Infanti e bambini

 Traduzione di Silvia Prendin

 

I genitori vegetariani sono come tutti gli altri quando si tratta di volere il meglio per i propri figli, specialmente quando si tratta del cibo sui loro piatti. Ma assicurarsi che la dieta vegetariana di un infante o di un bambino sia salutare è abbastanza semplice.

 

L’alimentazione ha un’influenza davvero notevole sulla salute e sullo sviluppo della persona per tutta la vita, perciò è molto importante guidare i figli lungo la strada di una vita sana, attraverso la loro dieta. È importante sapere che le abitudini alimentari impostate nell’infanzia tendono a proseguire nel tempo, quindi l’ideale è far cominciare al meglio i bambini.

 

Le conseguenze di una dieta povera potrebbero essere a lungo termine, mentre una dieta sana e bilanciata può proteggere contro le malattie ed assicurare lo sviluppo di ossa e denti sani, muscoli tonici e tessuto elastico.

 

Studi hanno dimostrato che una dieta vegetariana ben bilanciata, con pochi grassi e alto contenuto di fibre è molto salutare per adulti e bambini e fornisce tutto il nutrimento necessario. Questo è un dato di fatto ampiamente riconosciuto dagli operatori sanitari.

 

Anziché una lista completa e approfondita di cosa fare e non fare, ciò che segue è una panoramica di informazioni su infanti, bambini e vegetarianesimo...

 

 

Allevare un figlio

 

Quando un bimbo ha meno di quattro mesi, dovrebbe assumere solo latte materno o latte formulato.

 

La graduale introduzione di cibi solidi quali sostituti del latte (svezzamento) dovrebbe avvenire non prima dei tre mesi e non più tardi dei sei mesi. A partire dai quattro mesi circa inizia lo svezzamento per la maggior parte dei bambini: cereali a base di riso o senza glutine, legumi secchi passati e setacciati, frutta (mele, banane, pere) e verdura (patate, carote, spinaci) sono le alternative più comuni [Queste affermazioni sono alquanto opinabili. Oggigiorno, infatti, la maggior parte dei pediatri consiglia uno svezzamento non prima dei 6 mesi, recependo le indicazioni dell’OMS in cui si dice che per la sua salute presente e futura il neonato dovrebbe essere allattato esclusivamente al seno fino almeno al sesto mese compiuto e poi, integrando gli alimenti solidi, fino almeno al compimento del primo anno -N.d.R.].

 

È meglio introdurre un alimento per volta e lasciare passare un paio di giorni, così sarete in grado di controllare eventuali allergie, qualora dovessero manifestarsi, specialmente se ci sono precedenti di allergie in famiglia. Un bambino potrebbe rifiutare verdure dal gusto più deciso come broccoli, cavolfiori e cavoli, ma gradirle in seguito. Non si può mai dire, un bebè è capace di fare impazzire i genitori perché può essere difficile e mutevole riguardo alla maggior parte delle cose, cibo incluso.

 

In questo periodo il latte è ancora l’alimento più importante in assoluto nella dieta del vostro bambino, ma aumentate gradualmente la somministrazione di cibi solidi da una, due, fino a tre volte al giorno.

 

A partire dai sei mesi possono essere introdotti nell’alimentazione pane, cibi a base di frumento e avena (porridge), uova sode, formaggio e latte di mucca. [Anche queste informazioni sono discutibili: da molti studi risulta che è bene posticipare l’introduzione di alimenti più pesanti e potenzialmente allergizzanti dopo il compimento dell’anno, quando l’organismo e l’apparato digerente si è sviluppato in modo corretto. Gli alimenti da non introdurre prima dell’anno sono: uovo, grano, in quanto contenente molto glutine, pesce, carne, formaggi. I formaggi, inoltre, anche dopo l’anno, andrebbero somministrati in modo saltuario (solo formaggi magri come ricotte e cagliate) per giungere ai formaggi stagionati dopo i tre anni. N. d. R.].

 

Si consiglia di iniziare ad arricchire le riserve di ferro con cereali fortificati con ferro (dai sei mesi il vostro bimbo ha bisogno di più ferro di quello fornito dal latte, che è una risorsa povera, in genere), fagioli e lenticchie -- come puré per cominciare, poi schiacciati con olio vegetale, oltre a ortaggi verdi e houmous (salsa cremosa di origine mediorientale che consiste in un puré di ceci e tahina, un impasto a base di semi di sesamo, N.d.R.). I cibi solidi dovrebbero ora essere assunti tre volte al giorno.

 

Dagli otto ai dodici mesi, il bambino sarà piano piano in grado di ricevere cibi più consistenti, anche dalla tavola di famiglia, sempre che non contengano sale. Piselli e fagioli ben cotti e schiacciati possono essere introdotti in questo momento, poiché adesso possono essere digeriti con facilità dal corpo del bambino.

 

Evitate dolci e biscotti -- proponete piuttosto pezzettini di mela sbucciata o carota cruda o croste di pane, dato che il bambino riesce a masticare con abilità. Sandwich (solitamente inteso come due fette di pan carré con farcitura nel mezzo, N.d.R.) e toast (pane tostato, N.d.R.) possono diventare cibo quotidiano in questo periodo. Entro i dodici mesi, il vostro bimbo dovrebbe mangiare tre pasti al giorno.

 

Gli infanti tra i sei e i dodici mesi richiedono dalle 700 alle 1000 calorie al giorno, pertanto hanno bisogno di risorse energetiche concentrate. I piccoli non hanno la capacità di ingerire grandi quantità, hanno bisogno di pasti ridotti e frequenti.

 

In linea generale, non includete cibi grossi o acquosi e lo zucchero non è una buona fonte di energia per gli infanti. Servite cibi contenenti energia concentrata come lenticchie con olio vegetale, o avocado, formaggio o burro di noci.

 

Si dovrebbe dare latte materno o latte formulato per tutto il primo anno di vita. I bambini fino a due anni non dovrebbero bere latte parzialmente scremato, perché non fornisce abbastanza energia. I bambini fino a cinque anni non dovrebbero bere latte scremato per la stessa ragione. I latti di soia dovrebbero essere specificamente formulati se utilizzati al posto del latte materno -- se si evitano tutti i latticini d’origine animale, si raccomanda di utilizzare latte formulato di soia fino ai due anni.

 

Quando viene aumentato l’apporto di ferro (sei mesi), assicuratevi che la dieta includa vitamina C a sufficienza, da frutta o succo di frutta diluito, per aiutare l’assorbimento del ferro. La vitamina C sarà fornita anche dalle verdure.

 

Non è consigliabile una dieta ad alto contenuto di fibre per i bambini piccoli, in quanto rischia di saziare il bambino prima che questi abbia assunto il proprio fabbisogno nutrizionale, e ciò può interferire con l’assorbimento di minerali (zinco, ferro e calcio). È meglio tenere la crusca raffinata alla larga dalla dieta del bambino. Se si verificano episodi di stipsi, somministrate fluidi extra come acqua o succo di frutta diluito.

 

Sale e zucchero dovrebbero essere evitati nel menu dei piccoli. I reni di un infante non sono in grado di far fronte a quantità elevate di sale e cibi e bibite dolci sono la causa principale di carie dentale. Inoltre, il precoce sviluppo della golosità verso i dolci può portare a problemi di obesità più in là negli anni.

 

Noci intere o sbriciolate e semi non sono adatti a bambini al di sotto dei cinque anni, a causa di possibile soffocamento. Si possono usare se finemente tritati, per esempio nel burro di arachidi. Alcuni esperti consigliano di evitare tutta la frutta secca per timore di allergie. Se ci sono precedenti di allergie in famiglia, è sicuramente meglio evitare qualsiasi tipo di frutta secca, in particolare le arachidi, almeno fino ai tre anni.

 

Molte aziende producono alimenti per infanti che sono adatti ai vegetariani, controllate gli ingredienti sull’etichetta; ma è veloce, facile e divertente preparare pietanze da sé, tempo permettendo.

 

Età del gioco

 

Gli anni prescolari (da 1 a 5 anni) sono un periodo di rapida crescita e sviluppo. I nutrienti da tenere d’occhio in particolare sono calcio, ferro, zinco, proteine, vitamina B12 e vitamina D.

 

Diete ad alto contenuto di fibre o a basso contenuto di grassi consigliate per gli adulti non sono adatte a questa età, in quanto non forniscono una quantità sufficiente di energia o nutrienti. I bambini hanno bisogno di tanta energia dalla dieta (calorie) in rapporto alle loro proporzioni. Sono importanti pasti frequenti con alimenti ad alto contenuto di nutrienti e densità energetica, anche se oscillazioni d’appetito sono spesso evidenti.

 

Cercate di evitare dolci confezionati, biscotti, torte, bibite dolci frizzanti e merende salate come le patatine. Date invece frutta, panini* (vedi sandwich, N.d.R.), torte fatte in casa ove possibile - dolci e patatine come piacere occasionale. Dovrebbe essere incoraggiato il consumo di frutta fresca, surgelata o in succo ed un’ampia varietà di verdura. Ai bambini piace naturalmente il sapore dello zucchero e dei dolci, essi forniscono calorie ma non hanno pressoché altro valore nutrizionale - oltre a favorire la carie dentale. Una minima quantità di zuccheri in altri dessert sani, come lo yogurt e il budino di riso, va bene ed è meglio di altri additivi artificiali.

 

 

Programmare la dieta

Porzioni giornaliere, 1 - 5 anni

 

Verdura                        2 porzioni                        tra cui preferibilmente quelle a foglia verde

 

Frutta                        1 - 3 porzioni                        con frutta secca 2/3 volte la settimana

 

Carboidrati                        4 - 5 porzioni                        incluso pane integrale, riso, pasta, patate e                                                                         cereali per colazione

 

Noci, legumi secchi, fagioli

passati e semi                        1 - 2 porzioni                         incluso burro di noci, lenticchie

 

Prodotti caseari o soia                        3 porzioni                        incluso latte, formaggio, uova sode di galline                                                             ruspanti, yogurt, latte fortificato di soia, tofu

Bambini in età scolare (5-12 anni)

 

Entro l’età scolare, le abitudini alimentari del bambino solitamente vengono stabilite dai familiari che gli stanno intorno. Tuttavia, i bambini in questa fase sono in grado di esercitare le proprie scelte. A mano a mano che diventano più coscienti del mondo attorno ad essi, alcuni non desidereranno comunque mangiare taluni o tutti i cibi a base di carne, anche in un contesto familiare in cui si mangia carne.

 

Molti dei processi che possono portare a malattie nutrizionali nell’adulto, come malattie cardiache, iniziano nell’infanzia. Il consiglio di un’alimentazione adulta sana riducendo i grassi e mangiando abbastanza fibre è valido per i bambini in età scolare. Studi hanno dimostrato che gli scolari britannici tendono a mangiare troppi lipidi e glucidi e quantità insufficienti di fibre, ferro e calcio. I bambini vegetariani sono spesso avvantaggiati in questo.

 

In definitiva è stato dimostrato che i bambini vegetariani crescono bene quanto i coetanei che mangiano carne. I bambini in crescita hanno ancora bisogno di tante energie e cibi ricchi di nutrienti, perché hanno stomaci piccoli ma grande fabbisogno energetico, quindi richiedono pasti frequenti e regolari.

 

Proprio come gli adulti, i bambini hanno bisogno di essere incoraggiati a mangiare molta frutta fresca e verdure, che sono ricca fonte di vitamine e minerali essenziali. È meglio evitare di forzare i bambini a mangiare quando non ne hanno voglia, in questo modo la tavola non diventerà un campo di battaglia.

 

Cibi fritti, grassi e dolci, come torte, patatine, dolci e cioccolato, forniscono parecchie calorie ma poco altro dal punto di vista nutrizionale -- da qui il termine “cibo spazzatura”. Se vostro figlio ha una dieta varia con alimenti di ciascun gruppo alimentare (proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali) con un po’ o senza cibo spazzatura, allora il contenuto nutrizionale della dieta andrà benissimo, beninteso che stia assumendo sufficiente energia attraverso l’alimentazione.

 

Le informazioni qui fornite dovrebbero servire come guida generale e non vanno seguite rigidamente tutti i giorni. Perché non acquistare un libro di cucina vegetariana ben fatto che includa una buona sezione di piatti per bambini?

 

 

Lo sapevate?

Tra i vegetariani del regno animale troviamo l’elefante, il rinoceronte e il gorilla. Chi ha detto che la dieta vegetariana non è adatta per i muscoli?

 

Lo sapevate?

Se ogni paese adottasse le abitudini alimentari degli USA, sarebbe possibile sfamare solo metà dell’intera popolazione mondiale.

 

(Fonte: www.vegsoc.org)

 

 

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