Picture  LA STORIA del Pachino Promontorio
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cronologia

La storia del Pachino Promontorio.

 
 LA STORIA del Pachino Promontorio
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 BORBONICO Borbonici
 REGNO DI ITALIA
 REPUBBLICA Separatismo
 REGIONE SICILIANA
 BIBLIOGRAFIA
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Antenati

Come erano

 

 

 

 

 
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Il territorio di Pachino, per la sua particolare posizione geografica, a cavallo di due mari, ha avuto sempre una propria peculiarità strategica sia per i primi uomini che sono apparsi sulla terra sia per le civiltà che si sono affacciate sul Mediterraneo. E  dal territorio hanno creato commerci, scambi,benessere. Sino a nostri giorni.

Il Promontorium Pachyni ha avuto sempre un territorio splendente per il clima, la flora ,la fauna e i due mari vicini, lo Jonio e il Mediterraneo.

Corrado Arangio Giornalista di Pachino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ad Ovest dell’abitato di Pachino si estende la contrada Burgio, un tempo, sino agli inizi del 1880, faceva parte, con quello di Maucini, di un unico Feudo. In Contrada Burgio , a circa cinque chilometri da Pachino, a sinistra lungo la strada provinciale e di fronte ad un gruppo di case coloniche sorgenti a poche decine di metri sul lato opposto dello stradale, fu fatta, nel gennaio del 1951, una strabiliante scoperta, presente il Prof. Morana Preside. Alcuni contadini, mentre zappavano, portarono alla luce una specie di  grande coperchio di pietra durissima , a forma circolare, e tanto pesante da richiedere la forza di sette uomini per sollevarlo con l’aiuto di leve improvvisate. Rimosso il macigno, apparve il corpo di un essere straordinario le cui fattezze furono chiaramente visibili per qualche minuto; poi l’aria, penetrata improvvisamente e violentemente in quella sepoltura rimasta chiusa ermeticamente da millenni distrusse tutto ma non il gigantesco scheletro  inumato all’impiedi.

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Passato il primo momento di sbalordimento, alcuni, operai, usando una lunga scala di legno  scesero in quella specie di botola a forma di campana e profonda circa tre metri e mezzo. Non fu trovato nulla all’infuori delle ossa del gigante i cui molari, tanto per fare un esempio, erano almeno sei volte piu’ grandi di quelli di un uomo normale.

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