Efedrina / Caffeina / Aspirina Il ruolo del sistema beta-adenergico
|
Introduzione In questo articolo
saranno esposti i principi farmacologici che regolano
la perdita dei grassi. Alcune delle sostanze di cui si tratterà (efedrina) in Italia sono
considerate sostanze dopanti, che NON fanno quindi parte del programma
di supplementazione adottato dal Natural Bodybuilder. Questo articolo
ha pertanto il solo scopo di "informare", e non certo quello
di consigliare l'uso di tali sostanze. L'efedra
(efedrina) è usata in Cina da circa duecento anni. La forma
più comune di ephedra è la pianta cinese Ma Huang, il cui estratto attivo è appunto l'efedrina.
L'efedrina è un alcaloide (come anche la caffeina e la cocaina) con
proprietà termogeniche e anoressizzanti. Comunemente l'efedrina è
impiegata nei trattamenti dell'asma, delle bronchiti o delle congestioni
nasali, come bronco dilatatore. Di
seguito saranno esposti i possibili meccanismi simpatomimici e termogenici/lipolitici
che fanno dell'efedrina un potenziale agente "brucia grassi".
Saranno anche riportati alcuni studi sugli umani che chiariscono le
proprietà dell'efedrina e della sua combinazione con altre due sostanze
che sembrano aumentarne gli effetti. Come
simpatomimico , l'efedrina agisce stimolando il sistema nervoso simpatico
(una delle due parti del sistema neurovegetativo, le cui funzioni
più importanti sono le regolazioni del battito cardiaco e della pressione
arteriosa, il tono e le motilità dei visceri cavi, l'accomodazione
della vista e la dilatazione dei bronchi). Il meccanismo d'azione
si basa sulla stimolazione dei terminali dei nervi presinaptici al
rilascio di norepinefrina, (comunemente chiamata noradrenalina NA).
Questo, tra l'altro, si traduce anche in un aumento dell'adrenalina
(Adr) circolante. Una volta rilasciato, il neurotrasmettitore noradrenalina
interagisce con i recettori beta-adrenergici presenti sulle membrane
cellulari degli adipociti (cellule di grasso). Quando il recettore
beta-adrenergico viene occupato dalla norepinefrina (NA) iniziano
(all'interno della cellula) una serie di reazioni che conducono all'incremento
della lipolisi. |
Il
processo di lipolisi
La
lipolisi è un processo che porta alla scissione dei trigliceridi in glicerolo
e acidi grassi. Questo processo avviene ad opera dell'enzima (una
proteina) lipasi. Un
pò di chimica. Sia
le cellule muscolari che quelle di grasso hanno sulle loro membrane
dei recettori adrenergici. Nelle
cellule muscolari, l'attivazione dei recettori beta-adrenergici
sembra poter stimolare la sintesi proteica, attraverso l'attivazione,
(ad opera del cAMP) di taluni enzimi. In uno studio in cui si è misurata
sia la composizione corporea che la perdita di peso, l'efedrina ha
mostrato la capacità di limitare
la perdita di massa magra. |
Controreazioni
inibitorie
Il
processo di lipolisi è regolato da alcune controreazioni inibitorie che tendono
ad attenuarlo a vari livelli. Le sostanze coinvolte in queste controreazioni
sono le fosfodiesterasi, le prostaglandine e l'adenosina. La
Fosfodiesterasi agisce idrolizzando il cAMP e quindi rendendolo inattivo.
Per ottenere costantemente gli effetti stimolanti della noradrenalina
(e quindi della somministrazione di efedrina) e quindi perchè il processo
lipolisi possa continuare ad avvenire, è necessario che il cAMP venga
costantemente rigenerato. Per permettere ciò e necessario quindi inibire
l'azione della fosfodiesterasi. La caffeina consente questa inibizione. Le
Prostaglandine (sostanze simili agli ormoni) di tipo E2 vengono rilasciate
nello spazio sinaptico quando i recettori beta-adrenergici vengono
stimolati dalla presenza di noradrenalina. La loro funzione è quella
di controllare la disponibilità di recettori beta-adrenergici liberi
per essere occupati dalla noradrenalina. Ovviamente meno recettori
restano liberi per la noradrenalina, meno quest'ultima sarà in grado
di dare avvio ai processi che portano alla formazione dell'cAMP, e
come si è già visto meno cAMP significa meno energia a disposizione
del processo di lipolisi. L'Adenosina
è una molecola che viene prodotta dalla cellula quando i suoi recettori
beta-adrenergici vengono occupati dalla noradrenalina. Una volta prodotta
l'adenosina interagisce con il processo di formazione dell'cAMP, inibendo
la presenza di taluni sostanze necessarie alla sua formazione (prende
il posto di queste sostanze impedendono l'attivazione). Anche quì,
dunque viene limitata la presenza del substrato energetico cAMP , e quindi
le reazioni chimiche del processo di lipolisi non possono proseguire
a causa della mancanza di energia. Tutte
queste controreazioni inibitorie possono essere mantenute sotto controllo
tramite due sostanze: la metilxantina e gli inibitori delle
prostaglandine. Fino
ad ora abbiamo visto come l'associazione tra efedrina, caffeina e
aspirina (ECA) possa facilitare ed intensificare l'attività lipolitica
nelle cellule di grasso. Ora vediamo alcuni studi che hanno verificato
l'efficacia della combinazione ECA. |
La ricerca Caffeina: 2-Altri
studi hanno osservato che l'efficacia dell'efedrina non è tale se
non viene abbinata alla caffeina. In uno studio a doppio cieco, con
gruppo di controllo, furono somministrati a caso a 180 obesi (dieta
ipocalorica), E+C (20mg/200mg), o E (20mg), o C (200mg), o un placebo
trè volte al giorno per 24 settimane. I risultati furono che la maggiore
perdita di peso fù ottenuta dal gruppo di obesi che assumevano E+C,
mentre gli altri 3 gruppi (E; C; placebo) ottennero dei risultati
simili tra loro. 3-Non
solo è necessario combinare E+C per ottenere degli effetti significativi
sulla lipolisi, ma è anche necessario rispettare una precisa proporzione.
Dalla comparazione di differenti dosi si è costatato che l'unica
che migliora la sinergia delle due sostanze è quella che rispetta
la proporzione 1 : 10 (20mg E : 200mg C) Efedrina
/ Aspirina: Efedrina
/ Caffeina / Aspirina: |
Riassunto L'efedrina
stimola la lipolisi incrementando la noradrenalina (NA) rilasciata
tra le terminazioni nervose del sistema simpatico. Questo incremento
di NA attiva i recettori beta-adrenergici che incrementano
la quantità di cAMP nelle cellule dei grassi e dei muscoli.
Questo crea come effetto un incremento della lipolisi nelle cellule
dei grassi, e un incremento della sintesi proteica nelle cellule dei
muscoli. Vengono inoltre attivati anche dei meccanismi di controreazione negativi (fosfodiesterasi,
prostaglandine, adenosina). La caffeina ha delle proprieta
inibitorie sulle fosfadiesterasi ed interferisce con i recettori dell'adenosina.
Queste proprietà assieme alla capacità di riutilizzo della NA, fanno
della caffeina la sostanza ideale da combinare all'efedrina. L'aspirina ha mostrato
di poter incrementare l'efficacia dell'efedrina in alcuni individui,
presumibilmente per mezzo della sua azione inibitoria sulle prostaglandine. L'efficacia
migliore si è notata combinando 20mg di efedrina a 200mg di caffeina e 300mg
di aspirina, trè volte al giorno, circa 30' prima dei pasti. Gli effetti collaterali
sono associati all'attivazione del sistema nervoso simpatico,
e cioè: anoressia, aumento della pressione sanguigna, tachicardia,
costipazione, insonnia, agitazione, ansietà, nervosismo e depressione.
Gli effetti desiderati
sono: l'incremento della termogenesi; l'incremento della lipolisi
nelle cellule grasse e della sintesi proteica nelle cellule muscolari. Voglio
sottolineare ancora una volta che l'efedrina è un farmaco dopante,
che NON fa quindi parte del programma di supplementazione
adottato dal Natural Bodybuilder. Per
una strategia più sana vedi gli articoli su come perdere
il grasso. |