Approfondimento sui Crop Circle, un mistero ancora da svelare
da la GAZZETTA DI PARMA del 09/07/2002
ARGOMENTI: I cerchi nei campi di grano: mistero che coinvolge anche gli Ufo (inviato in lista Chucara2000 da Gildo Personè)


Si potrebbe definire un. «fenomeno di stagione». Proprio di questa stagione che vede anche le nostre campagne impreziosite da biondi campi di grano alcuni dei quali sembrano celare un mistero fino ad ora irrisolto, ma che comunque fa discutere per la sua singolarità.
L'ultima puntata di «Stargate», condotto sulla 7 dal bravo Roberto Giacobbo, ha riproposto uno dei fenomeni più intriganti del nostro tempo: quello dei «cerchi nel grano». «La vicenda dei Crop Circles - afferma Giorgio Pattera, studioso e ricercatore parmigiano del Centro ufologico nazionale - nasce nel 1966 a Tully, in Australia, con la comparsa del primo caso documentato. Ma è solo più tardi, nel 1978 (annata famosa, tra l'altro, per il gran numero d'avvistamenti Ufo segnalati in tutto il mondo), che la cronaca comincia a riportare sempre più frequentemente le segnalazioni dei "cerchi" nelle messi, specie nei cereali. In un periodo in cui i "dischi volanti" vengono avvistati, filmati e fotografati da centinaia di persone, in Inghilterra comincia a manifestarsi un fenomeno singolare: la comparsa, nei campi di grano della Scozia, di insoliti "anelli", in cui le spighe mature sono ripiegate ordinatamente in senso orario, sovrapposte le une alle altre e descrivono una circonferenza perfetta».

L'episodio, dapprima circoscritto, ottenne all'epoca scarsa risonanza; finché il fenomeno non si diffuse anche in Germania, Svizzera, Afghanistan, Brasile, Svezia, Belgio, Francia, Ungheria, Bulgaria, Giappone, Nuova Zelanda, Canada, Stati Uniti e (allora) Urss. Anche il nostro Paese non rimase indenne dal contagio ed il primo cerchio di cui si ha notizia si manifestò proprio ad un tiro da schioppo da Parma, nella campagna modenese, in una coltivazione di mais, nel 1985. Poco dopo, negli anni novanta, ne fu scoperto uno anche nel Parmense, in un prato di erba medica, a Cozzano.

«Nel giro di un decennio - prosegue Pattera - le misteriose figurazioni sempre più belle e complesse e per questo denominate pittogrammi o "agroglifi" (sculture nei campi, n.d.r.), hanno conquistato l'attenzione della stampa e dell'opinione pubblica, anche per il fatto (singolare) di comparire improvvisamente nel giro di una sola notte».

Nell'estate del 1981 il ricercatore inglese Pat Delgado, ex- ingegnere della Nasa, studiò l'insolito fenomeno, servendosi della collaborazione di Colin Andrews, ingegnere elettrotecnico. Nonostante la diffusione della notizia secondo la quale due pensionati sessantenni (!!) avrebbero confessato alla stampa di essere gli autori dei cerchi, realizzandone alla presenza di giornalisti uno falso (risultato tuttavia poco soddisfacente, perché impreciso e con le spighe spezzate), i due scienziati dichiararono che «la prima ipotesi da escludere con certezza scientifica circa la matrice dei cerchi è che siano di origine umana. L'opera richiederebbe l'impiego di pesanti e complesse attrezzature, mentre non si è trovata alcuna traccia del passaggio dell'uomo».

Dal 1978 sono stati segnalati oltre 2.000 Crops, catalogati nelle formazioni più curiose: chiocciole, formiche, delfini, croci celtiche, alberi della vita, cerchi concentrici, scorpioni, figure umane, simboli sumerici, sistemi planetari, figure matematiche. Addirittura, si è potuto apprendere dalla recente puntata di Stargate, che in Inghilterra è stata riprodotta un'antica simbologia massonica di natura esoterica che i «liberi muratori» avevano adottato per riconoscersi.

«In tutti casi fino ad ora esaminati - sottolinea il ricercatore parmigiano - la caratteristica comune è che le spighe di grano mature risultano piegate verso il terreno mediante un movimento rotatorio o a spirale, deciso ma delicato, tanto da non spezzarle, ma anzi da consentirne l'ulteriore crescita in senso orizzontale. Talvolta la piegatura della spiga inizia addirittura sotto terra».

«I Cereologi (vale a dire gli studiosi dei cerchi, che si fanno così chiamare in onore di Cerere, la dea latina delle messi) - sostiene Pattera - ritengono d'aver trovato dimostrazioni della natura extraterrestre dei pittogrammi, in base a una serie di analisi condotte da scienziati di varie discipline. In particolare W.Levengood, biofisico alla Michigan University, ha riscontrato che tutte le spighe rinvenute al centro di un cerchio (nella cosiddetta "fontanella") erano senza chicchi e che il 90% delle spighe si trovavano in uno stadio detto di "poliembrionìa", cioè con più embrioni nella stessa spiga, evento questo assai raro. Nelle spighe di un altro pittogramma Levengood riscontrò la presenza di alterazioni nei semi e nei nodi, che risultavano più grossi; la qual cosa gli fece dedurre che le piantine dovevano essere state sottoposte a qualche tipo di radiazione. In alcuni casi, infatti, sono state rilevate tracce di microonde, gli effetti delle quali, tra l'altro, sono riscontrati di frequente nei casi di atterraggio di presunti Ufo. Anche altri studiosi hanno rilevato singolari anomalie a carico del terreno su cui sono apparsi i cerchi, che risulterebbe più povero di sostanze nutrienti rispetto alla media e con livelli di radioattività superiori alla norma».

Tutto questo viene interpretato come una prova del fatto che i cerchi possano essere ottenuti con l'uso di energia radiante proiettata dall'alto e proveniente dagli Ufo, spesso segnalati la notte precedente proprio sulla zona ove il mattino successivo sono apparsi i pittogrammi.

A questo proposito sono state raccolte decine di testimonianze che descrivono altrettanti piccoli Ufo sorvolare le spighe a bassa quota e lanciare fasci di luce- solida sulle coltivazioni, disegnando così i pittogrammi. Uno di questi Ufo sarebbe stato addirittura ripreso da una videocamera e le immagini del sorprendente avvistamento sono state puntualmente proposte dal Stargate.

«Nel marzo del 1994 - conclude Pattera - un antropologo tedesco, Michael Hesemann, avrebbe dimostrato che solo una minima parte dei "crop circles" sono frutto di manipolazioni umane e che invece esiste un'ampia documentazione a favore di un intervento extraterrestre».

Il compianto astrofisico statunitense A.J.Hynek, interrogato sul mistero dei «crop», dichiarò: «Possiamo tranquillamente ammettere che il fenomeno dei cerchi nel grano sia riconducibile all'attività di esseri intelligenti. Se così fosse, indubbiamente vorrebbe dire che "essi" conoscono molti aspetti della nostra realtà fisica e psicologica che noi stessi ignoriamo e che, al contrario, sanno utilizzare al meglio per i loro progetti, ancora sconosciuti a noi terrestri».

In conclusione, considerando tutti gli elementi in gioco, si fa sempre più consistente l'ipotesi secondo cui si abbia a che fare non con un fenomeno che segue parametri casuali, bensì determinato da una forza in qualche modo controllata. A questo punto, però, il mistero s'infittisce, perché allo stato attuale delle nostre conoscenze tecniche e scientifiche un'energia capace di tanto ancora non la conosciamo. Allora si può dire tutto ed il contrario di tutto.

Lorenzo Sartorio