Il corsivo di Dvigrad

Quattro paragrafi di un testo - a quanto ne sappiamo - incompiuto di Elia Spallanzani. Le atmosfere sono quelle, rarefatte ma al tempo stesso concrete, di un non meglio precisato paese del Nord, in cui assistiamo all'accavallarsi (solo apparentemente casuale) di diversi eventi, taluni mondani, altri marcatamente di genere fantastico. Già dai primi paragrafi si può intuire che c'è un tema di fondo. [in preparazione]

 

Interpretazione quantistica del delitto della camera chiusa

Com'è noto, Elia Spallanzani fece parte di quella schiera di autori che intese il genere giallo come un arguto gioco letterario cui applicare le regole più svariate. Quelli che seguono sono gli appunti inediti dove si cerca di conciliare la meccanica quantistica con un tòpos della narrativa poliziesca. Il risultato, manco a dirlo, è quantomeno originale. [leggi]

 

Trittico circolare

Un triplice racconto, basato sulla lettura in ordine differente degli stessi tre paragrafi; un esperimento letterario che deve qualcosa ai Centomila miliardi di poesie di Queneau. Pubblicato, in forma leggermente modificata, nell'antologia Altri crocevia (1969). [leggi]

 

Intervista

Un estratto dell'intervista pubblicata sul numero 1-74 di Affinità (FEIC), contenente un interessante punto di vista su come uno scrittore può rapportarsi a una macchina per scrivere. La parte che qui riportiamo fu poi espunta dall'intervista effettivamente pubblicata (in cui oltretutto, narra la leggenda, Elia Spallanzani fu intervistatore e intervistato ad un tempo). [leggi]

 

 

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