Abbiamo recentemente appreso dalla stampa che il Sindaco Brunini è stato nominato nuovo presidente del Coordinamento Regionale di Agenda 21, un organismo che avrebbe dovuto individuare le criticità ambientali di ogni comune in cui essa è presente e proporre modelli di sviluppo sostenibile.

Sfortunatamente prestigiose associazioni che vi partecipavano (vedi Italia Nostra) hanno dovuto presto prenderne le distanze in quanto Agenda 21, a Spoleto, è stato un mero strumento di copertura per legittimare scelte quanto meno discutibili dal punto di vista della tutela del patrimonio paesaggistico e ambientale.

Ci chiediamo cosa ci si possa aspettare da un organismo il cui presidente vanta nel suo curriculum il pieno sostegno a progetti come quello della Centrale a Biomasse, fermata dalla popolazione agguerrita, e dello Svincolo Sud, che ha l’opposizione pressoché totale di associazioni e cittadinanza.

Pensiamo che Agenda 21 a livello locale sia da ritenere un contenitore vuoto, se non un vero e proprio paravento dietro al quale commettere i peggiori delitti verso il nostro territorio.

Essa non rappresenta certo chi realmente tiene alla tutela del patrimonio spoletino.

Fortunatamente continuano a esistere associazioni seriamente impegnate in questa direzione che non smettono di lavorare affinché questi e altri scellerati progetti non vengano realizzati.

Speriamo di non dover apprendere presto che Saddam sarà eletto ambasciatore dell’UNICEF