PROVE NON DISTRUTTIVE

 

 

tipo

liquidi penetranti

magnetoscopia

correnti indotte

ultrasuoni

radiografia

principio

basato sul fenomeno della capillarità per cui un liquido è atto a penetrare negli interstizi magnetizzazione del pezzo al fine di provocare in corrispondenza dei difetti un campo magnetico disperso e rilevarlo con un idoneo mezzo "spruzzato" sulla superficie rilevazione delle variazioni della conducibilità elettrica e/o della permeabilità magnetica producendo un campo magnetico alternato che per induzione genera correnti si basa sulla proprietà che hanno gli ultrasuoni di propagarsi in linea retta nella materia subendo fenomeni di riflessione e/o rifrazione sulla superficie di due mezzi differenti analizzare una immagine che un fascio di raggi x o g produce dopo aver attraversato il pezzo in esame

applicazione

controllo dei difetti superficiali su tutti i materiali esclusi quelli porosi su tutti i materiali ferromagnetici per rilevare difetti superficiali e subsuperficiali (< 20 mm) su materiali conduttori per rilievo di difetti superficiali o subsuperficiali (<10 mm), controllo spessori, selezione di pezzi e di materiali su quasi tutti i materiali per rilevazione volumetrica di discontinuità, misurazione di spessori, applicazioni speciali (esame strutture metallografiche) su quasi tutti i materiali per rilevare discontinuità nell'intero volume del pezzo o per applicazioni speciali

vantaggi

costo modesto, facile interpretazione, tempi limitati procedure semplici, facilità di automazione, rapidità di esecuzione, preparazione superficiale non accurata, costi modesti assenza di contatto fra sonda e pezzo, automazione del controllo, varietà di applicazioni, alta sensibilità, rapida esecuzione, basso costo d'esercizio alta sensibilità, elevato potere di penetrazione, ripetibilità di misura, velocità di risposta, accessibilità anche da un solo lato, buona economicità documentazione, velocità di esecuzione, preparazione dei pezzi non accurata

svantaggi

difetto "aperto" in superficie, rigorosa pulizia, superficie non troppo rugosa semplice geometria del pezzo, smagnetizzazione prima e dopo controllo di geometrie semplici, scarsa penetrazione, personale specializzato, attrezzature costose, difficoltà interpretative, rigido controllo della posizione della sonda il pezzo non deve essere troppo rugoso, deve essere di geometria semplice, il materiale deve essere a bassa attenuazione, difficoltà interpretative, personale esperto, manca la documentazione diretta sicurezza del personale, geometrie non troppo complesse, accessibilità, costo elevato, gli spessori non devono essere troppo elevati o di materiale ad alta densità

fasi

prelavaggio, rigorosa pulizia, lavaggio, sviluppo pulizia e smagnetizzazione, magnetizzazione e irrorazione, rilevazioni delle indicazioni, smagnetizzazione predisposizione pezzo, scelta del tipo di sonda, produzione campo magnetico induttore, "lettura" effetto correnti indotte predisposizione pezzo, scelta apparecchiatura, produzione fascio di ultrasuoni, rilevazione fascio, analisi predisposizione pezzo, scelta del tipo di radiazione, esposizione, impressione elemento sensibile (lastra, pellicola,…), lettura

tecniche

- con liquidi penetranti a contrasto di colore;

- con liquidi penetranti fluorescenti (necessitano di lampade U.V.)

rilevazioni delle indicazioni a secco, in umido (a sospensione), in luce normale (colorate), mediante U.V. (fluorescenti) attraverso sistemi magnetici, elettrici (continua, alternata), misto o combinato con sonde a tastatore, avvolgenti, per interni, del tipo a bobina singola, doppia, differenziale per trasmissione, per riflessione, per echi multipli, per risonanza (misura di spessori); i metodi di esame sono per contatto o per immersione con due viste a 90°, due viste a 45°, due viste con spostamento sorgente usando raggi x o g (questi ultimi non necessitano di energia elettrica e possono essere utilizzati in "campagna") e questo in radioscopia, in radiografia, in xeroradiografia

utilizzi

pezzi ingombranti, in esercizio, porosità dei getti, ripiegature dei forgiati, cricche (di saldatura, da fatica, da trattamento termico) evidenziare cricche, fessure, incavi, giunzioni fredde di getti, ripiegature di stampaggio, inclusioni di ossidi e solfuri allineati nella direzione di lavorazione controllo automatizzato di barre, tubi, billette,… durante la produzione, controllo di pezzi di forma semplice, ispezioni in servizio di fasci tubieri della industria chimica,… anche con T elevate perché non c'è contatto sonda pezzo controllo di saldature, controllo di tubi, di getti, di lingotti, di fucinati, del grado di sferoidizzazione della ghisa esami di parti di rilevante importanza strutturale quali saldature di recipienti in pressione, corpi di valvole, barre e tubi, pezzi stampati o getti