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Applicazione
semplice o parabolica (E., I, 44) |
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Costruire
un rettangolo avente un lato di lunghezza a
equivalente ad un quadrato di lato b. |
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Disposti
i due segmenti come cateti del triangolo rettangolo ABC mandiamo
per A la perpendicolare all’ipotenusa CA che incontra la retta
BC in D. Il triangolo rettangolo DAC è inscrivibile in una
semicirconferenza di diametro DC quindi (E., VI, 13) la
lunghezza del lato incognito DB del rettangolo soddisfa l’equazione |
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Applicazione
per difetto o ellittica (E., II, 5), (E., VI, 28). |
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Costruire
un rettangolo del quale è nota la somma a
dei lati e equivalente ad un quadrato di lato b. |
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Disposti
due segmenti AB e AO di lunghezza b
e a/2
rispettivamente come cateto e ipotenusa di un triangolo
rettangolo, tracciamo la semicirconferenza di centro O e raggio
OA che interseca la retta BO in D e in C. Il problema ammette
soluzione soltanto se e solo se a/2
> b
e (E., VI, 13) la lunghezza del lato incognito DB del
rettangolo è radice dell’equazione |
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Il
caso a/2
= b
rappresenta il "diorisma" cioè la separazione,
il taglio, tra i casi di possibilità o di impossibilità della
soluzione. |
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Applicazione per eccesso o
iperbolica (E., II, 6), (E., VI, 29). |
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Costruire
un rettangolo del quale è nota la differenza a
dei lati e equivalente ad un quadrato di lato b. |
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Siano
BC e AB due segmenti di lunghezza a
e b.
Disposti i due segmenti ad angolo retto, per il punto medio O di
BC si tracci la semicirconferenza di centro O e raggio OA che
interseca la retta BC in D e in E. Il triangolo DAC è
rettangolo in A e (E., VI, 13) il lato incognito del
rettangolo DB soddisfa l’equazione |
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Sezione
aurea (E., II, 11), (E., VI, 30). |
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Come
caso particolare dell’applicazione iperbolica si può porre a
= b
come nel caso precedente si ha che la lunghezza x
del lato DB soddisfa una equazione di secondo grado dalla quale
è possibile dedurre il valore numerico del rapporto aureo |
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