Ha
all'attivo una carriera densa di nomi importanti, come Allan Holdsworth,
Level 42, Billy Cobham, John McLaughlin e molti altri. Gary Husband
è un famoso multi-strumentista inglese, principalmente conosciuto
come batterista e pianista. L'abbiamo contattato per una bella intervista,
in cui si parla di passato, presente, futuro, maestri di pianoforte
insopportabili e giovani musicisti...
Gary,
è nota la tua capacità di suonare sia la batteria
che il pianoforte molto bene, ma ciò che incuriosisce è
che sono strumenti molto diversi tra loro. Hai iniziato studiando
il pianoforte: cosa ti ha poi indotto a diventare anche batterista?
Diciamo
che ho iniziato a suonare la batteria per "infastidire"
la mia insegnante di pianoforte, che era semplicemente insopportabile.
Non fraintendermi, era una brava insegnante, ed anche una grande
artista, ma era veramente un mostro di donna! Ho scelto la batteria
anche come un segno di "ribellione", per andare contro
il mondo e la mentalità della musica classica, che odiavo.
Ancora oggi la odio. Tutta l'enfasi sembrava concentrarsi sull'aspetto
tecnico dei musicisti, sfociando spesso in vere e proprie competizioni
tra gli studenti, del tutto insensate. Ugh. Non ci posso pensare.
Quella è musica? A me non sembrava. Comunque, c'è
sempre stato dentro di me un gran desiderio di suonare la batteria,
fin da quando ero molto piccolo. Arrivai ad un punto per il quale
non pensavo fosse stato giusto abbandonare uno strumento in favore
di un altro, così iniziò la mia carriera di multi-strumentista.
Sono molto contento di questo e penso di essere uno dei pochi al
mondo che suona la batteria e il pianoforte come strumenti principali.
Nessuno dei due è più importante dell'altro per me,
è tutto perfettamente bilanciato. Forse mi sento così
a mio agio in questa situazione perchè sono del segno dei
Gemelli. E' un aspetto tipico della vita di chi è del segno
dei Gemelli. Chi lo sa!
Il
fatto di suonare il pianoforte, ha avuto una qualche influenza sul
tuo modo di suonare la batteria? O viceversa...
Si,
indubbiamente... credo! Voglio dire, non lo so! (risate, nda). E'
difficile da dire quando suoni da sempre due strumenti. Non ci sono
stati molti momenti in cui ho suonato più uno che l'altro,
a parte quando ero molto giovane e stavo appunto iniziando a studiare
il piano.
Come
hai conosciuto Allan Holdsworth?
L'ho
incontrato al Ronnie Scott (famoso Jazz Club di Londra, nda). E'
passato molto tempo. Credo fosse il 1978, o 1979. Ero già
un suo grande ammiratore, mi piacevano i dischi dei Tony Williams
Lifetime etc, ed ero felicissimo di conoscerlo. Siamo sempre stati
molto vicini, sia geograficamente, sia come persone e musicisti.
E' divertente. Sono stato molto fortunato ad instaurare una simile
collaborazione così presto. Non esagero dicendo che ho iniziato
a trovare un mio stile, una mia "voce" come batterista,
proprio lavorando con lui. Semplicemente, mi lasciava andare, mi
lasciava sperimentare all'interno della sua musica. Mi sono sempre
sentito molto fortunato riguardo a questo.
E
invece com'è stato suonare con un altro grande batterista
come Billy Cobham?
E'
stato bellissimo aver avuto la possibilità di suonare con
Billy. Lo è ancora oggi, quando ricapita di suonarci assieme.
Ovviamente, ha sempre rappresentato una grande influenza per me,
quando ero un ragazzino. Ero veramente affascinato da Billy Cobham,
che riassume magnificamente tutto quello che ho sempre cercato nella
musica: la potenza, la ricerca sonora, e "l'attacco"...
per non dire il potere che avuto su di me!
E'
vero che è pronto un nuovo album dei Level 42 di Mark King?
Si,
ho suonato su un nuovo disco dei Level 42 la scorsa estate. Più
avanti nel corso dell'anno credo che mi unirò nuovamente
a loro per delle date, in vista della promozione dell'album e del
nuovo materiale. Da quel che so, Mark ha scritto tutte le musiche,
e Boon Gould, il chitarrista storico della band, ha scritto i testi.
Spero per Mark che il disco sia un successo.
A
quali progetti stai lavorando al momento?
Ho
completato un album di solo pianoforte del quale sono molto orgoglioso.
Il migliore che ho fatto, senza dubbio. Si intitola "A Meeting
Of Spirits - Interpretations Of The Music Of John McLaughlin",
e sarà pubblicato presto dalla Alternity Records. Ultimamente
ho anche suonato le tastiere per dei concerti con John (McLaughlin,
appunto, nda), e l'anno scorso la batteria e l'electric piano per
il suo nuovo CD che uscirà per la Universal, "Industrial
Zen". E' un vero piacere lavorare con lui, ha sempre rappresentato
una grande influenza e fonte d'ispirazione per me. Si tratta di
un grande album - il mio amico Dennis Chambers è sul disco,
così come Zakir Hussain... c'è anche una performance
spettacolare di Vinnie Colaiuta su un pezzo. Tanti ospiti, persone
meravigliose. John suona alla grande... è un vero amico,
e una persona squisita con la quale lavorare.
Questa
è una cosa che chiedo a tutti i "touring musicians"
come te. Hai qualche divertente aneddoto della vita on the road
da raccontarci?
Ricordo
che, nei primi anni della mia carriera, suonavo in giro per Londra
con Allan Holdsworth. Avevamo una band, si chiamava IOU. Comunque,
eravamo in un club e stavamo sistemando la strumentazione perchè
avremmo cominciato lo spettacolo di li a poco. Quando cominciammo
a suonare il primo brano, il gestore del locale si avvicinò
al palco scuotendo le braccia, chiedendoci quando avremmo iniziato
e se ci fossimo accorti che il pubblico fosse già in sala.
Ahahah. Fantastico. Beh, quella musica doveva essere così
"inusuale" per lui, che non gli era neanche passato per
la mente che effettivamente avevamo già cominciato a suonare!
Svogli
attività d'insegnamento?
Si,
attraverso delle clinics o delle dimostrazioni occasionali. Mi piace
quest'area, perchè sento di poter essere d'aiuto. Mi piacerebbe
essere qualcuno che, per esempio, possa incoraggiare dei ragazzi
a suonare in un modo non troppo "cervellotico". Francamente,
sento che in molti dei musicisti professionisti e non di oggi, vengano
troppo spesso a mancare il cuore e l'anima, e ciò mi preoccupa.
C'è molta roba tecnicamente ineccepibile in giro, ma cosa
riescono a comunicare veramente il più delle volte? Mi deprime
sul serio, e non voglio ascoltare materiale del genere. Molti giovani
musicisti sono attratti da un aspetto molto superficiale della musica...
i cosiddetti "power chops" e questo atteggiamento ad avere
il turbo sempre innestato. Vorrei vedere questi ragazzi impegnarsi
a raggiungere qualcosa di significativo in termini musicali. Per
cui, la tecnica può rimanersene a casa durante le mie clinics!
Io voglio parlare di MUSICA. Io amo l'intensità e la potenza,
ma questi elementi devono comunque significare qualcosa. Devono
essere applicati in un contesto dove realmente possano significare
qualcosa. In qualche modo, sembra che molta gente si sia dimenticata
di questo. Ma non voglio condannare tutti. Ci sono buone cose in
giro. Non tutto è interessante per me, ma c'è ancora
molta energia nella musica, e finchè ci sarà quella,
assieme a una profonda e sincera motivazione, nutrirò speranze
per il mondo musicale.
Che
tipo di musica ti piace ascoltare quando sei a casa?
Ascolto
tanta musica differente. Personalmente, mi ritrovo spesso a suonare
differenti stili musicali, e fortunatamente mi trovo a mio agio
in qualsiasi contesto. Sento che ciò mi arricchisce. Qualcuno
che conosce bene la mia musica, può aspettarsi che io ascolti
molte cose diverse, come la musica classica, la musica indiana,
tanti artisti jazz, tanta pop music, big band, colonne sonore, molti
cantanti... voglio dire, c'è così tanta musica li
fuori. Quando ascolto qualcosa voglio essere trasportato, ispirato.
Raramente mi soffermo sull'aspetto tecnico, quasi mai. Se mi capita
di assistere a uno show incentrato su quello, cerco di andarmene
il prima possibile. Voglio avere un'esperienza musicale, voglio
che le persone rivelino se stesse nella musica. Voglio sentire la
loro storia in quello che suonano, you know? Quindi sinceramente
non mi importa che tipo di musica è, se mi trascina e mi
coinvolge.
Cosa
ne pensi del music business odierno? Pensi sia più difficile
fare il musicista professionista oggi piuttosto che vent'anni fa?
Si,
lo è. Credo che tutti abbiano attraversato dei momenti difficili,
ma oggi è veramente tutta un'altra storia. La mia patria...
(l'Inghilterra, nda) veramente non riesco a sostenere il governo
qui (chissà perchè ha tirato fuori il governo... mah!
nda). Improvvisamente mi sento di nuovo vivo quando è possibile
visitare l'Europa, e fortunatamente, riesco a farlo piuttosto spesso.
In termini musicali, sono dispiaciuto di perdermi alcuni dei migliori
e rinomati studi di registrazione, ma al giorno d'oggi puoi registrare
la tua musica su un computer portatile, se vuoi. Io ho registrato
e mixato il mio album di solo pianoforte sul portatile! Addirittura
è stato masterizzato su un altro portatile. Fantastico. Inoltre
Internet ha aperto molte porte. Le case discografiche non sono più
assolutamente necessarie come un tempo. Tante cose sono cambiate.
A questo punto non so neanche quanto rimarrano in circolazione i
CD! Ma sono contento di potermi costruire una vita con la musica.
E' sempre stata la mia salvezza, e continuerà ad esserlo,
anche di più. Ho la sensazione che niente cambierà,
e il mio unico obiettivo è quello di produrre musica sempre
migliore. Sempre più articolata, sempre più accattivante,
di qualità sempre superiore. E' questo più o meno
il pronostico della mia vita!
Gary
Husband, sito ufficiale: http://www.garyhusband.com
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