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La parte più antica del centro storico sorge proprio su un colle e da questo probabilmente ha origine il nome del comune. Originariamente detto Colle, soltanto nel 1862 divenne Colle Sannita. Questo feudo viene menzionato per la prima volta all'epoca dei Normanni. Appartenne alla casa d'Alemagna e non sappiamo come questa l'avesse perduto. E certo che al tempo degli Angioini Colle Sannita era detta Casale di Circello.
Nel 1343 era feudo di Niccolò de Scigliatis a cui successe il figlio Ugone che, morto nel 1400, lasciò due figlie, Ilaria e Magalda. Ilaria sposò Iacopo Antonio de Marra, signore di Senno, e gli portò in dote il feudo di Colle. Re Ladislao, in considerazione del fatto che Ilaria già possedeva troppe terre, diede il feudo di Colle alla sorella Magalda, che per suo ordine era stata maritata a Iacopo della Leonessa, signore di Airola, Montesarchio ed altre terre.

Nel 1448, a seguito della revisione di tutte le concessioni feudali, Alfonso I d'Aragona confermò il possesso di Colle a Raimondo e Galeazzo della Leonessa; quando però nel 1461 Alfonso della Leonessa tradì Ferdinando d'Aragona, Colle venne assegnato alla casa Carafa. Nel 1533 Carlo V concesse il feudo a Nicola Maria di Somma della cui famiglia rimase in possesso fino all'abolizione del feudalesimo. Il nome di Colle ricorre nelle guerre tra Angioini ed Aragonesi. Fu qui che il 15 novembre 1439 morì Giacomo Caldora, celebre condottiero e capitano di ventura. Fu occupato dagli Angioini nel 1461, dai Francesi di Carlo VIII e dalle compagnie di ventura degli Orsini e dei Vitelli nel 1496.
Nel decennio tra il 1806 ed il 1815 e subito dopo l'unità d'Italia ebbe triste fama come centro del brigantaggio in lotta contro i nuovi equilibri politici ed economici che andavano instaurandosi.
Fece parte della Capitanata fino al 1809, quindi passò alla provincia di Campobasso e nel 1861 a quella di Benevento.
Il comune di Colle Sannita ebbe l'appellativo "sannita" soltanto nel 1862.

     
Poco distante da Colle si trova l'antico feudo di Decorata (oggi frazione di Colle Sannita), con un'antica abbazia benedettina che risale all'anno 1000. Nel 1792 tutto il territorio di Decorata, con decreto della Regia Camera della Sommaria, fu dichiarato feudo e successivamente, con rescritto di Ferdinando I, fu devoluto alla regia corte. Nel 1794 fu acquistato dal principe Vincenzo Maria di Somma il quale nel prenderne possesso pretese di espellere i coloni.
Questi nel 1797 ricorsero in opposizione al tribunale della Camera che accolse le loro domande. Dopo una breve tregua tra il principe ed i coloni, questi ultimi si rivolsero alla Commissione feudale, succeduta all'abolito tribunale della Camera. La sentenza emessa il 21-10-1809 stabiliva che tutti gli antichi coloni del feudo ed i loro eredi venissero reintegrati nel possesso dei rispettivi territori, con l'obbligo di pagare l'antica prestazione detta "settima". Sorsero nuovi contrasti finché non fu deciso di assegnare a ciascuna delle due parti una quota del feudo in piena ed assoluta proprietà.
Solo nell'ottobre del 1833, a cura dell'intendente della provincia di Campobasso, venne effettuata la ripartizione materiale del feudo nella quota di tre quarti al principe di Colle ed un quarto al comune. I coloni di Decorata si sono autoamministrati fino al 1934. Da questa data fino al 1945 la colonia fu retta da commissari prefettizi. Il decreto fu revocato il 14 marzo 1945 e così la colonia poté ritornare ad essere amministrata direttamente dai coloni.
 

La colonia abbraccia un feudo di 81 ettari dei quali 57 a bosco e 24 a pascolo. Il feudo viene denominato "bosco di Decorata". Proprietaria del bosco di Decorata è la comunità dei coloni dell'ex feudo. Il criterio di appartenenza alla comunità proprietaria è del tutto diverso da quello di appartenenza alla frazione. Le varie contrade, che rientrano nell'ambito dell'ex feudo di Decorata, godono dei benefici previsti dal regolamento generale della colonia.
     

 

GLI UOMINI ILLUSTRI

Colle ha dato i natali ad eminenti uomini: Leandro Galganetto, nato nella seconda metà del Cinquecento, fu giurista e segretario del Papa Paolo V Borghese; Remigio Del Grosso, nato il 20 maggio 1813, sacerdote, filosofo e matematico, professore di meccanica applicata presso l'Università di Napoli; Pasquale Meomartini nato l' 1 agosto 1859, rivestì i gradi di Colonnello, fu Sottosegretario alla guerra, Presidente del tribunale militare, Generale d'armata e Senatore; Raffaele Angiulli nato il 3 novembre 1865, legale, consulente di Diritto Civile, Tributario, consigliere comunale e Sindaco di Napoli, Deputato e Senatore; Francesco Flora, indubbiamente il personaggio che ha dato più lustro al nostro paese, nato il 27 ottobre 1891, Poeta, scrittore, critico letterario, cattedratico presso l'Università di Milano e Bologna, tra i suoi scritti più famosi: "Storia della letteratura Italiana"; Giovanni Battista Piacquadio nato il 15 gennaio 1900, ingegnere industriale, si dedicò agli studi di balistica presso lo Stato Maggiore dell'Esercito e fu direttore del Laboratorio Caricamento proiettili dell'Esercito con il grado di Generale.

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