di
Luciano Proietti (Medico pediatra e nutrizionista)
Alimentazione
da 0 a 4 anni Da
0 a 6 mesi: Latte
materno esclusivo Dal 6° - 7° mese inizio dello svezzamento con introduzione di frutta,
cereali, verdure Da 6 a 12 mesi: Latte materno a richiesta con aggiunta di una o due pasti
a base di frutta, cereali e verdure. Da 12 a 24 mesi: Latte materno a richiesta
- Un pasto a base di cereali, verdura, tuorlo d’uovo, yogurth, formaggio
fresco.
- Un pasto a base di cereali, verdure, legumi, frutta.
Principi
dell'alimentazione naturale fisiologica per l'infanzia
Allattamento
al seno prolungato fino a due-tre anni.
Introduzione
di proteine limitata secondo le indicazioni dei l.a.r.n. (livelli di
assunzione raccomandata dei nutrienti dell’ istituto nazionale della
nutrizione).
Equilibrata
suddivisione tra proteine di origine animale e vegetale.
Eliminazione
di latte vaccino e formaggi dalla dieta nei primi 2 - 3 anni e
introduzione saltuaria e voluttuaria in seguito.
Eliminazione
di saccarosio e dolcificanti nei primi 2 - 3 anni.
Dopo
il periodo dell’ allattamento, privilegiare il cibo di origine
vegetale di coltivazione biologica: cereali, frutta, verdura, legumi.
Dopo
i 3 - 4 anni, inserire nella dieta una quota di fibra alimentare
adeguata (10 gr al dì), utilizzando cereali semiintegrali.
Il
cibo animale (carne, pesce. uova, formaggio) non è necessario. La sua
introduzione comporta una eccessiva assunzione di nutrienti (in particolare
proteine e grassi e sale) che facilita l'insorgenza di allergie, di malattie
infiammatorie, di obesità e sovraccarico renale.
L'introduzione di latte vaccino e di formaggi stagionati è da sconsigliare in
ogni caso per la presenza di una quota proteica troppo elevata e altamente
allergizzante, per una quota di calcio troppo elevata che essendo associata a
proteine animali aumenta la calciuria (perdita di calcio con l’urina) e ne
riduce la fissazione al tessuto osseo. Inoltre la componente lipidica del latte
vaccino e dei latticini non è conforme alle esigenze nutrizionali del lattante
dal punto di vista qualitativo.
Pertanto l'assunzione di latte vaccino e formaggi deve essere saltuaria, di
consumo voluttuario o di "emergenza": non è consigliabile farla
rientrare nella alimentazione quotidiana di un bambino nei primi due – tre
anni di vita.