Villazon (Bolivia) 25 novembre 1984
 
Attraversata la frontiera (a piedi perché non esiste alcun collegamento di mezzi pubblici) mi informo se ci sono Bus per spostarmi.
L'unico mezzo di trasporto possibile è il treno per La Paz e dato lo sciopero mi hanno sconsigliato di scendere in fermate intermedie perché il rischio di non trovare un mezzo di trasporto è altissimo con la conseguenza che potrei rimanere bloccato in qualche posto dimenticato.
Il treno è previsto per le 13:30 e nel mentre faccio conoscenza con due argentini, entrambi Miguel, che vanno anche loro a La Paz.
E chiaccherando chiaccherando il treno è partito alle 21:30.
Solo 8 ore di ritardo.
Si parte.
 
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26 novembre 1984 (in viaggio per La Paz)
 
Dopo 13 ore di viaggio abbiamo fatto solo 60 chilometri.
Ci siamo anche fermati per collocare alcuni binari smontati dagli scioperanti.
Il treno attraversa vallate fertili alternate da zone desolate simili ai canyon nordamericani.
 
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Gli indigeni sono brava gente e tranquilla ma molto povera.
Stiamo viaggiando a quota 3000. Il treno continua a salire fino ad un altopiano desertico dove si vede in lontananza una cima di una montagna con la cima innevata.
E' uno spettacolo incredibile.
Ogni tanto in questa valle desertica si vede qualche piccolo ruscello scorrere in un letto ampissimo come se fosse ormai un lontano ricordo quando era un fiume enorme.
A volte spunta qualche orticello che non è altro che un puntino in mezzo all'enorme deserto che lo circonda.
Adessso la valle si restringe e i campi si fanno più frequenti.
Si nota anche qualche contadino che lavora e in lontananza un villaggio. Atocha
 
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Dopo questa piccola oasi ricomincia il deserto.
E' notte domani mattina saremo a La Paz.
 
Continua... 
 
Mappa Sudamerica
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diario di un viaggio in Sudamerica

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