01.   Cosa si intende per prova (di laboratorio)?

Si intendono tutti quegli esperimenti, compiuti generalmente secondo procedure unificate, atti a studiare, valutare, classificare, verificare le proprietà dei materiali metallici e non.

 

02.   Cosa si intende per analisi (di laboratorio)?

L’insieme delle operazioni aventi lo scopo di determinare la natura, la qualità e/o la quantità, le caratteristiche fondamentali della materia attraverso una sua scomposizione reale o ideale.

 

03.   Come possono distinguersi i metodi di analisi?

In due tipi: quelli basati su reazioni chimiche e quelle nei quali vengono misurate alcune proprietà fisiche dei costituenti o di loro prodotti di reazione.

 

04.   Cosa permette di determinare l’analisi chimica dei materiali?

Permette di determinare la qualità e/o la quantità degli elementi presenti.

 

05.   I metodi ottici di analisi su quali basi si fondano?

Sono basati su una delle quattro proprietà caratteristiche della materia che, in determinate condizioni, può emettere (analisi spettroscopica, analisi spettrografica), assorbire (spettrofotometria, colorimetria), riflettere o rifrangere le radiazioni elettromagnetiche.

 

06.   L’analisi gravimetrica e l’analisi volumetrica cosa permettono di determinare?

Permettono la determinazione quantitativa dei vari componenti dei materiali.

 

07.   Cosa studia la metallografia e come si può distinguere?

Studia la struttura dei materiali metallici per giudicare la composizione, la forma, la dimensione, la distribuzione dei singoli costituenti strutturali. S può distinguere in analisi macroscopica se fatta ad occhio nudo o con deboli ingrandimenti (minori di 25X), microscopica se eseguita con forti ingrandimenti attraverso l’ausilio di un microscopio (ottico, elettronico). Se l’analisi microscopica comporta le ripresa di fotografie diventa analisi micrografica. Per lo studio microstrutturale si ricorre alla analisi Roentgengrafica, fatta con raggi X.

 

08.   Quali parametri si desidera rilevare con le prove meccaniche?

Tutti quei parametri che servono per classificare i materiali in base alla risposta a sollecitazioni che tendono a deformarlo o a romperlo.

 

09.   Quali parametri si desidera rilevare con le prove tecnologiche?

Tutti quei parametri che servono per classificare i materiali in base alla possibilità di essere lavorati con diversi metodi.

 

10.   Quando una prova si intende non distruttiva?

Quando, del particolare esaminato, non viene alterata la forma, le dimensioni, le proprietà e sono volte soprattutto alla determinazione dei difetti presenti nei materiali. Si può, peraltro, anche intendere non distruttiva quella prova che, una volta eseguita, permette di utilizzare il particolare provato per gli stessi scopi per i quali era stato costruito.

 

11.   Perché sono sorte le unificazioni? Qual è l’apposito ente nazionale preposto a tale compito? Cosa significa la sua sigla?

Per permetter di dare alle prove i caratteri di attendibilità, confrontabilità, ripetibilità. L’ente nazionale preposto è l’U.N.I. che significa Unificazione Nazionale Italiana.

12.   Come sono classificate le prove meccaniche secondo il metodo con cui sono condotte?

In convenzionali, reali, simulate.

 

13.   Qual è la sequenza logica dei metodi di prova convenzionali, reali, simulati? Perché?

1 – convenzionali, 2 – simulate, 3 – reali. Con le prime si classificano i materiali, con le seconde si definiscono le condizioni ottimali, con le terze si verificano i risultati.

 

14.   Cosa si propongono le prove reali?

Di studiare il comportamento delle parti costruttive nelle effettive condizioni di sollecitazione e funzionamento.

 

15.   Quali metodi di prova si propongono di studiare i parametri che regolano un fenomeno collegato alle caratteristiche del materiale metallico?

Le prove simulate.

 

16.   Come possono essere classificate le prove meccaniche in base al tempo di applicazione del carico? Confrontarle sul piano t,F (t = tempo; F = carico applicato).

Statiche (a), dinamiche (b), periodiche [cicliche o di fatica] (c), di scorrimento (d).

 

 

 

17.   Come possono essere distinte le prove meccaniche in base al tipo di sollecitazione?

Prova di trazione, compressione, taglio, torsione, flessione.

 

18.   Quale metodo di prova è maggiormente utilizzato per determinare le caratteristiche tecnologiche?

Convenzionale.

 

19.   Differenze sostanziali fra le prove meccaniche e le prove tecnologiche.

I risultati delle prove meccaniche sono espressi da numeri dimensionali*, mentre le seconde da numeri generalmente adimensionali e talvolta soggettivi.

*Talvolta le dimensioni e quindi le relative unità di misura non compaiono perché si sono adimensionalizzati i risultati al fine di tenere validi i valori delle “vecchie” tabelle ed attenersi in tal modo alle normative vigenti ed al sistema vigenti (SI): è il caso, per esempio, delle prove di durezza Vickers e Brinell.