Risposte ad alcune mamme che vogliono saperne di più sullo svezzamento naturale vegetariano
(qui si troveranno tanti piccoli dettagli sulle questioni pratiche dello svezzamento naturale che possono essere utili per le preparazioni, per le modalità, per le questioni nutrizionali)
di Francesca Gasparini
Cara
Chiara,
sono una mamma che ha deciso di condividere con altri genitori le sue esperienze e conoscenze riguardo lo svezzamento attraverso la costruzione di un sito che curo ormai da quasi un anno (www.ilveromomon.too.it). Nel sito, se vuoi visitarlo, alla sezione "In cucina" troverai moltissime informazioni riguardo a quello che io chiamo "svezzamento naturale delicato" che permette di svezzare i neonati (e ciò è tanto più importante per quelli che vengono svezzati prima dei 6-7 mesi) in modo graduale e senza alimenti che possano disturbare il loro metabolismo e la loro salute (come carne e formaggi). Come vedrai nel sito, questo tipo di svezzamento prevede che si inizi solo con la frutta (con cui si può continuare anche per 20 giorni, cominciando ad aggiungere un po' di farina di riso o mais-tapioca solo verso la fine), possibilmente preparata in casa con un mixer e da agricoltura biologica. Se vuoi mantenere il latte che hai e ti va di continuare ad allattare, ti consiglio di offrire il seno sempre prima della pappa, subordinando quest'ultima alla poppata (in modo che il bimbo si sfami con il latte e prenda poi la pappa nella quantità che desidera). Per iniziare sarebbe meglio aggiungere un pasto alla volta (senza eliminare la poppata corrispondente). Se nei pasti che prevedono ancora solo le poppate si dimostrasse che il bimbo non si sfama perché il latte è poco, dovresti introdurre il latte artificiale in sostituzione del tuo o ad integrazione del tuo, perché lo svezzamento naturale senza carne e formaggi, come indicato dal dott. Proietti (nella sezione "Tutto quello che..." potrai trovare molti articoli di questo pediatra specializzato in nutrizione che ti potranno rassicurare sulla validità di questo tipo di svezzamento), richiede che almeno metà della quota calorica venga dal latte materno (o, se non è possibile, dal latte artificiale): io ti consiglio la marca di latte artificiale da agricoltura biodinamica (Demeter) della Holle che si trova in molte farmacie ben fornite e nei negozi di alimentazione naturale (il latte artificiale infatti è latte vaccino con l'aggiunta di vari elementi integrativi ed è bene che il latte usato sia della qualità più alta, così come gli altri ingredienti, molti latti artificiali usano grassi vegetali scadenti, come l'olio di palma).
Cara
Daniela,
io
posso consigliarti, sopratutto riguardo allo svezzamento, naturalmente se ti va
e ti interessa, di andare a vedere un sito che io curo (sono una mamma come te
che aveva voglia di condividere le sue esperienze e conoscenze) riguardo allo
svezzamento naturale delicato. Nella sezione "In cucina" troverai
tante informazioni su come svezzare in modo delicato e senza l'uso della carne e
dei formaggi (che sono alimenti assolutamente non adatti a bambini sotto i 12
mesi e che anche dopo andrebbero dati con molta cautela); mentre nella sezione
"Tutto quello che..." troverai molti articoli del dott. Proietti
(pediatra di grande fama specializzato in nutrizione) che ti potrebbero
rassicurare sia sulla fattibilità e sulla validità di questo tipo di
svezzamento, sia sui pericoli che possono correre i bimbi (soprattutto per il
loro futuro) se svezzati troppo presto (ma naturalmente tu potresti essere nella
condizione di doverlo fare) e soprattutto se svezzati in modo troppo violento e
con cibi non adatti.
Vorrei
solo aggiungere che, pur non potendo mettere in dubbio ciò che dice il tuo
pediatra (il quale oltretutto ha il polso della situazione perché ha seguito la
bimba fin da appena nata), i pediatri tendono ad essere molto precipitosi nello
svezzamento e molto poco cauti nelle modalità (seguono standard obsoleti che si
basano su concezioni nutrizionali ampiamente sorpassate dagli studi più
recenti), mettendo così grande ansia e apprensione nelle mamme che cominciano a
foraggiare prestissimo i loro bimbi di liofilizzati di carne e formaggini fusi
(i peggiori alimenti che si possano immaginare per la creature più delicate:
l'intestino del neonato non è predisposto a digerire la carne, ma neppure i
formaggi, ecco perché occorre omogeneizzarla e liofilizzarla. A quattro mesi
poi un bimbo non ha neppure i denti necessari per masticare alcun tipo di
alimento, dovrebbe prendere solo il latte della mamma, e noi dovremmo dargli la
carne!). In ogni caso, anche se dovessi iniziare lo svezzamento, per il bene
della bimba cerca di farlo nel modo più graduale possibile, inizia solo con un
po' di frutta frullata (magari fatta da te con il mixer usando frutta biologica:
mele e pere), e subordina sempre il pasto alla poppata (cioè prima le dai il
latte, quando si è sfamata con quello, passi alla pappa che mangerà nella
quantità a lei gradita).
Spero
di esserti stata utile, auguri,
Francesca.
Cara
Gaia,
ti
scrivo perché riguardo alla questione che poni: svezzamento, ferro, carne sì e
carne no, io gestisco un sito (www.ilveromomon.too.it). Sono una mamma
vegetariana che ha deciso di condividere conoscenze (ricerche di anni) ed
esperienze con altri genitori che possono essere interessati. Il sito si occupa
in generale di un allevamento più naturale dei bambini, e in particolare
dell'alimentazione (vedi sezione In cucina e Tutto quello che...). Io consiglio
uno svezzamento naturale vegetariano (senza carne, pesce e latticini -escluso il
latte materno naturalmente- fino ai 12 mesi) indipendentemente dal fatto che il
bambino venga poi allevato in modo vegetariano o meno, come l'unico svezzamento
adatto all'organismo dell'infante. Lo svezzamento che propongo (vedi i miei
articoli nella sezione In cucina) è quello che ho usato per mio figlio (che ora
ha 22 mesi ed è sanissimo, non si è mai ammalato, né ha mai sofferto di
carenze di qualche nutriente, ferro compreso) e che anche altre mamme hanno
sperimentato felicemente (nasce da una serie di conoscenze che ho elaborato nel
corso di alcuni anni e dal supporto di due straordinari pediatri che sostengono
lo svezzamento vegetariano, il dott. Fulconis di Milano e il dott. Proietti di
Torino). Ti indico in due parole in cosa consiste, poi se ti interessa puoi
andare a vedere più in dettaglio sul sito: si tratta di aggiungere un pugnetto
di alghe (meglio Dulse) nella preparazione di ogni brodo di verdura (e il brodo
deve essere fatto con la maggiore varietà di verdure che il bimbo può
mangiare, sempre carota, zucca, cipolla o porro, sedano sempre con le foglie,
bietole ma solo da agricoltura biologica, patata poca); preparare una pappa con
il brodo, le verdure schiacciate o frullate, la farina di cereale (che deve
sempre essere variata fra quelle adatte ai veri mesi, miglio, mais, riso, avena,
orzo, poi farro e solo dopo i 12 mesi grano) e i legumi (lenticchie rosse e
piselli spezzati cotti insieme fino a spappolamento), prima un cucchiaino poi
sempre di più fino ad arrivare ad un cucchiaio colmo, oppure dal settimo mese
del tofu schiacciato (questa è la pappa di mezzogiorno); nella pappa della sera
al posto dei legumi si scioglie nella pappa fuori dal fuoco un cucchiaino di
miso d'orzo. Altri elementi importanti da alternare nella pappa sono: germe di
grano (un cucchiaino), lievito alimentare in scaglie (1 cucchiaino), tahin
(crema di sesamo, 1 cucchiaino). I latticini si possono inserire, insieme al
seitan, dopo i 12 mesi; ma mentre il seitan non ha controindicazioni, i
latticini vanno usati con moderazione e solo quelli magri (cioè
fondamentalmente la ricotta, meglio se di pecora o capra, o una cagliata fresca
fatta in casa). Solo dopo i 18 mesi si può introdurre con maggior sicurezza
formaggi più pesanti (come mozzarella e stracchino e volendo parmigiano, ma
quest'ultimo in piccole dosi, per esempio come condimento sulla pasta o negli
sformati).
Così
facendo non dovresti avere problemi. Se proprio non ti senti sicura gli sciroppi
della Weleda che ti hanno indicato sono ottimi, di sicura naturalità (il
Floradix che ti indica Giovanna è straordinario per le mamme in gravidanza ma
non va bene per i bimbi).
Auguri,
F.
Cara
Antonella,
grazie
per la fiducia e benvenute le tue precisazioni. Io naturalmente davo per
scontato che si stesse parlando di bambini sani e in linea con i dati di
crescita per l'età, ma forse non avrei dovuto. Ci tengo comunque a sottolineare
che la dieta per lo svezzamento da me proposta, prevede non solo verdure e
cereali ma anche modiche quantità di legumi (lenticchie rosse e piselli
spezzati), miso, tofu dall'ottavo mese e coadiuvanti per il ferro quali alghe
nel brodo, lievito alimentare in scaglie, germe di grano, crema di sesamo, oltre
che vitamina C sotto forma di succo di limone o arancia (elementi che assicurano
un ottimo apporto di ferro per un bimbo di quell'età, anche se un po'
sottopeso).
E
naturalmente do per scontato che si dovrebbe allattare tanto a lungo quanto
madre e bambino ne sentono il bisogno. I 12 mesi è un termine che indico per
far capire alle mamme che è assolutamente necessario allattare almeno fino
all'anno (fino a 6-7 mesi esclusivamente e poi con almeno metà della quota
calorica giornaliera nel caso di svezzamento vegetariano), altrimenti bisogna
ricorrere al latte artificiale fino ai 12 mesi, cosa non proprio ortodossa anche
se si trovano ottimi latti da agricoltura biodinamica certificati Demeter.
La
cosa bella è che ogni bambino fa storia a sé. Il mio Arturo, per esempio, con
una mamma superconvinta come me dell'allattamento prolungato, è stato un
bambino con una smania di indipendenza fisica fin dalla nascita; a due mesi
cercava già di mettersi in piedi, a cinque faceva i primi passi tenendosi
aggrappato con le mani alle cose, a sette ha cominciato a lasciarsi e a nove
camminava perfettamente. Questo ha purtroppo avuto un riflesso notevole
sull'allattamento, perché verso gli 8 mesi 1/2 Arturo ha cominciato a non voler
più assolutamente stare attaccato al seno; ho dovuto combattere come una belva
solo per arrivare ai 10 mesi e con due sole poppate al giorno.
Riguardo
al limone sono d'accordo. All'inizio dello svezzamento io mettevo alcune gocce
di limone direttamente nelle pappe di verdure. Poi però già dai nove mesi ho
cominciato a dargli il succo d'arancia da bere durante il pasto (so che
l'arancia è spesso indicata come uno di quegli alimenti potenzialmente
allergizzanti, ma in realtà ho trovato indicazioni contrastanti riguardo a
questo alimento come riguardo a molti altri). Io ho provato, disposta a
interrompere immediatamente se ci fossero state reazioni; ma Arturo gradiva
moltissimo la spremuta e non ci sono state reazioni di nessun tipo.
La
questione dell'assimilazione del ferro è effettivamente controversa. I due
stessi medici sulle cui indicazioni mi sono basata non danno la medesima
importanza ai medesimi fattori: Proietti, che è un po' il luminare dello
svezzamento vegetariano, sostiene che latte e latticini sono assolutamente
sconsigliati prima dei 12 mesi (sia perché impediscono l'assorbimento del ferro
sia perché apportano una quantità e una qualità proteica e grassa non adatta
all'organismo del lattante); mentre Fulconis si concentra di più
sull'importanza di non combinare nello stesso pasto verdure con fitati (verdure
a foglia verde tipo spinaci e bietole) e alimenti ricchi di ferro (come seitan o
legumi), anche lui però non fa introdurre il formaggio (comuque solo ricotta)
prima degli otto mesi compiuti. Io trovo le considerazioni di Proietti molto
valide, soprattutto per ciò che riguarda la qualità nutrizionale di latte e
latticini, e dunque preferisco seguire la sua indicazione di non introdurli
prima dell'anno. Proietti inoltre sconsiglia vivamente di usare cereali
esclusivamente integrali nei lattanti, perché può causare stitichezza
paradossa da eccesso di fibra e malassimilazione di ferro. Un articolo
scientifico molto interessante, perché prende in considerazione tutte le
sfaccettature della questione (per es. fa capire come siano talmente tanti i
fattori interessati che non si può dire in assoluto che il calcio impedisce
l'assorbimento del ferro...) è "Factors in vegetarian diets influencing
iron and zinc bioavailability", lo puoi trovare nel mio sito all'indirizzo:
http://xoomer.virgilio.it/tatanone/iron_zinc_%20in_%20veg_%20diets.htm
Saluti,
Francesca.
Cara
Gaia,
i
dubbi che proponi sono giusti. Ma ritengo che le questioni dell'alimentazione
siano così complesse che se si dovesse cercare di tenere conto di ogni elemento
non si riuscirebbe a fare assolutamente nulla. Quello che io ti proponevo è la
soluzione da me adottata per mio figlio (oltre che da altre madri che mi hanno
contattata) e approvata dai due medici che ho indicato, ma non è una cosa
prescrittiva. Io sono convinta della sua efficacia (non ho riscontrato problemi
di stipsi o di digestione in mio figlio, né le altre mamme), ma può essere
suscettibile di variazioni. Unire tutte le verdure in una certa quantità,
passarle e utilizzarle per alcuni giorni conservandole in frigo è anche molto
comodo e fa risparmiare tempo (inoltre il brodo che ne deriva è molto più
ricco di nutrienti). Non si tratta di inserire tutte le verdure insieme sin
dall'inizio dello svezzamento (ma davo per scontato che il tuo svezzamento fosse
già cominciato), ma di inserirne una per volta vedendo le reazioni e arrivare
solo dopo un mesetto a unirle. Però se tu preferisci puoi tranquillamente fare
brodi e passati di solo una (o due) verdure, alternandole nel corso dei giorni.
Lo stesso vale per ciò che riguarda i cereali: una volta che il bambino li ha
provati singolarmente li si può tranquillamente mischiare (certo non più di
due alla volta e comunque sempre un cereale più nutriente e un più leggero,
come riso e grano saraceno, o riso e avena, o mais e farro, o riso e miglio, o
orzo e miglio, o orzo e grano saraceno, ecc.). Unire cereali integrali e cereali
raffinati non crea problemi e anzi risolve il problema di come sfruttare il
valore nutrizionale dei cereali integrali da agricoltura biologica, mantenendo
una più facile digestione (senza correre il rischio di un eccesso di fibre): la
farina di riso o di mais-tapioca raffinate che si trovano in farmacia sono
veramente poverissime sotto ogni punto di vista.
Il
miso viene consigliato dal dottor. Proietti come alternanza più leggera per la
pappa della sera rispetto ai legumi da usare a pranzo. E' vero è saporito, ma
questo viene bilanciato da una ricchezza di nutrienti, enzimi protettivi
dell'apparato digerente veramente notevole. Naturalmente puoi provare ad
assaggiare la pappa dopo averlo aggiunto e se ti sembra troppo saporita puoi
diminuire la dose (nella pappa di mio figlio che era molto abbondante perché
lui era un mangione un cucchiaino di miso non faceva nessuna differenza).
Comunque, si tratta di alimenti che vengono introdotti verso la fine del settimo
mese, io consiglio infatti di cominciare a svezzare dopo la fine del sesto mese
e solo con frutta frullata per almeno 20 giorni.
Lo
stesso vale per il germe di grano e il lievito alimentare in polvere: prima li
si prova ed eventualmente li si elimina se creano problemi. Io non ho mai
riscontrato problemi, anche perché si tratta di alimenti che creano uno
straordinario terreno intestinale per la digestione degli altri alimenti
(naturalmente devono essere usati in quantità modiche: 1 cucchiaino al
massimo).
Per
ciò che riguarda le alghe forse non sono stata molto chiara nella mail a causa
della fretta: non si tratta di inserirle ad ogni pappa, ma ad ogni preparazione
di brodo, che io intendo debba durare per almeno due o tre giorni. Se prepari il
brodo tutti i giorni diminuisci le quantità (non un pugno, ma una presa).
No,
il tempeh è bene introdurlo verso gli 11-12 mesi perché è un alimento diverso
dal tofu e presenta i chicchi di soia interi.
Molto
importante, riguardo ad una maggiore assimilazione di ferro, è l'assunzione di
una dose di vitamina C durante il pasto: all'inizio può essere sotto forma di
qualche goccia di limone spremuta direttamente nella pappa, fuori dal fuoco (ti
assicuro che non ne altera il sapore) e poi verso gli otto-nove mesi il succo di
mezza arancia da bere mentre si mangia (volendo anche allungato con un po'
d'acqua, ma possibilmente non zuccherato: mio figlio lo gradiva molto ma non è
detto che sia così per tutti i bambini). Se vuoi usare gli sciroppi io non
supererei la dose di un cucchiaino al giorno.
Buono
svezzamento,
Francesca.
Cara
Maria,
come
già avrai capito dal sito, io ritengo che anche genitori non vegetariani
farebbero bene a dare ai propri bimbi uno svezzamento vegetariano: infatti
questo tipo di svezzamento molto delicato si adatta di più alla condizione
fragile e inerme di quei primissimi mesi (la carne e i formaggi sono alimenti di
difficilissima digestione e ad alto rischio di inquinamento che sarebbe meglio
non introdurre mai prima dei 12-14 mesi). Poi potresti comprarti il libro della
Fulghesu, che indica ricette facili e interessanti e uno schema molto buono di
introduzione degli alimenti mese per mese (che puoi trovare anche sul sito
sempre nella sezione In cucina), trovi l'indicazione precisa del libro cliccando
nel riquadro sulla Home Page dove si pubblicizzano i libri per lo svezzamento.
Se hai dei dubbi, comunque, scrivimi, chiedendomi consigli specifici, ti
risponderò.
Auguri,
Francesca.
Cara
Maria,
nell'articolo
che ti ho indicato "Alcuni consigli per uno svezzamento naturale
vegetariano" parlo anche di come io mi sono comportata nei confronti della
questione delle farine integrali. Il consiglio è questo: intanto bisogna
considerare che, almeno per i primi due mesi (il sesto e il settimo), è bene
usare solo le farine senza glutine (riso, mais, tapioca, grano saraceno,
miglio), aggiungendo la altre nel mese indicato (vedi Tabella per l'introduzione
degli alimenti), lasciando fuori il grano in tutte le sue forme fino ai 12 mesi
(si può però introdurre il farro). Dunque, tu puoi tranquillamente usare la
farina di miglio della Holle (il miglio si usa solo decorticato e dunque anche
quella della Holle non è integrale completamente), il riso è bene che tu lo
prenda non integrale (ci sono marche da agricoltura biologica, come la Bio
Dieterba che si trovano in tutte le farmacie ben fornite). Mentre dovrai
lasciare le altre farine della Holle per i mesi successivi (farro, orzo, avena,
ecc.), mischiandole nella misura di 1 a tre cucchiai con quelle raffinate da
agricoltura biologica che trovi in farmacia (riso Bio Dieterba, l'orzo della
Milupa Bio, mi pare). Il grano saraceno (cereale molto nutriente, saporito e
ricchissimo di minerali), essendo senza glutine e sempre decorticato, può
essere mangiato fin da subito, ma non viene venduto da nessuna marca in forma
precotta per bambini. Se ti va di usarlo basta comprare un sacchetto di farina
nei negozi di alimenti naturali, tostare la farina in una padella dal fondo
pesante (deve scurirsi un po' e profumare ma non bruciarsi assolutamente),
riporla in un sacchetto e usarla quando necessario (magari anche mischiata ad
altre farine): al momento della cottura richiede però una cottura più lunga
(sciogline un cucchiaio un cucchiaio e mezzo nell'acqua o nel brodo di verdure,
fai addensare a fuoco basso e fai cuocere per 4 o 5 minuti magari aggiungendo un
po' d'acqua, a questo punto puoi aggiungere anche le altre farine). Per la
farina di mais ti consiglio di non prendere quella precotta per bambini, ma
quella normale precotta per polenta da agricoltura biologica (molto comune nei
negozi di alimenti naturali è quella della ecor), è più ricca di elementi
(perché ha subito meno trattamenti), è più saporita e più pastosa (dà al
bambino la prima sensazione di mangiare qualcosa di un po' più consistente). Il
mio bimbo in questo modo si è trovato benissimo, non ha mai sofferto di
stitichezza né di anemia.
Ciao,
Francesca.
Cara
Maria,
fai
bene a chiedere maggiori chiarimenti e a voler fare tutto per bene, ma non farti
mai prendere dal panico o dalla paura di fare errori irreparabili, è molto
difficile farne. Io con mio figlio all'inizio sono andata molto a tentativi
perché non avevo nessuno che mi guidasse e ciò non ha mai influito
negativamente sulla sua salute. Posso chiederti come mai hai cominciato lo
svezzamento così presto? Tua figlia era allattata artificialmente? Oppure ti è
sembrato che richiedesse in modo evidente cibi solidi? Ora rispondo alle tue
domande. Devo dirti che il fatto che hai iniziato prima non conta molto: ritengo
sia giusto dare al bimbo di sei mesi gli alimenti necessari alla sua età e non
quelli per un neonato di sette mesi (l'unica differenza può essere che, se la
bimba si è un po' più abituata ai cibi solidi, puoi rendere un po' meno
cremoso il tutto).
Il
tofu sarebbe bene inserirlo a sette mesi.
Intanto puoi inserire i legumi che saranno (insieme al
tofu) la base proteica delle pappe fino a 12 mesi, dopodiché si potranno
introdurre il seitan e la ricotta (preferibilmente di capra o di pecora) o
una cagliata fatta in casa con latte di capra o mucca e limone in modo
saltuario (sconsiglio assolutamente l'uso del parmigiano, che è un ottimo
formaggio è vero, ma troppo grasso, proteico e saporito per un bimbo così
piccolo). I legumi che si possono inserire nei primi mesi sono le lenticchie
rosse e i piselli secchi spezzati (a 9 mesi si possono introdurre i borlotti
molto ben cotti e passati con il passaverdure per eliminare le bucce, non
frullati nel mixer). Entrambi i legumi possono essere cotti nell'acqua
insieme fino a spappolamento (le lenticchie si sfaldano prima). Puoi farne
anche delle quantità un po' più consistenti e congelarle in piccoli
contenitori (tipo barattolini degli omogeneizzati o simili). Andranno
aggiunti alla pappa di mezzogiorno in quantità sempre più consistenti
(all'inizio solo un cucchiaino, poi due, poi tre, per arrivare a un
cucchiaio da cucina colmo). Nel frigo possono stare anche una settimana
chiusi in un barattolo. Da sette mesi potrai alternarli con il tofu o con
una pappa preparata con latte di soia. Mentre nella pappa della sera è bene
inserire fin da subito del "miso d'orzo", che è una preparazione
di origine giapponese di soia fermentata su base di orzo, orami venduta in
tutti i negozi di alimentazione naturale. Va stemperato nella pappa
assolutamente fuori dal fuoco: prima mezzo cucchiaino per arrivare al
massimo a un cucchiaino (è molto salato). Con questa soluzione la bimba non
avrà mai carenze di ferro.
Le
alghe è bene metterle ogni volta che si fa il brodo, e un pizzico anche
quando si cuociono i legumi. La quantità è difficile da indicare visto che
sono disidratate e pesano molto poco; poi dipende molto anche dalla quantità
di brodo che fai. Se usi le dulse strappane una quantità pari a circa mezzo
pugno (ma se sono di più non succede nulla) se usi li iziki prendine 6 o 7
fili. 4. La seconda pappa serale può essere introdotta dai sette mesi se si
vede che il bimbo gradisce lo svezzamento altrimenti si può ritardare. Ma
ricorda che fino ai dodici mesi il bimbo ha bisogno anche del latte (non il
latte di mucca), quello della mamma o quello adattato (preferibilmente
quello della Holle a marchio Demeter).
Mi
chiedi un menù giornaliero, che io sinceramente non mi sento di darti. Perché
ritengo che non ci sia bisogno di grandi variazioni quotidiane fino agli 11-12
mesi; ritengo sia preferibile fare ogni giorno pappe simili con piccole
variazioni (i bimbi sono degli abitudinari ed è più facile per le mamme). Io
consiglio di dare sempre una pappa fatta di brodo vegetale (volendo si possono
alternare le verdure con cui fare il brodo, ma io preferisco che il brodo sia
sempre ricco di tutte le verdure possibili in stagione): usando sempre carote,
sedano con le foglie, qualche foglia di bietola (ma da agricoltura biologica per
via dei nitrati che assorbono dalle coltivazioni tradizionali), patata, zucchina
(fin che si trova oppure si possono comprare in gran quantità e congelarle a
pezzi da usare di volta in volta), cipolla, in questa stagione usare molto la
zucca che è una verdura straordinaria molto gradita ai bimbi. Dunque, brodo
vegetale a cui si aggiunge qualche cucchiaio delle verdure che sono state usate
per farlo, frullate, e poi più avanti semplicemente schiacciate con la
forchetta (se le verdure sono molte consiglio di congelarle in piccoli
contenitori), e qualche cucchiaio di farina di cereali precotta (mischiandone
anche tipi diversi) nelle quantità che avevo già indicato in precedenza, a
pranzo i legumi come indicato sopra e a cena il miso. Come condimenti che
apportano importanti nutrienti si possono usare prima un cucciaino di polvere di
semi di sesamo o di pasta di sesamo (tahin) e dagli otto mesi un cucchiaino di
lievito alimentare in polvere (dai 10 mesi si può aggiungere anche un
cucchiaino di germe di grano) e naturalmente un cucchiaio di olio (da dividere a
metà tra olio di oliva extra vergine spremuto a freddo e olio di semi di lino
–importantissimo per l’apporto di acidi grassi omega-3- da agricoltura
biologica spremuto a freddo). La varietà io la baserei più sull'alternanza dei
cereali che su differenti tipologie di pappe (ne avrai di tempo per inventarti e
sperimentare piatti diversi quando verso i 18 mesi la bimba comincerà a
desiderare cibi nuovi pur rifiutandone molti): una sera polentina di farina di
mais a cui aggiungere un cucchiaio di farina d'orzo; una sera polentina di grano
saraceno con un po' di farina di riso; una sera polentina di farina di avena
(che a 10 mesi può essere data in fiocchi, vanno cotti per qualche minuto finché
non addensano), ecc. Dagli otto-nove mesi puoi sostituire una farina con dei
cereali soffiati: in particolare miglio soffiato e orzo soffiato che avranno la
funzione della pastina ma non hanno bisogno di cottura. Oppure potrai usare le
pastine degli Gnomi (che si trovano nei negozi di alimentazione naturale),
scegliendo i due tipi che non contengono grano (guarda gli ingredienti). Il menù
può essere così composto:
1°
pasto: latte
2°
pasto: pappa (senza sale) come descritta sopra
3°
pasto frutta fresca frullata e/o latte materno (fino a sette mesi)
4°
pasto latte.
Dai
sette mesi al terzo pasto aggiungere una pappa uguale a quella del secondo con
le differenze indicate sopra. Quando introdurrai il tofu aggiungine nell'ordine
dei 60g. Quando introdurrai seitan e formaggio magro a 12 mesi aggiungine
70-80g. (A 12 mesi si può anche cominciare a provare con l'uovo, dando
all'inizio solo il tuorlo e in piccole quantità, dopo circa un mese si può
provare a dare anche la chiara. L'uovo può essere cotto in una padellina
antiaderente sempre ed esclusivamente senza olio (aggiungere dopo nel piatto un
goccino d'olio). Nei bambini vegetariani le uova si possono dare anche due o tre
a settimana (escluse quelle presenti nella pasta e in altre preparazioni), purché
la base proteica dell'alimentazione sia prevalentemente vegetale (legumi, seitan,
tofu) e non animale (latte e latticini).
Spero
di essere stata esauriente, salutoni,
Francesca.
Cara Valeria,
non sai come scalda il cuore sapere di essere stati utili almeno un po', e apprezzati. Tutto quello che faccio nel sito ha il solo scopo di fornire uno strumento utile e dedico a questo tutto il tempo che mi rimane (a dir la verità non moltissimo) dal lavoro e dalla cura del bimbo (tra l'altro ora ne sto aspettando un secondo che dovrebbe nascere ai primi di febbraio). Per rispondere alle tue domande. Se il bimbo continua a gradire il tuo latte e sta volentieri attaccato al seno (il mio a 8 mesi già camminava e non ne voleva più sapere di mettersi al seno) non c'è niente di meglio del latte materno come colazione e merenda almeno fino ai dodici mesi. Infatti, i latticini (in particolare quelli derivati dal latte di mucca) e il latte sono molto difficoltosi da digerire per il bambino prima dei 12 mesi e possono provocare varie reazioni (visibili nell'immediato o più gravi a lungo termine). Inoltre i latticini interferiscono con l'assorbimento del ferro, dunque è assolutamente sconsigliato introdurli nella dieta del bimbo (soprattutto se svezzato in modo vegetariano) prima dei 12 mesi, e anche dopo i 12 mesi è bene usarli con molta cautela (2 volte a settimana solo formaggi leggeri come la ricotta, preferibilmente di capra o una cagliatina fatta in casa da latte di capra o mucca e succo di limone; lo yogurt è un buon alimento, migliore del latte puro e semplice, ma sempre dopo i 12 mesi). Se invece il bimbo non dovesse proprio più volerne sapere di poppare al seno, ricorda che comunque in uno svezzamento vegetariano bisogna che buona parte della quota proteica venga dal latte materno (o se questo non c'è da latte adattato) fino ai 12 mesi. Dunque, visto che tu ancora allatti ti consiglio di tenere duro per qualche altro mese, così non avrai il problema di dover comprare il latte in polvere (che comunque è latte vaccino adattato). Se proprio devi comprarlo ti consiglio il Latte di proseguimento (2) della Holle (che si trova anche in alcune farmacie ben fornite o nei negozi di alimenti naturali) a marchio Demeter (cioè da agricoltura biodinamica e con ingredienti di altissima qualità; molti latti adattati, anche biologici, tipo Biomiltina o Baby bio presentano pessimi grassi vegetali come il grasso di palma). Una buona merenda sono dei fiocchi di avena (1 cucchiaio) fatti cuocere per pochi minuti (finché non addensano) in un po' di latte di avena (o di riso o di mandorle), a cui si aggiunge della pera ben matura frullata (o mela). Io a nove mesi ho cominciato ad introdurre i cereali soffiati al posto (o insieme) alle farine. Naturalmente quelli adatti all'età (dunque non frumento o farro). Ottimi sono ottimi il miglio soffiato (assai nutriente) e l’orzo soffiato. Non hanno bisogno di cottura (basta metterli nella pappa bollente qualche minuto prima di servirla) e sostituiscono le minestrine. Oppure ottime sono le pastine degli Gnomi (si trovano nei negozi di alimenti naturali), ma bisogna scegliere quelle che contengono solo cereali senza o con poco glutine (orzo, avena, miglio, mais, grano saraceno, ecc.). La verdura cruda è la benvenuta, ma è molto difficile farla mangiare ai bimbi piccoli. Va bene la carota grattugiata condita con olio di semi di lino, oppure a striscioline un po' più consistenti se al bimbo piace rosicchiare. Mio figlio gradiva molto i cetrioli a striscioline perché sono molto croccanti ma facili da masticare a differenza delle carote.
Saluti,
Francesca
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