TENEBRIA FILM FESTIVAL 2006
LA
CRONACA DELLA SECONDA EDIZIONE di
Tenebria.
Una tra le rare iniziative italiane di festival di cinema horror/noir
selezionati con gusto e attenzione all’interno dell’offerta indipendente.
Al
teatro “Piccolo Re di Roma” la serata di Halloween si è svolta
ovviamente in tema. La rassegna, curata da Michele Restaino ideatore nonchè
direttore artistico del festival, è andata avanti dalle cinque del pomeriggio a
mezzanotte proponendo una serie di titoli, sia lungometraggi che corti, in
concorso tra loro.
Ha
aperto la serie delle proiezioni “In luce
– Storia di Teatro”, un discreto film giallo diretto dal regista
Sergio Chiorino che affonda la propria trama nelle relazioni tra i membri di una
compagnia teatrale. Tinte decisamente più dark per il successivo “Fragole
a mezzanotte” di Domenico Patella. La storia poetica e misteriosa
di Lucrezia, ricca vedova che cerca nei suoi giovani amanti l’anima del suo
sposo, anima di cui è ormai rimasta soltanto un’eco nella casa in cui la
vicenda ha luogo.
Il
terzo lungometraggio “Frammenti di scienze
inesatte”, di Stefano Bessoni, ha vinto il premio per la sua
sezione, rappresentando decisamente un salto in avanti verso il cinema
d’autore nel genere thriller/noir. Si nota da subito un’attentissima cura
dei particolari, sia scenografici che per quanto riguarda la storia. La vicenda
raccontata infatti vuol rendere omaggio alla tradizione seicentesca delle “wunderkammern”,
i gabinetti delle meraviglie in cui si condensavano e prendevano forma i germi
di una scienza in evoluzione dai processi alchemici verso la modernità.
Dalle
Il
secondo cortometraggio in concorso, il vincitore della sezione, è
l’inquietante “Fobia”, di
Ciro Eugenio Caliandro. Quest’opera colpisce allo stomaco dalle prime
immagini, e pur non concedendo in avvio possibili riferimenti a ciò che accade,
fa comunque presagire la terribile ipotesi rappresentata. La regia usa sapienti
inquadrature ed effetti sonori per rappresentare una condizione incerta tra la
vita e la morte. Forti richiami a capolavori moderni quali “Blair Witch
Project” e “Cube”, e regia influenzata per stessa ammissione del suo
autore dal cinema di David Lynch.
“Un
altro racconto” di Chiara Pavoni, si basa sulla curiosa
“revenge tale” della scrittrice Alda Teodorani “Le gambe di Leonardo”.
E’ il ritorno di Eva, una scrittrice dark di successo, al suo paesino chiuso e
provinciale. I ricordi traumatici del tormentato passato di Eva nel suo luogo di
nascita sfociano presto nella maturazione di una vendetta terribile e
inaspettata.
Chiude
la rassegna “Zerosigma 1.0 K-D-S”
di Alex G. Raccuglia, curioso incontro tra passato, presente e futuro in
un’appartamento labirintico che simboleggia appunto il tempo. L’idea è
buona, pur essendo più filosofica che narrativa, ma il vero valore del
cortometraggio sta nella regia innovativa e dinamica, da action movie raffinato.
Il
documentario “Profondo Argento”
di Michele Restaino non è purtroppo andato in onda per motivi di organizzazione
interna, ma speriamo di vedere questa interessante raccolta di rarità del
maestro italiano del genere nella prossima edizione.
Hanno presentato la serata Francesca Geloso, Stefania Guidotto, Licia De Rubertis e Marco Lipford.
Un
bilancio tutto sommato buono per questa seconda edizione del “Tenebria”,
e un’ottima opportunità per dare il meritato spazio a una cinematografia
amatoriale che non è soltanto sperimentazione fine a sé stessa, ma anche
emozione, omaggio, brivido.
VINCITORE SEZIONE CORTOMETRAGGI DELLA SECONDA EDIZIONE DEL TENEBRIA FILM FESTIVAL
FOBIA
VINCITORE SEZIONE LUNGOMETRAGGI DELLA SECONDA EDIZIONE DEL TENEBRIA FILM FESTIVAL |
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FRAMMENTI DI SCIENZE INESATTE |
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