalire ad un’antichità molto remota, ma devono precedere di poco l’avvento del neolitico.In realtà l’industria litica di queste stazioni, pur conservando molti dei caratteri che erano propri del paleolitico superiore siciliano, presenta anche elementi nuovi, sopratutto nella piu’ accentuata tendenza dei microliti verso forme geometrizzanti.

La fauna della grotta Corruggi non differisce in realtà da quella delle stazioni dl paleolitico superiore. Vi abbonda ancora fra i resuidui di pasto l’Equus (Asinus) bydruntinus, che sembrerebbe quindi essere sopravvissuto fino agli albori del neolitico.

Luigi Bernabò Brea Soprintendente di Siracusa.

 

PAOLO ORSI

LUIGI BERNABO’ BREA

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Gli studi condotti da Paolo Orsi e da Bernabo’ Brea

 

 sono visitabili presso il Museo Archeologico di Siracusa.

 

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 Pachino Promontorio Corrugi (mesolitico)  STORIA  Pianta Sezione  FOTO  Foto anno 2003