|
B/N
vs. COLORE
Nella ripresa digitale la scelta tra bianco e nero e colore non è
più una scelta tecnica vincolante e soprattutto preventiva, ma
una scelta compositiva, funzionale al tipo di risultato che si vuole ottenere.
E' vero che posso anche impostare il B/N già in ripresa e scartare
quindi in maniera irrecuperabile le informazioni di colore ma in ambito
digitale, mi pare una limitazione sterile e puramente pretestuosa. In
ambiente chimico/analogico la scelta del colore o del bianco e nero imponeva
poi la consapevolaezza di dover scegliere tra due strade diverse ed irreversibili
e quindi imponeva una attegiamento di ripresa coerente con la scelta operata.
Nell'ambito digitale/informatico la ripresa è libera ed indifferenziata,
e qualsiasi operazione si faccia successivamente è comunque sempre
reversibile (fino alla immagine "originale"), operiamo quindi
delle interpretazioni, delle elaborazioni che ci permettono di "virare"
il contenuto comunicativo della immagine.
La principale conseguenza di questa liberalizzazione è la valutazione
dei contenuti comunicativi ed espressivi della medesima immagine in B/N
o in Colore. Si tratta di una operazione non indifferente, nel senso che
non è detto che qualsiasi ripresa abbia potenzialità espressive
sia in B/N che a Colori. A volte questo è vero, altre volte la
trasformazione in B/N è peggiorativa ed altre ancora è una
trasformazione in grado di valorizzare uno scatto assolutamente insignificante
a colori.
s:c:m:2004
|
|
- Fotografia e immagine
di architettura, aa.vv., Grafis, Bologna 1983
|
Originale,
Elagorata o Gassata?
Ovvero del digitale e dell'analogico
Che cosa è l'originale nella fotografia digitale? Probabilmente
l'immagine come viene memorizzata sul supporto di memoria dalla fotocamera
all'atto della ripresa piò essere considerato l'originale. Resta
il fatto che è comunque difficilmente distinguibile da elaborazioni
successive. Per esempio una immagine ripresa a colori poi trasformata
in una immagine in toni di grigio è "originale" quanto
la stessa immagine ripresa direttamete in B/N? E una immagine ripresa
a colori e poi trasformata dal suo formato nativo in RGB? E allora se
poi la stessa immagine viene elaborta modificandone luminosità
e contrasto o addirittura elaborandone la mappatura del colore? Non sono
forse anche queste immagini degli "originali" in quanto risultato
della personale sensibilità dell'autore?
Ancora, come si devono considerare le immagini ottenute dalla semplice
duplicazione dei file? Questo forse è il punto, in quanto non è
prerogativa della fotografia digitale la elaborazione, anche in camera
oscura si possono operare elaborazioni legate alla creatività personale
del fotografo ma mentre nel sistema analogico/chimico ogni singola stampa
è un singolo originale ottenuto dallo stesso negativo, nel processo
digitale/informatico posso (quantomeno con maggiore libertà e disinvoltura)
operare elaborazioni sequenziali e posso avere una proliferazioni pressochè
infinita di immagini gemelle. Forse l'originale è diventato più
un concetto astratto che un oggetto fisico.
O forse in fin dei conti passando al sistema digitale, il concetto di
"originale" viene a decadere per evolversi nel concetto di "originalità"
più liberamente creativa.
Probabilmente queste sono speculazioni fini a se stesse ma è pur
vero che il passaggio a strumenti di espressione digitale modificano sia
l'approccio che gli esiti del linguaggio delle imagini...
s:c:m:2004
|
|
|
Tutte
le immagini di queste pagine sono state scattate ed elaborate da me, come
pure i testi.
E' possibile
utilizzarle e pubblicarle solo dopo una mia esplicita autorizzazione e
comunque citando il mio nome e cognome come autore e senza modificarle.
Non è che mi sono montato la testa ma se queste immagini potranno
essere di qualche interesse o valore ritengo giusto che sia riconosciuto.
Ogni
commento, critica, o apprezzamento è beneaccetto
|
|