21-04-2004
3-PADRI,FRATELLI,FIGLI
padri
a.1.Michelangelo: è sicuramente un padre di Terragni.Pag.7,10,27,libro
prof.
il rapporto con M. è fondamentale.Egli rappresenta una figura eretica
nella scuola di Milano negli anni '20.Questa scuola aveva come stile principe
il medioevo e quindi m. era contrastante. Terragni arriva all'architettura
di m. attraverso un assistente Pizziconi che fa vedere cose diverse.Combinavano
più architetture dello stesso architetto attraverso i loro sogni.
a.2.Palladio:mai citato nel libro.rapporto con Eisenman.Palladio ha un ruolo.
a.3.La torre:fra Milano e Como la torre in cima al monte.La presenza del volume
a livello simbolico e plastico,volume puro,stereometrico.Problema fondamentale
verso la tensione al volume,l'archetipo della torre.La torre ricorda la presenza
del volume puro,ma non solo:è un imprinting che narra di un paesaggio
originario che non potrà mai essere cancellato.Nelle prime fasi di
vita si determinano delle condizioni che rimangono costanti nella vita adulta.Al
nord le città sono di fondazione militare.La nascita dell'architettura
è legata all'occupazione del suolo con recinti. E’ opposta alla
nascita etrusca dell'architettura.Questo imprinting è ricordato dalla
torre.Architettura come atto artificiale.
fratelli
b.1. Le Corbusier:quando inaugura nel 49 su Terragni egli stesso lo chiama
fratello.Varie volte ha visitato Como per trovare Terragni.Nel libro ricorre
molte volte Le Corbusier,sia in rapporto all'arrivo dello spirito nuovo,di
verso una architettura.questo è il ragionamento che fa il gruppo7.
b.2. Sant'Elia:conterraneo di Terragni.Firmatario del saggio di architettura
sulle orme di Marinetti,.Egli aleggia nella figura di Terragni in quanto punto
di riferimento inevitabile anche perchè conterraneo.
b.3.Golosov:costruttivismo russo.
officine del gas:il tema industriale era un tema caldo e centrale di quel momento storico.in un primo momento il rinnovamento dell'architettura moderna è partito proprio da edifici industriali. A terragni viene commissionato da Verga questo progetto che si doveva fare realmente.in questo momento in Italia dove non si parla di architettura moderna,questo edificio ha un ruolo importante e sarà al centro della mostra triennale.In questo edificio Terragni fa delle operazioni sintatticamente diverse una dall'altra.Ciascun corpo è dettato da una logica formativa autonoma.vedi libro.
novocomum:casa di abitazione.Primo edificio moderno costruito in italia.sorge nei pressi dello stadio e chiude il lotto di un edificio preesistente.non ha un impianto planimetrico che risponde al funzionalismo internazionale.nasce all'interno della morfologia edilizia data,edificio in stile creato dalla scuola milanese.Ribaltamento logico dei principi tradizionali,genialità.la sezione del novocomum è opposta alla sezione dell'edilizia tradizionale.
4 - IL MOTIVO DEL TRE
Novecento.
Futurismo,avanguardia:lega cultura a politica:dopo la guerra,in tutta Europa
c'è un ritorno all'ordine,si accantonano i temi delle avanguardie verso
temi classici,si ridipingono figure grecizzanti.In Italia il ritorno all'ordine
si chiama "Novecento",un certo numero di pittori dopo la stagione
futurista, formano questo movimento,guardando al medioevo ...a forme classicheggianti.
Margherita Sarfatti
In questo clima nasce anche l'architettura di Terragni.In opposizione c'è
un altro filone che cerca di definire figure astratte,questa presenza Radice
pittore e amico di Terragni in opposizione con novecento.Radice o Sironi indicano
due mondi opposti l'uno all'altro. A Como negli ani trenta nascono quadri
astratti di pittori sperimentatori in un clima che non li accoglie.Carla Badiali,Alberto
Sartoris.
Manlio Rho:quadro astratto che evoca arti applicate,è un tessitore.
Citazione dal testo:
Accanto a Terragni, Zuccoli, Cattaneo, Lingeri, Cereghini vi sono Mario Radice,
il più anziano tra i pittori, Manlio Rho particolarmente interessato
a un colle-ga-mento tra arte e in-dustria e Carla Badiali, disegnatrice e
pittrice. Il cosid-detto «Gruppo di Como» si estende anche a Aldo
Galli e Carla Prina, che diventerà la moglie di Sartoris.
Margherita Sarfatti
incrocia Terragni dal progetto che gli richiede della tomba per il figlio,morto
sul colle.Dopo 15 anni si scava e si trovano i resti dei soldati e la Sarfatti
chiama Terragni.Inizia a lavorare con schizzi dinamici ma a lei non piace
e Terragni raffredda la composizione.
IL
MOTIVO DEL TRE
Non bisogna guardare la casa del fascio come tipologia a corte, perchè
non si capirebbe l'operazione progettuale di Terragni.Tutto può essere
tranne un edificio a corte.Nasce un'idea di tripartizione dell'edificio, tutto
l'edificio è tripartito.
La casa rustici non si può guardare come una casa a corte,è
di nuovo uno schema tripartito.
L'asilo Sant' Elia è tripartito.La cosa meravigliosa è che Terragni
nella fascia centrale si inventa una serie di movimenti.
Adesso parliamo unicamente della casa del fascio.
Terragni realizza a Como il Vitrum, molto apprezzato per il gioco dei materiali,per
la trasparenza. Terragni è l'innovatore e attraverso le connessioni
con i critici si crea un cenacolo con la scuola degli astrattisti di cui Terragni
è il catalizzatore.
La casa del fascio da una parte è un'opera celebrativa e pubblica,dall'altra
parte c'è il clima novecento del volume della massa e poi c’è
ancora la chiave astratta,non simmetrica,c'è il problema del centro
storico. Contraddizioni enormi da affrontare e il capolavoro del novecento
è la capacità di riuscire a dare dei percorsi di lettura diversi
ai singoli aspetti. L'opera fa i giochi tutti insieme.Come li fa tecnicamente?
Fa una forma primaria,che non è un cubo,ma un semicubo perchè
è dinamico in rapporto positivo negativo rispetto al duomo. Deve fare
una casa del fascio e deve accogliere persone.Organizza l'edificio in modo
tripartito in modo che al centro ci sia un flusso tra interno ed esterno.Usa
i sistemi più aggiornati per creare questo passaggio,porte meccaniche.Due
scale e organizza le funzioni.
L'altra idea è che gioca sulla chiave orizzontale dell'edificio.Copre
lo spazio centrale a metà in modo da creare due mondi in sezione uno
in rapporto con l'edificio,l'altro in rapporto col cielo. Il semicubo deve
sposare gli astrattisti ma non deve tradire il mondo del volume,della massa.Fa
un ragionamento simile al novocomum.prende il tema della sovrapposizione degli
ordini del palazzo tradizionale,e del chiaroscuro di Palladio e Michelangelo.Lo
rende dinamico con un ribaltamento logico.Invece di farli in orizzontale li
metti in verticale,compatti.Rotazione dinamica che non simmetrizza mai l'immagine,ma
è dinamica e anche astratta.Può essere ruotata è sempre
uguale.Posso inserire il tema del chiaroscuro,telaio,infisso,ombre estraneo
all'architettura moderna.Qui rientra in gioco in maniera dinamica.
12-maggio-2004
5. La storia del telaio. Una progressiva liberazione
E’
la storia di una parola architettonica all'interno dell'architettura di Terragni.
Condensa tanti significati. Ricorre in molti punti del testo. Ha tanti significati.
Un significato del telaio appartiene alla famiglia della percezione di tipo
prospettico. L’idea di telaio porta implicitamente anche il suo contrario...idea
della rottura della finestra prospettica,del telaio. 3 significati:significato
costruttivo,estetico,rottura mentale della percezione.Altro significato fondamentale
per gli architetti è che ha assunto Michelangelo come campione: tratta
i piani come layer plastici cui da ritmo attraverso effetti di scale differenti.
Nasce il problema dell'ordine gigante...successione di eventi plastici. Spesso
queste forme assumono le forme dei telai giganti,creando un mondo plastico.Il
significato più importante è quello della ricerca di Terragni,
ricerca costante per affrontare due problemi:massa e volume,rendere massa-volume
non statico, ma dinamico, astratto. Combinazioni che apparentemente non c'entrano
niente l'una con l'altra. Terragni quindi lavora su due elementi opposti.
La parola chiave per questo discorso è TELAIO, presenza geometrica
che tiene insieme le due cose: è un volume,ma nello stesso tempo nega
se stesso, perchè è trasparente ecc.Contrasto terraniano tra
volume e non volume. Vediamo come Terragni adopera questo strumento.
OFFICINA DEL GAS:ossatura a vista,telaio su tre livelli che caratterizza la
facciata.
6°significato del telaio: ha delle funzioni (portici,balconi,protezione
della facciata,ecc.).
CASA DEL FASCIO:caratterizza i partiti verticali, serve a dare diversi livelli
di profondità,nella copertura incornicia uno spazio libero.risolve
il problema della stratificazione,è un artificio. Terragni ha bisogno
di far legge l'opera come un fatto unitario anche all'interno.
CASA PER L'ARTISTA-MILANO:riappare il telaio come un artificio formale per
raccontare da una parte la storia del volume,dall'altra per far in modo che
i vari accadimenti che succedono sulla parete,vengano mediate dal telaio.
CASA RUSTICI:ARRIVA L'INTUIZIONE DI FAR GIOCARE AL TELAIO una nuova interpretazione,aspetto
gigante, è il simbolo dell'operazione, fa un salto, creando quasi un
ordine gigante. Inventa un telaio sospeso,che unifica i vari piani e rivolta
quelle che sono testate in facciata...SALTO! Ricrea una facciata dopo averla
negata nell'impianto planimetrico.Telaio unificante e dinamico, perchè
appeso.Riesce a far parlare lo spazio nel mezzo collettivo,lo fa vivere da
dentro a fuori e viceversa.
LA VILLA(NON RELIZZATA) DEL FLORICOLTORE:altro scatto geniale.Il prototipo
di villa degli anni '30 è la villa Savoye: parla del volume unitario
e lo sospende dal suolo, lo rende ugule nei 4 lati, paesaggio sul tetto. Poi
mette in crisi questo mondo nell'interno che è estremamente dinamico.
Successioni spaziali diverse.Questo è il prototipo.
Terragni si inventa un'altra cosa. Mantiene:volume puro sospeso. Terragni
fa entrare in gioco il mondo del piano,composizione libera per piani(neoplasticismo).arriva
di nuovo il telaio:non parla di una scatola come Le Corbusier,ma di un telaio.La
casa è contenuta in un telaio.Evoca la presenza del volume,ma allo
stesso tempo evoca il mondo dei piani liberi perchè nella scatola ci
mette quello che gli pare. Cosa mai vista prima!mondo di astrazione,piani
liberi...l'opera può gestire una serie di episodi autonomi contenuti
nella scatola. Il telaio diventa, come nella casa Rustici, il macroelemento,
macrocontenitore di elementi di architettura.
CASA REALIZZATA DEL FLORICOLTORE:il committente fa riempire il primo piano.
C'è qui un passaggio fondamentale: il telaio non è più
elemento unificante ma è una parte autonoma,e ha come conseguenza…
VILLA BIANCA:altra invenzione: non c'è più un sistema gerarchico,ma
i due mondi che ricerca Terragni sono messi insieme e si scontrano. Non prende
più il volume sospeso di Le Corbusier,ma prende ora un vero volume,
attaccato al suolo e a cui,per dinamicizzarlo, gli attacca altri elementi
che possono essere telai,pensiline...come fa a bucare, che bucature sono congrue
con questo sistema espressivo?le bucature rappresentano l'erosione del volume,sono
scatolari,in aggetto.LIBERAZIONE DEL TELAIO.
iL CAPOLAVORO è L'ASILO SANT'ELIA,IN CUI TUTTI QUESTI ELEMENTI SI COMBINANO.
6 . LA TORRE IL CAPOLAVORO L'ASILO 26-05-2004
Dentro
l'asilo Sant'Elia ci sono tutti i temi di Terragni. Alcuni sono proprio presenti,altri
sono sublimati.Uno dei modi per entrare nell'asilo è la torre di Como,messa
per controllare l'arrivo dei nemici.Il tema della torre è ricorrente
in Terragni, e nel libro si trova questa parola.La torre è un attore
che non fa parte della scena. Il lotto in cui nasce l'edificio,è all'esterno
della cinta muraria, in un quartiere operaio. La presenza della torre è
un elemento simbolico in quanto Terragni deve entrare in rapporto con essa
sempre. L'asilo è un edificio simbolo e dalla forte carica sociale
in quanto rappresenta l'autonomia della donna. Il rapporto col passato sta
nella torre. Nasce nel 36, il punto di maggior consenso del fascismo. Ll'opera
si inquadra in un momento felice del paese soddisfatto anche dei successi
militari.La torre rappresenta non solo Como, ma è anche simbolo del
volume. Bisogna considerare anche l'approccio funzionale: avere un sistema
efficiente, flessibile,che sfrutta la luce. C'è la presenza di un linguaggio
astratto asimmetrico. C'è il motivo del tre. C'è il ruolo del
telaio.
torre
funzionalismo
astrattismo
tripartizione
telaio.
entra in gioco un altro attore:LA NATURA come forza trainante e caratterizzante
il progetto. Il vero motore del progetto è l'idea di forte relazione
tra natura e architettura per fare un asilo. Come riesce a farlo?
Partiamo dalla TRIPARTIZIONE: parte da un edificio quadrato diviso in tre
parti.Lo spazio centrale deve essere quello che fa gravitare l'aspetto della
natura. E’ il cuore verde del progetto.Da una parte organizza 4 aule
esposte a sud-est. Le aule hanno pareti mobili e in testata c'è lo
spogliatoio. L'altra parte è più funzionale con la mensa i bagni
le cucine,ecc.
lo spazio interno non è un giardinetto,ma è l'opposto,deve essere
dinamico e relazionarsi con 4 parti.si deve muovere con una sequenza di eventi
che devono muoversi secondo l'asse longitudinale.pensa una sequenza di eventi
lungo l'asse.uno è all'entrata dove c'è una terrazza che non
servirebbe tanto,ma è proprio il simbolo che lo spazio interno si rivela
all'esterno anche con il telaio che si stacca dalla struttura. il secondo
evento è l'atrio d'ingresso,sovradimensionato e uno degli spazi più
belli dell'architettura italiana. è uno spazio che ha rapporti proporzionali,e
vive in un doppio mondo,da una parte il giardino e dall'altra la città.il
telaio è usato qui non in maniera sintattica,ma è un segnale
del cuore del progetto.questa dinamicità che la natura trasmette all'edificio
non si muove solo longitudinalmente,ma anche lungo l'asse trasversale,dove
da una parte la struttura viene mandata fuori mentre dall'altra viene spinta
dentro.tutto assume una forza incredibile,c'è luce,c'è verde,c'è
l'infanzia.come entra la torre in tutto questo? Terragni individua una strategia
molto semplice,ma efficace:lo spazio centrale è come risucchiato dalla
torre e dalla collina che gli sta dietro.egli inoltre organizza anche un percorso
ascensionale che alla fine traguarda la torre.