Il Sannio quotidiano     1 dicembre 1996

Gli scenari futuri della multimedialità di Maria Ricca

Ipotizzare, e quindi immaginare la strutturazione di possibili futuri scenari della tecnologia multimediale non è impresa che possa risolversi in una semplice parziale descrizione di ciò che si potrebbe avverare in un tempo ancora al di là da venire, ma già decisamente preparato dalle straordinarie invenzioni della mente umana. Quello che importa, soprattutto, è verificare l’impatto che il progresso, pur condotto dall'uomo, ha sull’intima natura e verità di quest’ultimo, in un calcolo rischi e benefici che non si può non affrontare con la serietà e la scientificità, appunto, del caso.

E’ per questo che il volume di Guido e Salvatore Rampone "Futuri Possibili della Tecnologia Multimediale", per i tipi della Microprint, affronta la questione da due punti di vista che appaiono distanti, eppure a ben vedere inscindibili, quello di una chiave di interpretazione "dionisiaca, portata all’estasi e all'ebbrezza" e di un altro punto di osservazione "apollineo, portato alla solare razionalità illuministica", come sottolinea il professore Giovanni Vergineo nella prefazione al volume. Questo perché le due vie, le due concezioni, sinora separate, della sapienza e della scienza, gestite rispettivamente da Guido Rampone, zio, pedagogista e scrittore, e da Salvatore Rampone, nipote, docente presso l’Università di Salerno e ricercatore universitario presso l’Istituto Internazionale Alti Studi Scientifici "Caianiello" nel Master in Tecnologie Avanzate dell’Informazione e della Comunicazione, "qui si avvicinano alla ricerca di un sentiero comune in cui la realtà interna dialoghi con il mondo esterno, la vita spirituale con la dimensione naturale, la parola con l'azione, la creazione con la visione, la fantasia col pensiero, il sentimento con la ragione". Il miracolo dell'unione potrebbe avvenire, almeno secondo i due autori, "nella rivoluzione multidimensionale, grazie alla rete telematica, nel cyberspazio. E’ possibile che, attraverso gli ipertesti e i multimedia, i due umanesimi, classico e scientifico, sinora diffidenti l’uno dell'altro per effetto di chiusure dettate da orgogli e pregiudizi assurdi, riescano a trovare la comune origine nell'unità dello spirito umano e si riconoscano fratelli". Del resto una tale separazione apparirebbe sinceramente inconcepibile in un mondo che si configura senza confini di sorta e in cui nemmeno gli uomini si pongono più (per fortuna) limiti di classi, nella più ampia libertà che non conosce le "leggi dell’autorità, della necessità, dell’assolutezza", sicché "al monismo enciclopedico subentra il pluralismo epistemologico" e ogni disciplina acquista "un suo statuto specifico, ideale e linguistico, e insieme una virtualità indefinita di apertura e integrazione".

I capitoli, sette, svolgono le loro pagine attraverso i temi del passaggio dalla dimensione naturale alla galassia elettronica, la storia dell’informatica nella sua evoluzione e nell’impatto economico della tecnologia dell’informazione, gli ipertesti e la multimedialità, le reti di calcolatori, la loro funzione nei sistemi produttivi, la comunicazione e lo sviluppo nella società dell’informazione e, naturalmente, i futuri possibili. Una ricerca che, nello spirito, gemellare e simbiotico attraverso la quale è condotta, in riferimento al suddetto rapporto tra l’anima umanistica e quella scientifica che la pervade, si esprime, sottolinea Guido Rampone, "in un ottimismo pensoso, critico, non privo di problematicità e di forte tensione conoscitiva". E ciò perché non si dimentichi che, sebbene esista, come in effetti esiste, la possibilità di creare addirittura nuovi mondi con il potere della scienza e della ricerca applicata, non accada che, in nome dell’"utile, del lucido calcolo, dell’affare per l’affare", l’umanità finisca per morire per non aver dato spazio al pensiero logico-astratto e alla immaginazione creativa. Dice Guido Rampone: "Le tecnologie presenti e quelle dell’immediato futuro impongono all’uomo telematico di convivere con la e l’ultravelocità", ed è bene non ostacolarle, perché esse consentiranno di vivere in un nuovo spazio galattico ed intergalattico. Tuttavia occorre orientarne lo sviluppo globale". "Quale sarà quindi - si chiede Salvatore Rampone - la conseguenza finale e dell’apporto di queste tecnologie? E quale aspetto avrà l’infrastruttura globale che si sta formando per comprare, vendere e scambiare informazione?" Faciliterà la nostra vita, consentendoci maggiore libertà dai doveri materiali quotidiani, e maggior successo nello studio e nel lavoro? Quello che nel volume si analizza sono i dati oggettivi del fenomeno, prescindendo dalle scuole di pensiero, e, valutando, invece in che modo la trasformazione tecnologica potrà condurre "alla ristrutturazione dell’organizzazione sociale ed economica". Per serenità d'analisi, tuttavia, e in conclusione, va senz'altro considerato che quest’opera va letta e interiorizzata "non con l’animo prefigurato da un ruolo o da una cultura, ma con quello dell’uomo libero, pieno della sua indipendenza e del suo naturale buon senso".

MARIA RICCA

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