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FILIPPO GAROFALO

RAGUSA TIPOGRAFIA PICITTO E ANTOCI 1877

 PACHINO E SUOI DINTORNI  Calafarina  Dintorni  Territorio  Note  link
 

Il settembre è il mese d’incanto; i grappoli d’una neri e color d’ambra, da sei a quindici pendenti dalla vite, annunziano già imminente la vendemmia. Torme d’uomini,donne, donzelle e fanciulli tra canti e suoni, ilari e festanti si sparpagliano  nei vigneti a raccorre l’uva e pigiarla, e gustano e mangiano a piena gola uve e frutta di ogni specie che in abbondanza pendono dagli alberi. Lieto l’industre agricoltore nel vedere riemipite le botti che preparava al prodotto della sua vigna, affacendasi procurare altri recipienti pel sopralzo, che spesso passa anche a vendere. Incessante quindi il traffico pel mosto e vino, come pure di tutt’altri prodotti campestri, concorrendo commercianti di lontani e vicino paesi pel facile sbocco al mare. La pesca del tonno in Marzamemi e Capo Passero accresce la importanza del commercio; copiosa e dilettevole la cattura di quei grossissimi pesci, che a stuolo a stuolo, nel transito di loro emigrazione, radendo le spiagge, si adombrano e paventano della lieve muratura di foglie di palèo (sic. lijami) che forma parte del ben concertato e grandioso apparecchio di reti. Di non lieve vantaggio è stato il mulino a vapore chè dietro essersi distrutto un’antico a vento, erano costretti i pachinesi ricorrere ai mulini di Noto per la macinazione del grano, e si dia ai benemeriti e intelligenti fondatori Cav. Dott. Francesco Garrano ed Ingegniere Sig. Nunzio Quartarone con altri soci che resero di più utilità la bella opera,dando moto con la stessa forza del vapore,alla macchina per la sgranellatura del cotone e macinazione dello zolfo per uso delle vigne, aggiungendosi da poco altri ingegni una macchina per pasta, che sarà di sviluppo ad un nuovo ramo di commercio. Se la mano dell’uomo benefico del generoso patrioto si stenderà a migliorare ed ingrandire il porto di Marzamemi, a prosciugare le paludi, basolare le saline, fornire acqua potabile, fondare uno stabilimento per un vino tipo, compiere la strada con Spaccaforno, sarà maggiore il progresso e la prosperità di Pachino, formando la delizia di quanti amano godere le bellezze della natura e le opere dell’industria umana. Sempre cara e sascra per me sarà la terra di Pachino, perchè essa diè i natali alla mia consorte Giuseppa Assennato donna di bontà, di semplici costumi virtuosa; e più, perchè in essa riposano le ossa della comune figliuola Francesca. Di gentili forme, di angelico sembianze, adorna di grazie e di vivezza, era la delizia dei genitori, dell’Ava Maria Roccasalvo, dei parenti e di quanti la conoscevano. Morbo fatale, riuscendo inutili l’arte medica e le cure dell’affettuosa madre, la spense agli undici mesi. Madre infelice!.... tale strazio laceravati il cuore per quella perdita, che sgravata dopo due anni, di un bimbo, getsato con l’amarezza e le lagrime, moriva in sul nascere, trascinandoti seco al sepolcro. Anime benedette! libere di tutti i mali che travagliano l’umanità in questa  terra, non a torto detta valle delle lagrime, voi, tra il coro degli angioli in seno alla Divinità, confortate il desolato padre e vedovo consorte, che scrivendo queste pagine ha procurato lenire in parte l’aspro suo dolore.

 

Filippo Garofalo

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