La progressione didattica (nel caso in cui l'acqua è bassa e si tocca) si suddivide in 8 punti:
1) Primi contatti con l'acqua: discesa in acqua.
                                           spostamenti vicino al bordo.
                                           spostamenti lontani dal bordo.
                                           azioni complesse.

2) Acqua sul viso: creando schizzi.
3) Capo in acqua:  immersione parziale del capo.
                           immersione totale del capo.
                           entrare in relazione con il fondo.
4) Occhi aperti sott'acqua:  vedere.
                                        guardare ed osservare.
                                        ricercare ed orientarsi.
5) Controllo della respirazione: in superficie.
                                             parzialmente immersi.
                                             totalmente immersi.
                                             in apnea.
                                             con scambi respiratori.
6) Primi galleggiamenti: statici.
                                   dinamici (con spinta).
                                   variando la posizione.
7) Prime propulsioni: vasca bassa.
                               vasca alta con ausilio.
                               vasca alta senza ausilio.
8) Corpo in volo:  cadute.
                           salti.
                           tuffi elementari.
I punti 1, 6, 7, riguardano l'esplorazione dello spazio in superficie.
I punti 2, 3, 4, 5, riguardano l'esplorazione dello spazio immerso.
Il punto 8 riguarda l'esplorazione dello spazio aereo.
Passare al punto successivo solo se i precedenti sono ben acquisiti.
Diversi esercizi presentati in seguito, si possono utilizzare solo con i bambini; in caso di adulti fare le opportune modifiche.


Primi contatti con l'acqua
Sono presentati vari esempi di esercizi:
- Sbattere le gambe stando seduti sul bordo.
- Come prima ma cambiando posto al via.
- Come prima con un compagno che passa in mezzo agli spruzzi.
- Sbattere le gambe riempiendo un secchio d'acqua usando un bicchiere.
- Scendere in acqua e risalire usando la scaletta.
- Come prima ma usando il bordo.
- Muoversi tenendosi con 2 mani al bordo.
- Muoversi tenendosi con 1 mano.
- Come prima superando chi viene dall'altra parte.
- Muoversi attorno a oggetti galleggianti sparsi nella vasca.
- Camminare con le braccia in avanti, in alto, in fuori.
- Come prima muovendole a mulino, farfalla o in altro modo.
- Camminare in avanti, indietro, lateralmente (con o senza le spalle in acqua).
- Come prima con o senza gli occhi chiusi.
- Come prima accelerando o rallentando i movimenti.
- Come prima saltellando o con rotazioni.
- Cagnolino toccando con le mani il fondo.
- Il "Gambero" stando seduti sul fondo e muovendosi all'indietro.
- Gioco del "Trenino".
- Come prima con il primo che si mette in coda.
- Spostarsi usando una tavoletta.
- Come prima ma spingendola.
- Pallavolo con palloncini.
- Contare con quanti salti si arriva dall'altra parte del bordo.
- Gioco del "Fazzoletto".
- Colpire con una pallina delle tavolette sparse nell'acqua.
- Gioco dello "Scatolino" (imitare le figure create dai compagni).

- Gioco del "Serpente".
- Gioco del "Giro, giro, tondo".
- Gioco della "Palla avvelenata".
- Gioco dei "4 pali".

- Spingere una pallina sott'acqua, lasciarla e vedere chi la manda più in alto.
- Come prima ma colpendola di testa.
- Gioco "Un, due, tre, stella".
- Cantare in cerchio e finita la canzone ognuno prende una tavoletta galleggiante.
- Cercare di prendersi.

- Come prima ma con lo stop.
- Gioco "Tocca e vai" (al via si tocca l'oggetto richiesto e poi si torna in posizione di partenza).
- Gioco della "Torre di Pisa" (piegarsi da un lato a rialzarsi facendo una bracciata).
- Far passare una pallina sotto le gambe, prendendola al volo girandosi.
Tutte queste cose si possono fare camminando, correndo, saltando a coppie o da soli.
Passare da giochi collettivi, a giochi in tanti gruppi, a coppie e poi singoli.
Prestare molta attenzione all'entrata in acqua, in quanto una caduta potrebbe pregiudicare il tutto, accrescendo la paura fino all'eventuale abbandono dell'attività. E' preferibile, quindi, far entrare un bambino per volta, insegnandogli il modo migliore per entrare. Controllare sempre che non cadano anche se già in acqua: l'equilibrio all'inizio è molto precario.


Acqua sul viso
Sono presentati vari esempi di esercizi:
- Sbattere le gambe appoggiando l'addome sul bordo vasca.
- Come prima ma tenendosi con le mani.
- Come prima ma a pancia in su.
- Sbattere le mani nell'acqua o accarezzarla.
- Fare delle onde con le braccia.

- Fare arrivare un oggetto galleggiante ad un compagno muovendo l'acqua.
- Gioco "Tavoletta velenosa" (spingere la tavoletta verso i compagni stando in cerchio).
- Lavarsi la faccia.
- Come prima usando bicchieri.
- Buttarsi l'acqua sul viso.
- Farsi la doccia.
- Fare la doccia ad un compagno.
- Gara di spruzzi.
- Passare fra due righe di compagni che spruzzano.
- Spostare una pallina da Ping-Pong con il mento.


Capo in acqua
Sono presentati vari esempi di esercizi:
- Immergere gradualmente il viso in acqua, stando in piedi o raccolti.
- Come prima ma camminando o saltando.
- Tenersi al bordo, battere le gambe e immergere gradualmente il viso.
- Immergersi e passare sotto una tavoletta, sorpassandola od alzandola.
- Come prima ma andando indietro.
- Come prima ma facendo una rotazione.
- Passare dentro un cerchio.
- Passare sotto le gambe di un compagno.
- Gioco del "Ponte" (il ponte si apre e si può passare se si fa una determinata azione).
- Tenere dei bicchieri pieni sopra una tavoletta e muoverla.
- Tenere la testa sott'acqua e cronometrare.


Occhi aperti sott'acqua
Sono presentati vari esempi di esercizi:
- Tenendo le mani davanti agli occhi.
- Stando immersi copiare movimenti e posizione degli altri compagni.
- Leggere dei numeri sott'acqua.
- Come prima sommandoli.
- Immergersi e stringere la mano ad un compagno.
- Immergersi e spostarsi.
- Inseguirsi sott'acqua.

- Gara di velocità sott'acqua.
- Immergersi e recuperare oggetti.
- Come prima a coppie indovinando in che mano è.
- Come prima ma prendendo solo un oggetto prestabilito.
- In cerchio e numerati, se chiamati si recupera un oggetto prima che affondi.
- Immergersi e recuperare il cronometro acceso, spegnendolo.
Bisogna evitare che l'allievo, uscendo dall'acqua, si strofini gli occhi e il naso; questo per facilitare il processo di adattamento, che verrebbe altrimenti rallentato.


Controllo della respirazione
Sono presentati vari esempi di esercizi:
- Soffiare sopra l'acqua.
- "Il motoscafo che affonda" (soffiare a pelo dell'acqua e affondare).
- Soffiare cercando di spostare delle palline da Ping-Pong
- Soffiare dentro l'acqua con il naso o la bocca.
- Come prima ma imitando una rana o un delfino.
- Gonfiare dei palloncini dentro l'acqua.
- Cantare sott'acqua.
Tenere in considerazione che la respirazione in acqua rispetto a quella fuori è invertita nei tempi e si effettua in momenti precisi. Riemergere quando si è soffiata tutta l'aria  e riprenderne subito dell'altra (non troppa) evitando pause. In caso contrario si avrebbero due errori: 1) l'espirazione incompleta ripetuta più volte porta ad avere i polmoni pieni di aria già consumata, priva di ossigeno e soprattutto ricca di anidride carbonica, la cui presenza eccita i centri nervosi e determina il bisogno imperioso di inspirare; l'inspirazione è però ostacolata dalla presenza dell'aria nei polmoni. 2) errati ritmi nella nuotata in particolare gambe e braccia.
Il controllo della respirazione è basilare in tutte le fasi dell'ambientamento e nelle fasi successive; spesso gli errori sono causati da un'errata respirazione. Le apnee sono molto utili nella prima fase per imparare a galleggiare e nella coordinazione gambe-braccia, in quanto a polmoni pieni si galleggia meglio. Successivamente vanno eliminate quando si inserisce la respirazione corretta dei 4 stili.


Primi galleggiamenti
Sono presentati vari esempi di esercizi:
- Per il Dorso tenersi al bordo con una mano a poi mettersi in piedi.
- Fare lo scivolo tenendosi ad un compagno, all'istruttore o a 1 o 2 tavolette (a pancia su o giù).
- Come prima ma da solo, spingendosi dal bordo.
- Correre in cerchio velocemente e al via galleggiare lasciandosi portare dall'acqua.
- Inspirare ed immergersi per vedere che si torna su da soli.
- Cercare di arrivare sul fondo.
- La "Sogliola": sdraiarsi sul fondo.
- Far finta di mettersi a letto.
- Il "Morto".
- Immergersi e mantenere una determinata posizione.
- Gioco "Uovo e stella" (galleggiare distesi e poi chiudersi a uovo).
- Gli allievi galleggiano e l'istruttore li muove muovendo l'acqua.
- Tenersi per mano in cerchio e al segnale alcuni stanno a pancia in su, altri in giù.
- Pallavolo stando raccolti con i piedi fuori.
- La "Ballerina": galleggiare in verticale tenendo un braccio in alto.
- "L'arco": a pancia in su fare un'immersione all'indietro ritornando a pancia in su.
- La verticale.
All'inizio impostare i galleggiamenti in forma statica tenendo gli allievi per le mani o la testa (nel caso del galleggiamento supino), poi impostare quelli dinamici. La sensazione di galleggiamento deve essere strettamente collegata con quella di rilassamento, che ne è il presupposto indispensabile. Quando ha imparato a galleggiare, cercare una corretta posizione del corpo con testa sotto e sguardo verso il fondo, braccia rilassate e distese, muscoli decontratti e gambe unite e rilassate, talloni leggermente fuori dall'acqua. Evitare salti, partendo già immersi. L'età e la paura possono rallentarne o velocizzarne l'apprendimento. Considerare che una corretta posizione del corpo e un buon rilassamento, permettono di galleggiare senza aver impiegato alcuno sforzo muscolare.
Per mettersi in piedi da una posizione a pancia in giù, raccogliere le gambe sotto il petto e portare le braccia indietro (in avanti nel caso di posizione a pancia in sù).

Errori più frequenti: testa troppo alta;
                             esecuzione troppo breve;
                              rigidità diffusa;
                              posizione asimmetrica di spalle o bacino;
                             flessione in avanti, dietro o laterale del tronco;
                             mani troppo sotto o fuori dall'acqua.


Prime propulsioni
Sono presentati vari esempi di esercizi:
- Spostarsi galleggiando in vari modi (Es. a cagnolino, gambe Dorso o Crawl, a uovo muovendo le braccia, gambe a bicicletta con una gamba alla volta che spinge in fuori mentre l'altra si chiude).
- Come prima ma variando la posizione delle braccia (in alto, sui fianchi, di lato ecc.).
- Spingersi dal bordo a poi tornare in dietro.
- Cappellino: fare il cagnolino o altri stili tenendo una tavoletta sulla testa.
- Canoa (remare con le braccia stando seduti su una tavoletta) + Cappellino.

- Nuotare da soli, a coppie o in gruppo.
- Fare lo scivolo spingendo con la testa una tavoletta.
- Muovendo le gambe e tenendo una tavoletta salutare un amico che viene di fronte.
- Il "Gesso": nuotare a pancia in su tenendo una gamba fuori dall'acqua.

- La "Tavoletta asciutta": nuotare a pancia in su tenendo in mano una tavoletta che non si deve bagnare.
- Il "Vassoio": tenere la tavoletta asciutta in gruppo.
- Il "Foglio asciutto": come prima ma usando un foglio.
- La "Majorette": avanzare sul fianco tenendo una tavoletta in alto.
- Le "Bacchette accoppiate": come prima ma in 2.
- Il "Malato": uno galleggia a pancia in su con una tavoletta sotto la schiena e gli altri lo spingono.
- Chi spinge di +: stando uno di fronte all'altro muovere le gambe a pancia in giù.

- Nuoto sorpassato: uno galleggia e un altro lo supera in immersione.
- Il "Gambero": a pancia in su muovere le braccia al contrario tenendo le gambe ferme.
- Muovere le gambe tenendo una tavoletta in verticale.
- "Nuoto slalom": fare le scivolo in mezzo a degli oggetti senza toccarli.
In particolare il cagnolino è la posizione preferita dai piccoli perchè controllano la situazione e prendono fiducia con l'acqua, perchè, se tranquilli, non affondano. Successivamente si può inserire il movimento delle gambe a Crawl o a Rana.
L'unico svantaggio deriva dal fatto che una volta assimilati i movimenti a pedalata, può essere controproducente quando si devono svolgere i movimenti a gambe Crawl o Dorso.

Come succede nel caso del galleggiamento, perfezionare la posizione del corpo dopo i primi tentativi approssimativi.


Corpo in volo
Sono presentati vari esempi di esercizi:
- Salti nell'acqua in vari modi.
- Lasciarsi cadere in avanti, in dietro, lateralmente.
- Tuffi a candela, a bomba, a coppie, ecc...
- Fare il delfinetto.
- Tuffi passando dentro un cerchio o sopra una bacchetta.
- Tuffi cercando di arrivare il più lontano possibile.
- Tuffi prendendo un pallone al volo.
Per i tuffi è preferibile iniziare da seduti per poi alzarsi gradualmente.


Nel caso di ingresso in acqua alta, dove quindi non si tocca, bisogna prestare molta più attenzione all'entrata. Infatti, eventuali cadute possono creare traumi che potrebbero compromettere le successive attività. L'ingresso va effettuato uno alla volta, stando attaccati al bordo. Quando l'allievo riesce a mettere la testa sotto, impostare la posizione di galleggiamento sollevandogli le gambe. Se mantiene la posizione per un tempo sufficiente, invitarlo a lasciare gradualmente il bordo con le mani. Inserire la battuta di gambe, anche se non si è riusciti nei passi precedenti, per evitare che il corpo si raffreddi e per fornire una prima forma di coordinazione generale del gesto.