Le didascalie sono di Angelo Gallitto. Questo scritto critico sul Prof. Fortuna sono state ralizzate in occasione della mostra antologica di pittra curata dal Club d’Arte “GRUPPO 6” . Rassume l’arte del Prof. dal 1946 al 1975
Pur se ha seguito con vigile attenzione il dibattito contemporaneo sull’arte ed è stato pronto a recepire il valore e il significato dei vari movimenti estetici, dell’espressionismo all’astrattismo, il FORTUNA non si è mai lasciato attrarre dalla facile suggestione di indulgere alle mode culturali, ma si è sempre sforzato di ricondurre la molteplicità di messaggi e prospettive nell’ambito di un discorso legato allo svolgimento del suo mondo interiore e di una ricerca di mezzi espressivi adeguati a comunicare questo mondo.
Fra le molte vie che si presentano ad un artista,Tano FORTUNA ha scelto la più difficile e severa: quella della costante fedeltà a se stesso.
Il costante nesso tra pittura e vita e la conseguente unità e coerenza del discorso poetico del FORTUNA il visitatore attento può cogliere nella presenza retrospettiva che raccoglie disegni, acquerelli, pirografie, minotipi, oli composti nell’arco di un trentennio.