Nel 1962, come attesta Bruno Ragonese, in un suo intervento scritto sui mosaici , nella Masseria Caddeddi , nella valle del Tellaro, furono ritrovati e scoperti dei mosaici. I locali, dove furono rinvenuti, erano adibite a stalle e a ricovero esterno per pecore( Ovile). La scoperta, della Villa Romano Imperiale, ha suscitato enorme interesse culturale nella zona. La presenza di questo importantissimo impianto archeologico dà forza storica ad una area “storicamente” ritenuta poco interessante. (anche se siamo molto vicini a Eloro) Con questo sito-on-line, il compito di ricostruire le fasi archiettoniche che hanno caratterizzato l’evoluzione dei casamenti fino alla scoperta dei mosaici e il cambio della destinazione d’uso.. Sarebbe importante sapere, se sono stati realizzati degli studi. E quali studi e ricerce sono state effettuate nella zona e quali informazioni si possono avere sulla questione che riguarda l’impianto della villa e i relativi Mosaici. Sicuramente c’è stato un ritardo notevole nella pubblicazione dei reperti: e si intravvedono tempi tecnici non più rinviabili per ciò che concerne la responsabilità culturale della Soprintendenza nel risolvere positivamente la questione. Bruno Ragonese, senza tentennare, ne rivela un quadro di ritardi nella gestone che condivido. Imputando alla Soprintendenza di Siracusa ritardi tecnici non ammissibili, nella pubblicazione delle ricerche e della ricollocazione in situ deii mosaici Speriamo, presto, di avere maggiori informazioni e studi scientifici sulla storia archeologica del sito. Per moltissimi anni, i mosaici, sono stati e tenuti, per restauro, a Siracusa. Ora sono stati collocati in una chiesa a Noto. La chiesa di San Domenico. Prima di azzardare qualsiasi ricostruzione formale, non avendo elementi sufficienti, ci aspettiamo maggiori delucidazioni e studi da parte delle autorità preposte. Soprintendenza in testa. Intanto, dal materiale reperibile in internet, è importante il sito e la pagina dedicata dall’ANSA, dal Corriere della Sera, da Kataweb e da due altri siti locali . Da segnalare, l’articolo nel sito del Corriere della Sera on-line, di Eva Cantarella: che oltre a contenere delle immagini dei mosaici, riesce, in poche pennellate a descrivere la situazione locale e dare un quadro esatto delle implicazioni archeologiche e storiche generali. La fase storica di insediamento della Villa dei Mosaici è di grande importanza per capire, a fondo, le implicazioni storico-abitative nell’area nel periodo romano e tardo-bizantino. L’importanza delle opere conferma una struttura di grande importanza architettonica. La villa doveva avere una grande e ampia influenza sullla organizzazione territoriale e produttiva dell’area circostante. La quale, diventa nesso e storia vera e tassello per la ricerca e per l’approfondimento del quadro storico temporale generale locale e del Promontorio di Pachino. E la importanza che ha sempre avuto questa area geografica dal punto di vista insediativo, produttivo, commerciale, agricolo e sociale. |