Città 2000 t.

Su prati verdeggianti, colline assolate, montagne selvose, si estende eguale e perfetta la città; sottili, altissime lame di edifici continui intersecantisi tra di loro in maglie rigorosamente quadrate della misura di 3999 metri. Gli edifici, o meglio l'unico ininterrotto edificio è costituito da celle cubiche aventi il lato di 2,25 metri; queste celle sono disposte l'una sull'altra in un unico ordine fino ad un'altezza di 1333 metri sul livello del mare così che l'altezza relativa dell'edificio varia in relazione all'altitudine del terreno su cui sorge.

Ogni cella ha quindi due pareti opposte confinanti con l'esterno; le pareti di ogni cella sono di materiale opaco ma permeabile all'aria, rigide ma soffici. La parete orientata a Nord (o se questa è confinante con l'esterno, quella orientata ad Ovest) è capace di emettere immagini tridimensionali, suoni ed odori. La parete opposta è occupata da un sedile capace di aderire perfettamente a qualsiasi corpo umano fino ad avvolgerlo completamente; in questo sedile sono incorporati apparati capaci di soddisfare le necessità fisiologiche (alimentari, escretorie e sessuali). La sostanza membranosa costituente questo apparato quando non è in funzione si ritira assieme ai suoi accessori ricostituendo la parete. Il pavimento è un simulatore di materia e può riprodurre in tutti i loro parametri sensoriali un gran numero di materie vive. È, però il soffitto la parte essenziale della cella; esso è costituito da un unico schermo ricettore di impulsi cerebrali. In ogni cella alloggia un individuo i cui impulsi cerebrali sono continuamente captati dal pannello e ritrasmessi all'analizzatore elettronico unico le cui complesse apparecchiature sono raccolte al sommo dell'edificio sotto una volta continua semicilindrica; l'analizzatore seleziona, compara e media i desideri dei singoli programmando attimo per attimo la vita di tutta la città mediante la parete emittente, il pavimento simulante e le azioni della parete attrezzata; in tal modo tutti i cittadini sono sempre nelle stesse condizioni di eguaglianza. Qui la morte non esiste più. Capita a volte che qualcuno si lasci prendere da assurdi pensieri di ribellione contro la vita perfetta ed eterna che gli viene concessa. La prima volta l'analizzatore ignora il crimine, ma se esso si ripete la città decide di rifiutare lo spazio vitale a colui che se ne mostra tanto indegno. Il pannello del soffitto si abbassa con una forza di duemila tonnellate fino a congiungersi al pavimento. È a questo punto che nella meravigliosa economia della città si determina la vita. Il pannello risale fino alla sua posizione originaria e nello stesso tempo tutti gli individui che occupano celle la cui distanza è di 999 metri rispetto alla cella vuota cedono un ovulo od un gruppo di spermatozoi che vengono trasportati attraverso appositi canali in una folle gara verso il sedile rimasto vuoto; qui un ovulo è fecondato ed il sedile si trasforma in utero proteggendo per nove mesi, fino all'alba del suo felice destino, il nuovo figlio della città.

 

Superstudio, le dodici città ideali, 1971