Protagonista della vicenda dolceamara al centro di “Happy End” è l’agiata e benestante famiglia Brandão appartenente all’alta borghesia carioca. Essa è composta da Cesar, il capofamiglia proprietario col socio Alfredo di uno zuccherificio nel nord-est del Brasile, Maria Luisa, sua moglie, una donna ancora bella, ma insoddisfatta perché trascurata dal marito, Debora, la primogenita, una ragazza forte e combattiva, a cui piace dominare gli uomini, Susy, sua sorella, dolce e spensierata studentessa di biologia, e nonno Vittorio, il padre di Maria Luisa, che nonostante l’età avanzata pratica quotidianamente footing. Alla famiglia appartengono anche Margot e Rodrigo, figli del fratello di Cesar ed originario padrone dello zuccherificio.
Cesar, stufo della monotona vita familiare, ordisce con l’amico França un diabolico piano per godersi la bella vita intorno al mondo: dopo aver chiesto alla banca un ingente prestito per acquistare delle terre ed ampliare così lo zuccherificio, inscena un incidente buttando la propria automobile giù da una scogliera e facendosi così credere morto. In realtà fugge con França in Argentina con tutto il denaro avuto a prestito lasciando la propria famiglia ed il socio Alfredo sul lastrico.
Tutti credono alla sua morte, tranne Alfredo e la signora Marina, una donna risentita ed astiosa nei confronti di Cesar Brandão in quando crede che suo marito si sia tolto la vita in seguito al licenziamento dalle imprese Brandão. Come parziale risarcimento a questo fatto, dovendo allevare due figli, Paulo, ora diventato veterinario e fidanzato con Susy, e Rafael, un ragazzone mentalmente ritardato, la signora Marina venne assunta nella ditta Brandão con la mansione di centralinista, ma poco prima della scomparsa di Cesar anch’essa fu licenziata.
Ben presto si scopre il considerevole ammanco di denaro e l’impossibilità di risarcire i debiti con le banche; come logica conseguenza vengono confiscati tutti i beni di Alfredo e della famiglia Brandão fra cui l’auto, il patrimonio familiare e la sontuosa villa, che viene venduta all’asta.
Rodrigo, imprenditore del ramo ittico a Fortaleza, per confortare Maria Luisa, Susy e Debora, si trasferisce a Rio de Janeiro, dove vive con loro per un periodo e le assiste durante il penoso trasloco nella tenuta di campagna a Petropolis di proprietà di nonno Vittorio e perciò non confiscata dalle banche.
Durante questo periodo di convivenza Rodrigo comincia a provare un forte sentimento d’amore verso la cugina Debora con la quale fino ad allora aveva avuto un rapporto di “schiaffi e pugni” a causa del carattere ribelle di lei.
Una sera Rodrigo, con la complicità di Mastro Antonio, un suo dipendente che lo ha accompagnato a Rio per cercare la figlia scomparsa da anni, porta a cena Debora e le propone il matrimonio; la ragazza, ridendo, rifiuta e lo prende in giro.
Dopo questa esperienza Rodrigo decide di tornare a Fortaleza e di riallacciare i rapporti con Yolanda, una sua vecchia fiamma, una donna passionale, gelosissima e piuttosto volgare. Nel frattempo Mastro Antonio con l’aiuto dell’investigatore Nicolini rintraccia a São Paulo una ragazza di nome Beatrice che potrebbe essere sua figlia e la porta a vivere con sé nel Cearà. Ben presto Beatrice risulta essere un’impostora ed una ladra e fugge col denaro prestatole ingenuamente da Mastro Antonio, il quale, smaltita la rabbia, ricontatta Nicolini per proseguire le indagini.
Intanto a Rio de Janeiro Marina continua a non accettare Susy come fidanzata del figlio perché figlia di Cesar Brandão. Per fortuna la love story fra Paulo e Susy sembra proprio inattaccabile i due giovani continuano a vedersi nei fine settimana poiché lui è veterinario allo zoo di Rio e lei, ora, vive e lavora a Petropolis.
Maria Luisa, ormai vedova, un giorno incontra in ospedale il Dottor Wagner, un bravo cardiologo dalla chioma bianca, che da giovane era stato uno dei suoi pretendenti e per il quale ora Maria Luisa ritorna a provare un grande interesse.
L’investigatore Nicolini rintraccia a Porto Alegre la vera figlia di Mastro Antonio e questi con Rodrigo parte per il Rio Grande do Sul. Dal momento che la vera Beatrice è fuori col marito per un viaggio, Mastro Antonio e Rodrigo decidono di fermarsi a Porto Alegre i gironi necessari affinché ritorni; durante questa vacanza ne approfittano per visitare la città ed un giorno Mastro Antonio vede in un ristorante niente meno che Cesar Brandão, lo zio di Rodrigo creduto da tutti morto in fondo al mare.
Mentre Mastro Antonio si reca a conoscere la sua vera figlia che però lo rifiuta categoricamente dal momento che è sposata con un ricco imprenditore del sud e non vuole aver nulla a che vedere con un povero pescatore ignorante ed analfabeta come Mastro Antonio, Rodrigo e Nicolini sono sulle tracce di Cesar, il quale, però, riesce a scappare e sparire nuovamente. Successivamente si travestirà con parrucca e baffi finti, si ritroverà con França e con lui si spaccerà per agente immobiliare avendo bisogno di molto denaro dal momento che in Europa i due avevano sperperato tutto in casinò e donne.
Nicolini continua ad indagare a Porto Alegre, mentre Rodrigo e Mastro Antonio tornano a Rio e danno l’incredibile notizia su Cesar alla sua famiglia, al socio Alfredo ed anche alla signora Marina dal momento che Mastro Antonio ha affittato una stanza a casa sua; da ciò nasce anche un’intensa amicizia, un rapporto quasi paterno, fra Rafael e Mastro Antonio molto abbattuto per il rifiuto di sua figlia.
Debora, nel frattempo, si rende conto di essere pazzamente innamorata di Rodrigo e trova il coraggio di confessarglielo raggiungendolo a Fortaleza ove era tornato per ragioni di lavoro. Qui Debora, oltre a ricevere un rifiuto da Rodrigo, si scontra anche con la terribile ed esagerata gelosia di Yolanda.
Ritornata a Petropolis, Debora è molto triste per il rifiuto di Rodrigo, ma questi, dopo aver rotto con Yolanda a causa della sua esacerbante gelosia, raggiunge Debora e le confessa il suo amore; nel frattempo Nicolini contatta Rodrigo dicendogli di aver finalmente ritrovato suo zio e di essere in grado di incastrarlo. Rodrigo parte per Porto Alegre ove cattura Cesar e lo porta nella tenuta di Petropolis per un confronto con tutta la gente che ha ingannato.
Il giorno successivo all’arrivo a Petropolis, una domenica, nella tenuta si riuniscono numerosissime persone fra cui, oltre ai familiari di Cesar, il socio Alfredo con sua moglie, Paulo e suo fratello Rafael, Rodrigo e sua sorella Margot col marito, Yolanda, il Dottor Wagner. Nei dintorni della tenuta il guardiano asserisce poi di aver visto aggirarsi qualcuno ed inoltre la signora Marina, saputo che Cesar era alla tenuta, esce armata per recarsi probabilmente in quel luogo.
Mentre tutte queste persone, dopo aver parlato animatamente con Cesar, girano per la tenuta e per il parco si ode una detonazione di arma da fuoco: tutti accorrono verso il luogo da cui provenne il colpo e lì trovano Rafael che tiene in mano una pistola, prontamente toltagli da Rodrigo, ed al suolo il cadavere di Cesar!
Da questo momento il commissario D’Amore della polizia di Petropolis inizia le indagini sull’uccisione di Cesar e tutta la vicenda si tinge di giallo; moltissimi sono i sospettati che avevano ottime ragioni per eliminare Cesar e più le indagini procedono più il mistero s’infittisce.
L’arma usata per il delitto era a portata di tutti, in quanto tenuta nel capanno degli attrezzi della tenuta a scopi difensivi. Fra i primi sospettati c’è ovviamente Rafael trovato con l’arma i mano, anche se lui asserisce di averla colta da terra dopo aver visto il cadavere, ma sospetti cadono anche su Rodrigo che dice di aver tolto la pistola a Rafael, ma di non aver sparato; Wagner aveva buone ragioni per eliminare Cesar poiché col suo ritorno impediva a lui ed a Maria Luisa (ora non più vedova) di coronare il loro sogno d’amore e validi motivi li aveva anche la moglie di Cesar; Alfredo, finito in rovina per colpa di Cesar, è un altro possibile assassino così come Mastro Antonio che poco prima era stato preso a pugni dall’irascibile Cesar. Da non dimenticare la signora Marina che ha sempre odiato Cesar e che il giorno della sua morte è uscita armata. Nello sviluppo delle indagini si scopre anche che Yolanda, la ex-fidanzata di Rodrigo, durante la sua permanenza in Europa conobbe Cesar ed ebbe con lui una relazione finita malamente. Purtroppo avendo come unica prova le impronte digitali di Rafael sulla pistola, viene fermato il ragazzo ed in questo momento Mastro Antonio confessa il delitto per scagionare Rafael.
Poco dopo il guardiano della tenuta consegna al commissario D’Amore una prova schiacciante per incastrare il colpevole del delitto: la carta d’identità dell’unica persona non presente, al momento dell’omicidio, che non era mai stata alla tenuta ed il cui documento di riconoscimento di conseguenza non avrebbe dovuto trovarsi fra i cespugli. E il documento d’identità di França, il complice di Cesar, che non avendo ricevuto la metà del bottino frutto della truffa immobiliare ordita a Porto Alegre ha seguito Cesar fino a Petropolis e poi lo ha ucciso.
Risolto il giallo, Rodrigo, che segretamente aveva comprato all’asta la villa di Rio, restituisce la casa alla zia Maria Luisa e concorda le nozze con Debora. Dopo il doppio matrimonio fra Debora e Rodrigo e fra Susy e Paulo, tutti partono per Fortaleza dove Mastro Antonio chiede alla signora Marina di sposarlo così da dare una famiglia completa a Rafael.