C'era una volta una principesse triste perché desiderava un figlio ma, dopo tanti anni di attesa, il sospirato principino non arrivava. Un giorno, in cui era più triste del solito, le apparve la sua madrina, la fata Briciolina. La fata si chiamava così perché era piuttosto piccolina, ma sapeva fare grandi magie.

Vedendo la sua principessa così triste, le disse: "Non piangere io ti aiuterò, ma tu dovrai fare esattamente ciò che ti dico: dovrai andare a raccogliere un bel mazzo di fiori di campo scegliendo i colori più belli, ma ti raccomando che siano fiori spontanei, perché altrimenti la magia non funzionerà. Dovrai però andare a piedi nudi sul terreno e non curarti se i tuoi delicati piedini soffriranno. Poi dovrai mettere il  mazzo di fiori nel tuo letto fra te ed il principe e poi... vedrai."

L'indomani la principessa ordinò al suo cocchiere di preparare la carrozza reale perché voleva fare una passeggiata e si fece condurre in un campo fiorito. Lì giunta, scese dalla carrozza e disse al cocchiere di tornare a palazzo ché lei sarebbe ritornata a piedi. La principessa si tolse le sue belle scarpette e cominciò ad inoltrarsi nel campo. "Quanti bei fiori, quanti bei colori" esclamò e cominciò a raccoglierli.

Man mano che si inoltrava nel campo i suoi delicati piedini furono feriti da sterpi e rovi e cominciarono a sanguinare. Pur soffrendo molto, la principessa, ricordandosi delle parole della sua madrina, continuò a raccogliere i fiori, margherite, papaveri, ranuncoli, fiordalisi, mentre copiose lacrime di dolore per i piedini sanguinanti le scendevano giù per le gote. Quando giudicò di aver raccolto un numero sufficiente di fiori si incamminò per tornare a palazzo.

Quivi giunta, prese il mazzo di fiori e lo pose nel letto fra i due cuscini poi, stanca e con i piedini doloranti si addormentò. L'indomani mattina al suo risveglio notò come prima cosa che i piedini non le dolevano più e tutte le ferite erano sparite poi, rigirandosi nel letto oh.......... meraviglia, al posto del fiori di campo c'era un bimbetto paffuto bello come il sole, con gli occhi colore dei fiordalisi e la boccuccia colore dei papaveri.

La principessa ringraziò mentalmente le sua madrina e capì che la vita non ti regala nulla e che, per ottenere un grande dono, bisogna guadagnarselo attraverso il dolore.

 

Agata