Picture  Teoria di Lynch
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 TESI DI LAUREA
 Indice
 Introduzione
 LA STORIA
 Analisi Settori Economici
 Analisi delle Abitazioni
 Analisi dei Piani
 Progettazione
 Teoria di Lynch
 Applicazione metodo a  Pachino
 IL NUOVO PIANO
 PROGETTAZIONE NODI
 BIBLIOGRAFIA

LA TEORIA DI LYNCH

1) l’immagine ambientale

 

Guardare la città puo’ dare uno speciale piacere quanto banale possa essere cio’ che si vede.

Come una Architettura, una città è una costruzione nello spazio, ma di scala enorme, un artefatto che è possibile percepire nel corso  di lunghi periodi di tempo.

Ogni cittadino ha lunghe associazioni con qualche parte della sua città e la sua immagine è imbevuta di memorie e di significati.

Gli elementi mobili e particolarmente la gente e le sue attività, sono in una città tanto importanti quanto gli elementi fisici fissi.

La città non è soltanto oggetto di percezione(e forse di godimento) , per molioni di persone profondamente diverse per carattere e categoria sociale”.

2) Leggibilità

I conferire struttura ed identità all’ambiente è una capacità vitale propria di tutti gli animali dotati di movimento.

I mezzi usati per quanto sono innumerevoli: le sensazioni visive di colore, di forma, di movimento o la polarizzazione della luce, ed altri sensi come l’olfatto, l’udito, il tatto, la cinestesia, la percezione di gravità e forse di campi elettrici e magetici. Queste tecniche di orientamento che vanno dal volo polare di un gabbiano al percorso di  gastropode sulla topografia microscopica di una roccia si trovano descritte e delucidate in tutta la loro importanza in una ampia letteratura.

Smarrirsi del tutto nella città moderna è esperienza piuttosto rara per la maggior parte della gente. Ma  se ci capita la disavventura di perdere l’orientamento, il senso di ansietà e persino la  paura che l’accompagna, ci rivela quanto strettamente esso sia legato al nostro senso di equilibrio e di benessere”

 

3) Formazione dell’Immagine

L’immagine ambientale è il risultato di un processo reciproco tra l’osservatore ed il suo ambiente.

L’ambiente suggerisce distinzioni e realazioni, l’osservatore seleziona . organizza e attribuisce significati  a cio’ che vede.

La coerenza dell’immagine puo’ costituirsi in varie maniere. Nell’oggetto fisico vi puo’ essere poco di ordinato o notevole oppure, attraverso un prolungata dimestichezza, la loro immagine mentale raggiunge identità ed organizzazione”.

 

4) Struttura ed identità

 

“Una immagine ambientale puo’ venire analizzata in tre componenti: identità: struttura e significato. Astrarre queste componenti per l’analisi è utile fintantoche si tiene presente che esse in realtà compaiono sempre insieme. Una immagine funzionale richiede innanzitutto l’identificazione dell’oggetto, il che implica la sua distinzione da altre cose. Il suo riconoscimento come unità separabile”.

Questa è chiamata identità , non nel senso di uguaglianza con qualche cos’altro, ma con il significato di individuabilità o unicità.

 

5) Figurabilità

 

Poichè l’accento verrà posto sull’ambiente fisico come variabile indipendente, questo studio sarà indirizzato alla qualità fisiche che sono legate agli attributi di identità e struttura dell’immagine mentale. Questo conduce alla definizione di cio’ che  potrebbe venire chiamato figurabilità: cioè la qualità che conferisce ad un oggetto fisico una elevata probabilità di evocare in oni osservatore una immagine vigorosa.

Essa consiste in quella forma, colore o disposizioni che facilitano la formazione di immagini ambientali vividamente individuate, potentemente strutturate , altamente funzionali. Essa potrebbe venire denominata leggibilità o forse visibilità in un significato piu’ ampio, per cui gli ogetti non solo possono essere veduti, ma anche acutamente ed intensamente presentati ai sensi.

La figurabilità della forma urbana sarà centro dello studio che segue:

In un ambiente bello vi sono altre proprietà fondamentali: il significato o l’espessività, il diletto dei sensi, il ritmo. lo stimolo. la possibilità di scelta..

Fermare la nostra attenzione sulla figurailità no significa negare la sua importanza.

Il nostro proposito è semplicemente quello di esaminare il bisogno di entità e struttura nel nostro mondo percettivo, e di illustrare la pertinenza di questa qualità al caso particolare del complesso e mutevole ambiente urbano “.

 

IL METODO

Linch afferma: “che per comprendere il ruolo delle immagini ambientali nelle nostre città abbiamo dovuto guardare attentamente a qualche area urbana e parlare con i suoi abitanti”.(introducendo nell’analisi e nella progettazione della città i meccanismi complessi e controversi della partecipazione dell’utenza nella definizione progettuale dello spazio dobbiamo dire che oggi esistono realtà politiche che introducono positivamente questo concetto: le esperienze americane,olandesi,italiane; tuttavia la partecipazione si è confermata ancora non matura per diventare stumento generalizzato di pianificazione). “Dal sistematico sopralluogo dell’area condotto a piedi da un oservatore addestrato, che su una pianta riporta la presenza dei vari elementi,la loro visistabilità,la loro “forza” o “debolezza” di immagine e le loro connessioni”:

Individuare gli elementi principali a Pachino non è stato difficile, la lettura di Linch oggettiva da’ i termini generali della progettazione urbana.

Ho analizzato la città,ho individuato i meccanismi della sua crescita,la sua forma.la sua possibile espansione e la nuova forma che la città avrà.

Ho individuato il percorso principale urbano dove sono localizzate le varie funzioni; l’idea di percorso si contrappone all’idea esistente(piazza) essa diventa uno dei punti della città,e non l’unico.

Individuazione degli elementi della composizione urbana.

Sembra che per ogni Città data esista una immagine pubblica che è la sovrapposizione di immagini individuali. O forse vi è una serie di immagini pubbliche possedute da un certo numero di persone.

Tali immagini di gruppo sono indispensabili perchè un individuo possa agire con successo nel suo ambiente e possa collaborare con altri.

Ciascuna immagine individuale è unica, ed ha alcuni contenuti che vengono comunicati raramente o forse mai, eppure essa approssima l’immagine pubblica che è piu’ o meno comprensiva in ambienti diversi.

Questa analisi si limita agli effetti fisici percettibili. Vi sono altre influenze sulla figurabilità,come il significato sociale di un’area,la sua funzione,la sua storia,il suo nome persino.

Questi saranno sfiorati ,poichè in questa sede l’obbiettivo è di scoprire il ruolo intrinseco della forma..

Si da per scontato che nel disegno vero e proprio la forma dovrebbero venire usate per rinforzare il significato e non rinnegarlo. Nelle immagini urbaane studiate sino ad ora i contenuti riferibili alle forme fisiche possono venire strumentalmente classificati in cinque tipi di elementi: percorsi, margini,quartieri,nodi e riferimenti.

1) Percorsi

Sono i canali lungo i quali l’osservatore si muove abitualmente,occasionalmente o potenzialmnete. Essi possono essere strade ,vie pedonali,line di trasporti pubblici,canali,ferrovie.

Per molte persone questi costituiscono gli elementi preminenti della loro immagine. La gente osserva la città menttre si muove lungo di essi e gli altri elementi ambientali sono disposti e selezionati lungo questi percorsi.

2)Margini

argini sono gli elementi lineari che non ven gono usati o considerati come percorsi dall’osservatore. Essi sono confini tra due diverse fasi, interpretazioni lineari di continuità: rive,linee ferroviarie infossate,margini di sviluppo edilizio,mura. Piuttosto che coordinate assiali,essi sono riferimenti esterni. Margini di questa natura posssono costruire barriere,piu’ o meno penetrabili, che dividono una zona dall’altra o possono essere sature,line secondo le quali deu zone sono messe in relazione ed unita l’una all’altra. Questi elementi di margine benchè probabilmente importanti caratteristiche dell’organizzazione, particcolarmente per il ruolo di rtenere assieme arre generalizzate, come fanno l’acqua o le mura che circondano una città.

3) Quartieri

Quartieri sono le zone della città di grandezza media o ampia,concepiti come dotato di una estenzione  bidimensionale in cui l’osservatore entra mentalmente “dentro” e che sono riconoscibili in quanto in essi è diffusa qualche carateristica individuante.

Sempre identificabile dal di dentro , essi sono anche usati per riferimenti esterni, se visibili dal di fuori. La maggior parte delle persone struttura in certa misura a questo modo la propria città, con divergenze individuali sul fatto che percorsi o quartieri siano gli elementi dominanti. Cio’ sembra dipendere non soltanto dagli individui, ma anche dalla citta considerata.

4)Nodi

Nodi sono i punti,luoghi strategici in una città, nei quali un osservatore puo’ entrare e che sono e verso i quali e dai quali egli si muove. Essi possono essere anzitutto congiunzione, luoghi di interruzione dei tarsporti, un attraversamento o una convergenza di percorsi, momenti di scambio da una struttura all’altra, o i nodi possono essere semplicemente delle concentrazioni che ricavano la loro importanza dal condensarsi di qualche uso o di qualche caratteristica fisica come avviene per un posto di incontro all’angolo della strada o per una piazza chusa.

Qualcuno di questi nodi di concentrazione è di fuoco o il culmine di un quartiere sul quale esso irradia la sua influenza e del quale rappresenta il simbolo. Questi ultimi possono venire chiamati nuclei. Molti nodi ,naturalmente partecipano della natura di congiunzione e di concentrazione ad un tempo.

Il concetto di nodo è legato a quello di percorso, poichè le congiunzioni sono tipicamente convergenti di percosi,eventi nel cammino. E’ similmente legato al concetto di quartiere,poichè i nuclei sono tipicamente i fuochi di intensità di quartieri, il loro centro polarizzatore. In ogni caso qualche punto nodale si puo’ trovare in quasi tutte le immagini, e in certi casi ne possono essere la caratteistica dominante.

5) Riferimenti

I riferimenti sono un altro tipo di elementi puntiformi,ma in questo caso l’osservatore non vi entra. Essi rimangono esterni. Sono generalmente costituiti da un oggetto fisico piuttosto semplicemente definito: edificio,insegna,negozio o montagna. Il loro uso implica la separazione di un elemento da un coacervo di posssibilità. Qualche riferimento è lontano, invisibile di solito da una pluralità di angolazioni o di distanze, al di sopra di elementi piu’ piccolo e viene impiegato come riferimento radiale. I riferimenti possono essere interni alla città o ad una distanza tale da simbolizzare in pratica una direzione costante. Tali sono isolate, cupole dorate,grandi colline. Persino un punto mobile, come il sole, il cui movimento è sufficiente, lento e regolare puo’ venire usato. Altri riferimenti sono principalmente localizzati, visibili soltanto in aree ristrette ad a chi li avvicina secondo certe direzioni. Tali sono le innumerevoli insegne, fronti di negozi,alberi,maniglie di porte ed altri dettagli urbani. Sono frequentemente usati come indici di identità e persino di struttura e sembrano offrire affidamento crescente mano a mano che un itineraio diviene piu’ familiare.

 

 

 

 

 

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