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- Aguas
Calientes 6 dicembre 1984
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- Sono
arrivato nel primo pomeriggio e mi sono
stabilito in una camera alla buona in questo
simpatico villaggio alle pendici della montagna
dove si trova Macchu Picchu.
- Prende il
nome da una sorgente di acque sulfuree e
c'è anche una sorta di piscinetta
termale.
- Qui
finisce la ferrovia anche se sembra che in
passato andava oltre visto che subito dopo
c'é una galleria.
- Ho
conosciuto Mario, un cileno, fuggito dal suo
paese a causa della repressione di Pinochet e
che non tornerà se non a dittatura
finita.
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- Va in
giro solo con un'amaca, un poncho e
un'attrezzatura minima per fare collane,
braccialetti e chincaglierie varie.
- Abbiamo
incontrato due austriaci reduci da un trekking
sul "cammino degli Incas".
- Si tratta
di un sentiero che attraversa diversi siti per
arrivare dopo una settimana alla città di
Macchu Picchu.
- Dopo aver
bevuto qualche birra, mentre ci raccontavano la
loro avventura, siamo andati a fare un bagno
caldo nella piscinetta e poi a
letto.
- Domani si
sale la montagna.
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- Macchu
Picchu 7 dicembre 1984
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- Mario non
ha voluto prendere il pullman per salire,
nonostante glielo avrei offerto volentieri,
perché è molto più bello
arrivare a piedi.
- Dopo
quasi un ora di salita, tagliando la strada
principale piena di tornanti
attraverso
- sentieri
ripidi pieni di felci da sottobosco, ha fermato
il bus che stava salendo e gli ha chiesto un
passaggio.
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- Appena
superato un albergo a cinque stelle, in
prossimità del sito, siamo scesi dal bus
e davanti a noi, attraverso la Porta del Sol,
Macchu Picchu si mostrava a noi in tutta la sua
bellezza.
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- ...
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- Emana uno
splendore passato e un qualcosa di mistico e
misterioso.
- Essendo
arrivati presto non c'erano ancora molti turisti
e abbiamo girato in lungo e in
largo.
- Il sito
si trova su una collina a terrazze artificiali,
un tempo tutta coltivate, ed è stato ben
restaurato e hanno anche rifatto alcuni tetti in
stile inca.
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- Quando
stavano arrivando i primi turisti in massa
abbiamo deciso di salire il Waina Picchu, ovvero
il picco che si trova alle spalle della
città.
- Prima di
salire i guardiani del sito ci hanno chiesto le
generalità e le hanno
annotate!!!
- E' stata
un'impresa spossante e in alcuni punti c'erano
anche delle corde per agevolare la salita ma
quando siamo arrivati in cima lo spettacolo era
estremamente meraviglioso, davvero
indescrivibile.
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- Ci siamo
riposati un bel po' sulla vetta godendoci il
panorama ma ecco che come al solito è
arrivato il solito temporale
passeggero.
- Ed ecco
"l'occidentale comodista", così mi ha
chiamato Mario, tirar fuori il tanto criticato
ombrello che alla fine ha elogiato
riparandosi.
- Passato
il temporale abbiamo iniziato la
discesa.
- Verso la
fine della discesa abbiamo sentito gente che
gridava e dopo un po' abbiamo capito che stavano
urlando i nostri nomi.
- Avevamo
superato il tempo massimo di sicurezza di
permanenza ed erano veramente
preoccupati.
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- Abbiamo
girato un altro po', I turisti erano ormai
scomparsi, e poi siamo tornati a piedi verso
Aguas Caliente.
- Un'altro
buon bagno sulfureo e poi a dormire praticamente
distrutti.
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- Aguas
Calientes 8 dicembre 1984
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- Siamo
stati tutto il giorno a riposarci nel villaggio
nel bar Waiki ascoltando musica, conoscendo un
mucchio di persone, mangiando e
bevendo.
- Poi ho
salutato Mario augurandogli ogni bene e un
ritorno in patria. (n.d.r.
dovrebbe essere in Cile già da qualche
anno spero)
- Domani
tornerò a Cuzco per prendere il volo per
Lima, la capitale, dove starò un paio di
giorni e poi inizierà l'avventura
amazzonica dal Perù alla foce in Brasile
dove sono stato veramente poco e già ne
ho nostalgia (saudade)
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- Continua...
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- diario
di un viaggio in
Sudamerica
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