PARTICOLARITÀ COSTRUTTIVE DEL CALIBRO CINQUANTESIMALE
In genere i calibri cinquantesimali differiscono dai calibri decimali e ventesimali, oltre che per il grado di approssimazione, anche per alcuni particolari costruttivi: per assicurare gli spostamenti molto piccoli, che consentono misure approssimate a 0,02 mm, questo calibro, oltre che del normale dispositivo per lo spostamento del corsoio, è dotato di un secondo corsoio, comandato da una vite micrometrica, che consente di realizzare gli spostamenti più piccoli. La misura con il calibro cinquantesimale va eseguita con particolare attenzione e con delicatezza.

PARTI FONDAMENTALI DEL CALIBRO CINQUANTESIMALE

A. Vite di fissaggio del cursore
B. Vite di fissaggio del secondo cursore
C. Bottone di manovra della vite micrometrica
D. Estremità dei becchi ribassati
E. Nonio cinquantesimale
F. Vite micrometrica.

cinquant_parti_fondam.jpg (18264 byte)

MODELLI DI CALIBRI CINQUANTESIMALI
Caratteristiche principali del modello classico:
  • Costruito in acciaio inox temprato
  • Corsoio monoblocco
  • Divisione di lettura incisa
  • Superfici cromate
  • Dotato di scala superiore per la misurazione diretta degli interni

Caratteristiche principali del modello digitale:
  • Costruito in acciaio inox temprato
  • Lettura su banda magnetica
  • Lettura 0,01 mm
  • Tacche di riferimento poste su asta cromata
  • Conversione mm/pollici diretta
  • Alimentazione batteria al litio
  • Uscita dati OPTO RS 232
  • Tasto On/Off

cinquant_digitale.jpg (25253 byte)

MISURE DI INTERNI CON CALIBRI CINQUANTESIMALI

Spesso i calibri cinquantesimali sono privi dell'astina di profondità e dei becchi per la misura di interni.

Le estremità dei becchi per esterni dei calibri cinquantesimali hanno, inoltre, una forma particolare a punte ribassate: ciò li rende adatti anche a misurare il diametro di fori purché di raggio non inferiore a s, dove s rappresenta la larghezza delle punte ribassate.

La forma della superficie esterna delle punte è arrotondata con raggio di curvatura r, inferiore alla larghezza s, ciò assicura il regolare contatto tra i becchi e la superficie interna del foro.
Se, ad esempio, la larghezza s è di 5 mm il diametro del foro da misurare non deve essere inferiore a 10 mm.
Nell'esempio mostrato in figura il valore letto sul calibro è di 25,72 mm. Se la larghezza s è 5 mm, la misura del diametro del foro risulta:
25,72 + (2 · 5) = 35,72 mm.

cinquant_schema.jpg (21210 byte)

SIMPREV.GIF (444 byte)                SIMNEXT.GIF (448 byte)