C.-A. Laisant - G. Bellavitis
equipollenze

C.-A.  Laisant (1841-1920)
Charles-Ange Laisant ( x 1859 ) pubblicò nel 1887 un volume dal titolo "Théorie et applications des Équipollences". Si trattava di una nuova edizione, riveduta e ampliata, della "Exposition de la méthode des Équipollences" del 1874 cioè della traduzione francese fatta da Laisant di un'opera del matematico italiano Giusto Bellavitis.

I due matematici furono messi in contatto epistolare dal matematico francese
J. Hoüel nel 1869 e la corrispondenza continuò fino alla morte del Professore padovano, fatta eccezione per un breve periodo negli anni 1870-1871 quando Laisant fu impegnato, come comandante del forte di Issy, nella difesa di Parigi durante l'assedio da parte dell'esercito prussiano.

Nella prefazione al volume del 1887 Laisant ricorda il collega italiano.

G. Bellavitis (1803-1880 )
l calcolo delle "equipollenze" è un antesignano del calcolo vettoriale, noi prenderemo in esame soltanto i primi due esercizi proposti da Laisant nell'edizione del 1887.
Due punti A e B, su una carta, sono separati da un fiume in cui la corrente ha una velocità costante, e i cui bordi sono rettilinei e paralleli. Il fiume si può attraversare soltanto in barca. Determinare il percorso più breve per andare da A a B. [Lo stesso problema compare anche in un volumetto del 1869 dal titolo "Sur le calcul des équipollences, méthode d'analyse géométrique de M. Bellavitis" di J. Hoüel].
Tenuto conto della corrente, indichiamo con PQ il percorso che la barca effettua per attraversare il fiume.
Traslato il vettore PQ in AR, il percorso più breve tra R e B è il segmento RB e il cammino più breve deve essere equivalente ad ARB.
Se D è l'intersezione di RB con la riva del fiume riportiamo ancora PQ con l'estremo Q in D e troviamo il punto C sulla riva opposta. Chiaramente il percorso ACDB è equivalente al percorso ARB quindi è il percorso di lunghezza minima che è possibile effettuare.
Sono dati una serie di punti  A1, A2, ... , An  equidistanti e in linea retta. In ogni punto di essi è applicato un peso pari all'indice del punto. Trovare il baricentro di questi n punti.

Posto

il baricentro dei punti è la media pesata delle distanze dei punti

dall'origine ottenuta attribuendo a ogni distanza il peso del punto corrispondente

ma

quindi