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fotografie e immagini e testi di Stefano Manservisi
 
     
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B/N vs. COLORE
Nella ripresa digitale la scelta tra bianco e nero e colore non è più una scelta tecnica vincolante e soprattutto preventiva, ma una scelta compositiva, funzionale al tipo di risultato che si vuole ottenere.
E' vero che posso anche impostare il B/N già in ripresa e scartare quindi in maniera irrecuperabile le informazioni di colore ma in ambito digitale, mi pare una limitazione sterile e puramente pretestuosa. In ambiente chimico/analogico la scelta del colore o del bianco e nero imponeva poi la consapevolaezza di dover scegliere tra due strade diverse ed irreversibili e quindi imponeva una attegiamento di ripresa coerente con la scelta operata. Nell'ambito digitale/informatico la ripresa è libera ed indifferenziata, e qualsiasi operazione si faccia successivamente è comunque sempre reversibile (fino alla immagine "originale"), operiamo quindi delle interpretazioni, delle elaborazioni che ci permettono di "virare" il contenuto comunicativo della immagine.
La principale conseguenza di questa liberalizzazione è la valutazione dei contenuti comunicativi ed espressivi della medesima immagine in B/N o in Colore. Si tratta di una operazione non indifferente, nel senso che non è detto che qualsiasi ripresa abbia potenzialità espressive sia in B/N che a Colori. A volte questo è vero, altre volte la trasformazione in B/N è peggiorativa ed altre ancora è una trasformazione in grado di valorizzare uno scatto assolutamente insignificante a colori.

s:c:m:2004

 


  • Fotografia e immagine di architettura, aa.vv., Grafis, Bologna 1983

 

Originale, Elagorata o Gassata?
Ovvero del digitale e dell'analogico
Che cosa è l'originale nella fotografia digitale? Probabilmente l'immagine come viene memorizzata sul supporto di memoria dalla fotocamera all'atto della ripresa piò essere considerato l'originale. Resta il fatto che è comunque difficilmente distinguibile da elaborazioni successive. Per esempio una immagine ripresa a colori poi trasformata in una immagine in toni di grigio è "originale" quanto la stessa immagine ripresa direttamete in B/N? E una immagine ripresa a colori e poi trasformata dal suo formato nativo in RGB? E allora se poi la stessa immagine viene elaborta modificandone luminosità e contrasto o addirittura elaborandone la mappatura del colore? Non sono forse anche queste immagini degli "originali" in quanto risultato della personale sensibilità dell'autore?
Ancora, come si devono considerare le immagini ottenute dalla semplice duplicazione dei file? Questo forse è il punto, in quanto non è prerogativa della fotografia digitale la elaborazione, anche in camera oscura si possono operare elaborazioni legate alla creatività personale del fotografo ma mentre nel sistema analogico/chimico ogni singola stampa è un singolo originale ottenuto dallo stesso negativo, nel processo digitale/informatico posso (quantomeno con maggiore libertà e disinvoltura) operare elaborazioni sequenziali e posso avere una proliferazioni pressochè infinita di immagini gemelle. Forse l'originale è diventato più un concetto astratto che un oggetto fisico.
O forse in fin dei conti passando al sistema digitale, il concetto di "originale" viene a decadere per evolversi nel concetto di "originalità" più liberamente creativa.
Probabilmente queste sono speculazioni fini a se stesse ma è pur vero che il passaggio a strumenti di espressione digitale modificano sia l'approccio che gli esiti del linguaggio delle imagini...

s:c:m:2004

 
   
     
     
     
     
     

 

 

 
     
     
     
 

 

 
     
     
     
 

Tutte le immagini di queste pagine sono state scattate ed elaborate da me, come pure i testi.
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Non è che mi sono montato la testa ma se queste immagini potranno essere di qualche interesse o valore ritengo giusto che sia riconosciuto.

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s:c:m:2004