Obiettivi: verificare la conoscenza dell'argomento e l'acquisizione dei concetti basilari per l'analisi del diagramma di equilibrio Fe-Fe3C e propedeutici per l'utilizzo della "giusta" lega ferrosa per un suo corretto utilizzo.

 

A) Tracciare e commentare il diagramma ferro-cementite.

Per la %C sottoindicata tracciare la relativa curva di raffreddamento con l'analisi dei vari punti critici ed apponendo le variazioni delle concentrazioni alle varie temperature.

 

Applicare la regola delle fasi o di Gibbs ove, al raffreddamento, coesistono più fasi.

 

Infine designare i vari campi di concentrazione di carbonio nei quali la fattezza delle curve di raffreddamento è simile.

 

%C=..........

 

B) Tracciare e commentare il diagramma ferro-cementite avendo trascurata la cementite terziaria.

 

Designare i vari campi di concentrazione di carbonio nei quali la fattezza delle curve di raffreddamento è simile.

 

Per la %C sottoindicata tracciare la relativa curva di raffreddamento con l'analisi dei vari punti critici ed apponendo le variazioni delle concentrazioni alle varie temperature.

 

Applicare, sempre alla curva studiata la regola delle fasi o di Gibbs ove, al raffreddamento, coesistono più fasi.

 

Determinare anche proprietà quali Rm , HB , A .

 

%C=..........

 

 

 

01)        Perché si studia il diagramma Fe-Fe3C e non il diagramma Fe-C?

 

02)        Quali ghise sono presenti sul diagramma Fe-Fe3C ?

 

03)        Differenze tra i diagrammi stabili e metastabili nelle leghe ferro-carbonio.

 

04)        Curva di raffreddamento del ferro puro con analisi delle celle elementari.

 

05)        Perché si può trascurare la cementite terziaria? Come si semplifica il diagramma di equilibrio con questa ipotesi?

 

06)        Quale ferro è il più denso e perché?

 

07)        Quali sono le soluzioni solide presenti nel diagramma Fe-Fe3C ?

 

08)        Quale ferro scioglie più carbonio? In quale quantità e a quale temperatura? Motivare la risposta.

 

09)        Quali punti critici si riconoscono sul diagramma Fe-Fe3C ?

 

10)        Definire i punti critici A1, A2, A3, A4, Acm

 

11)        Definire l'intervallo critico

 

12)        Perché i punti critici Ar sono a temperature inferiori rispetto ai punti Ac? Possono coincidere? Quando?

 

13)        Definire gli acciai e le ghise

 

14)        Disporre le varie strutture sul diagramma Fe-Fe3C

 

15)        Disporre le varie fasi sul diagramma Fe-Fe3C

 

16)        Definire la ledeburite

 

17)        Definire la perlite

 

18)        Definire la cementite e i vari tipi presenti sul diagramma Fe-Fe3C

 

19)        Evidenziare le curve del LIQUIDUS, del SOLIDUS, di SATURAZIONE sul diagramma Fe-Fe3C

 

20)        Qual è la temperatura minima alla quale, per gli acciai comuni, può esistere l'austenite stabile?

 

21)        Collocare sul diagramma Fe-Fe3C un acciaio del tipo C40, C15, C120

 

22)        Collocare sul diagramma Fe-Fe3C una ghisa ipoeutettica ed una ghisa ipereutettica.

 

23)        Se si dovesse aumentare la velocità di raffreddamento cosa succede al diagramma di equilibrio?

 

24)        Se si aggiungono elementi di lega per generare acciai legati come diventa il diagramma di equilibrio?

 

25)        Le strutture lette a temperatura ambiente a quali trattamenti termici possono riferirsi?

 

26)        Rappresentare la regola della leva grafica a temperatura ambiente per le strutture

 

27)        Collocare su un diagramma l'andamento qualitativo di alcune proprietà fisiche-chimiche, meccaniche, tecnologiche degli acciai al variare del tenore di carbonio.

 

28)        Determinare la funzione che rappresenta l'andamento quantitativo della resistenza a trazione, della durezza Brinell e dell'allungamento percentuale dopo rottura per gli acciai comuni in funzione del tenore di carbonio; supportare il tutto con le necessarie ipotesi.