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Oman

Eccoci di ritorno da un altro viaggio, questa volta da una meta un po' insolita, l'Oman !

Il Sultanato dell'Oman occupa la parte sud est della penisola Arabica, ha un territorio molto vasto e abbastanza vario.  Una catena montuosa divide la zona costiera nordorientale dai deserti sabbiosi del sud ovest, con vette che superano i tremila metri, come la "montagna verde" così detta per la ricchezza di vegetazione grazie all'abbondanza di precipitazioni ed alla temperatura mite. 

Le temperature sulla costa variano dai 45 gradi d'estate ai 25 dell'inverno e le precipitazioni sono concentrate soprattutto nei mesi di dicembre e gennaio.

Il paese è una monarchia costituzionale, l'attuale Sultano, Quabbos bin Said,  è in carica dal 1970 ed è succeduto al padre dopo un ...colpo di stato.  Il padre Said, infatti, che regnava dagli anni '30, è stato  responsabile della chiusura dello stato all'estero e del ritorno dell'Oman a condizioni di vita pressochè medioevali.   Il Sultano si occupava personalmente del rilascio dei visti di entrata e uscita dal paese, ed impediva anche ogni spostamento all'interno del paese del suo popolo.  Fino al 1970 esistevano in Oman solo 10 chilometri di strade asfaltate, da Muscat ad un suo sobborgo, mentre elettricità, acquedotti e servizi in genere erano destinati a un'elite molto ristretta.  

Con l'avvento di Quabbos, sono stati fatti incredibili passi avanti: oggi il paese è attraversato da autostrade a tre corsie, industrie e commerci prosperano, e la ricchezza che proviene dal petrolio, anche se non è abbondantissimo come nel resto della penisola araba, garantisce alla popolazione un tenore di vita molto simile all'occidente.

Una cosa che colpisce subito i visitatori è l'ordine e la pulizia che regna ovunque: Muscat si vanta di essere la capitale più pulita di tutto il mondo arabo, e non si fa fatica a crederlo..prati "all'inglese" ai lati delle strade con aiuole curatissime da un esercito di giardinieri, case e costruzioni sono regolati da piani regolatori che tendono a conservare un ordine e un'identità araba, con colori compatibili con i toni dell'ambiente desertico.

La religione principale, ovviamente, è musulmana, ed il popolo è molto osservante, anche se tollerante con le altre religioni; nelle principali città ci sono sinagoghe, chiese cattoliche, templi indu non lontani dalle moschee.

Nel periodo in cui noi eravamo là c'era il Ramadan, ovvero il mese in cui dall'alba al tramonto è proibito bere, mangiare, fumare ed avere rapporti sessuali, e sembra che venga davvero rispettato da tutti!   Ristoranti e bar sono chiusi tutto il giorno, è proibita la vendita di alcolici anche dopo il tramonto, molti negozi nei suq sono chiusi e una parte della cittadinanza fa le vacanze in questo periodo per poter ..dormire durante il giorno e star svegli di notte!    Non si arriva agli eccessi dell'Arabia Saudita, dove chi viene sorpreso a fare una cosa proibita durante il giorno viene arrestato (basta bere un bicchier d'acqua) ma non ci siamo lontani..   Abbiamo visto una nostra guida accucciarsi dietro il volante mentre guidava in autostrada per bere un sorso d'acqua da una bottiglia senza essere visto dagli autisti che procedevano nell'altra corsia di marcia.

Per gli occidentali non ci sono restrizioni, basta non farlo in loro presenza!  Anche nel villaggio turistico dove eravamo i bar erano chiusi, durante il giorno funzionava solo il servizio in camera per cibo e bevande, mentre - fortunatamente- in barca per le immersioni non c'erano restrizioni.

Il turismo è ancora agli inizi, le strutture sono poche e per lo più di altissimo livello, anche se abbiamo visto in costruzione qualche villaggio.  Girando per il paese ci sono pochissimi occidentali, la maggior parte sono lavoratori delle industrie legate al petrolio o alle alte tecnologie.

spiaggia vicino Muscat

Abbiamo fatto alcune escursioni: un giro di Muscat e dintorni, una visita a Nitzwa, cittadina duecento chilometri all'interno, con un bellissimo forte e famosa anche per una maschera di cuoio che portano alcune donne (oltre al tradizionale costume nero..poverette), e un giorno abbiamo noleggiato una macchina 4X4 per un giro nei "wadi" ovvero i letti dei torrenti in secca e nelle zone di montagna, in strade sterrate davvero impressionanti per inclinazione..

 

 

 

In Oman ci sono molti forti; in passato servivano a proteggere dalle invasioni esterne e come stazioni sulla via dell'incenso, che è una resina di un particolare albero che cresce esclusivamente nel sud del paese e in una piccola regione africana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il villaggio dove abbiamo soggiornato era il "Al Sawadi Beach resort" a circa un centinaio di chilometri a nord di Muscat.  Ottimo come camere, cucina (speziata ma non troppo), servizi in genere, è posto in un promontorio davvero molto bello.

 

 

 

 

 

Il diving è gestito da John, alto e biondo americano, che dopo la conversione all'Islam ha preso il nome di Abdullah.

 

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Le barche con cui si esce per le immersioni non sono il massimo, si tratta di piccole lance che, pur essendo veloci (c'è una mezzora di navigazione per arrivare sui siti di immersione) sono abbastanza scomode per la subacquea e i cambi di bombola..comunque niente di grave..

Le immersioni le abbiamo fatte tutte sulle isole Dyamnyat, che sono 9 piccole isole a circa 10 miglia da Al Sawadi, sono parco marino e le cui spiagge sono interdette allo sbarco in quanto zona di riproduzione delle tartarughe.

I fondali intorno alle isole non superano mai i 20 metri e le immersioni sono molto belle, ricche di colori e pesce; abbiamo avuto una settimana di buona visibilità mentre nella successiva è peggiorata, a causa del cambiamento di vento e della corrente.

Una nota decisamente positiva è l'assenza di altre barche e diving in zona..in tutto l'arcipelago eravamo sempre da soli, non c'erano mai altri sub all'orizzonte!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa si vede in immersione: un numero davvero esagerato di tartarughe, pesci pagliaccio enormi, banchi di pesci pippistrello, ombrine, fucilieri, ed altri tipi di pesce che non sono ancora riuscito ad identificare, poi si vedono grossi dentici, carangidi, cernie tropicali e brune, anche grosse, tantissime seppie..

Ci sono punti interamenti ricoperti di alcionari e coralli molli multicolori, gorgonie blu e viola...altri  di madrepore e acropore..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ogni tanto si trovano delle grosse razze .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un abitante costante di queste zone è lo squalo leopardo, ne abbiamo trovati quasi ogni giorno..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Altre zone aperte alla subacquea in Oman sono nei pressi di Muscat e nella zona vicino allo stretto di Hormuz, ma non ho notizie di prima mano sul tipo di immersioni e su che visibilità ci si possa trovare.