Rovereto

 
 

pertiche antiche e pertiche di Vienna

 

 
A Rovereto in Piazza del Podestà è ben visibile il Palazzo Pretorio che assolve al ruolo di sede del Municipio. Anche in passato questo palazzo ebbe la funzione di sede del potere politico della città. Nel Trecento fu sede del vicario della famiglia Castelbarco, nel Quattrocento sede del Podestà della Repubblica di Venezia di cui restano tracce evidenti nel lato destro della facciata mentre a sinistra si nota un intervento settecentesco.
 
 
Proprio nel lato sinistro dell'edificio nel 1770 vennero inseriti dei campioni metallici di due unità di misura con la chiara funzione di ragguaglio. Si tratta delle unità di misura di Vienna, cioè utilizzate nelle regioni di lingua tedesca dell'Impero Austriaco e un'unità di misura locale o di Roveredo di probabile origine veneta. La denominazione è la stessa cioè pertica rispettivamente di Vienna e di Rovereto, entrambe da sei piedi, e il braccio per entrambi i sistemi di misura.
 

 
 
Jacop'Antonio Maffei (1745-1806), patrizio tirolese, nel suo "Periodi Istorici e topografia delle valli di Non e Sole", Roveredo, 1805. Pag. 42 ci dice che «Nel 1770 s'introdussero il peso, e le misure viennesi nel Tirolo.». Questa è la data indicata sulle misure di Rovereto e rappresenta un momento importante del lavoro fatto dall'amministrazione imperiale austriaca per uniformare le unità di misura. In realtà la decisione politica era stata presa in precedenza. Con Lettera Patente Imperiale da Innsbruck, del 3 settembre 1768, vennero abolite nella Contea principesca del Tirolo tutte le unità di misura locali e imposte quelle di Vienna. La Lettera Patente era un decreto che aveva valore immediato, che non necessitava di alcuna approvazione, e che non aveva bisogno di una successiva conversione in legge.
Il Principe Vescovo di Trento Cristoforo Sizzo (1706-1776) estese tale provvedimento al territorio di sua competenza. Entrambi queste operazioni facevano parte di un progetto più ampio voluto da Maria Teresa d'Austria per uniformare le unità di misura in molti stati del suo Impero. Per avere un'idea più precisa di questo progetto conviene consultare il lavoro di un italiano, uno studioso di diritto con una grande conoscenza del modo di lingua tedesca: Francesco Schupfer.
 
Francesco Schupfer (1833-1925)
Francesco Schupfer originario di Chioggia studiò giurisprudenza a Vienna, Heidelberg e Gottinga. Insegnò  diritto romano a Padova, storia del diritto a Innsbruck e a Roma. Fu Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei e Senatore del Regno (gruppo liberale democratico).
«Maria Teresa d'Austria volle uniformare progressivamente i pesi e le misure in tutte le provincie tedesche e boeme a quelle di Vienna». La progressione degli interventi fatti con lettere patenti fu la seguente:
«Austria inferiore (Pat. 14 luglio 1756), Austria superiore (Pat. 1 dicembre 1757), Moravia (Pat. 6 febbraio 1758), Boemia (Pat. 30 luglio 1764), Stiria (Pat. 3 marzo 1770). Era previsto ancora l'uso di unità di misura specifiche per il carbone (Decreto Aulico 17 dicembre 1761), la calce (D.A. 21 maggio 1755)  e le farmacie (D.A. 11 aprile 1761).»
Trieste, Fiume, Segna: Pat. 1 ottobre 1756, ripetuta il 25 novembre 1758.
Il sistema di unità di misura di Vienna non venne adottato rapidamente e in modo uniforme; voluto decisamente da Maria Teresa (1717-1780) non lo fu altrettanto dai successori. Nonostante le disposizioni fossero perentorie, con un numero limitato di deroghe, fu necessario rinnovare diversi provvedimenti che incontrarono ostacoli di varia natura facilmente immaginabili. Le norme dovevano favorire il commercio e rendere uniforme l'azione del fisco: dazi, catasto. Come sempre urtarono contro consuetudini consolidate, difficoltà tecniche e privilegi.

Francesco Schupfer, "Degli ordinamenti economici in Austria sotto Maria Teresa", Bologna, 1869.

 
Magno cum robore quercus
ingentes tendet ramos
Da un confronto fatto sul rilievo fotografico è possibile stimare la lunghezza della pertica di Rovereto in circa 2,1 metri.
Su alcune tavole di ragguaglio di epoca napoleonica (1811) si nota che mentre Rovereto e Bolzano adottarono realmente le misure di Vienna altre località mantennero ancora le misure locali precedenti. Risulta che cinque città, più o meno grandi, tutte comprese nel Circolo o Delegazione di Rovereto, avevano delle pertiche antiche con misure paragonabili a quella esposta a Rovereto.
 

Tavole di ragguaglio del Regno d'Italia, Vol. III, Milano, 1811

Ala e Pilcante Pertica di 6 piedi 2,107 metri
Brentonico Pertica di 6 piedi 2,097 metri
Riva e Tenno Pertica di 6 piedi 2,081 metri
 
 

«Sicubi magna Jovis antiquo robore quercus Ingentis tendat ramos»
 Virgilio, Georgiche, lib. III.

 
Sulle modalità e sui tempi reali di attuazione di certe disposizioni Imperiali troviamo utili riferimenti su un organo ufficiale di stampa: il «Foglio Uffiziale del privilegiato Messaggere Tirolese, Roveredo, 26 giugno 1818». In quella data il Sig. Francesco de Riccabona, in qualità di Consigliere di Governo e Capitano del Circolo, indice una gara d'appalto «Dovendo in virtù di superiori disposizioni essere introdotti i pesi e le misure di Vienna in tutte le giurisdizioni di questo Circolo» e questo imponeva di produrre e fornire i campioni delle singole unità di misura da distribuire. Riportiamo di seguito l'oggetto della gara.

A. Misure di rame pei Solidi

1. N. 10 moggi interi di Vienna; cadauno dev'essere almeno del peso di Libb. 32 e lotti 16 di Vienna.
2. N. 10 mezzi moggi, ossia Staja di Vienna, cadauno del peso di Libb. 20.
3. N. 10 quarti di moggio, ossia mezze staja, del peso di Libb. 8 lotti 16.
4. N. 10 ottavi di moggio, del peso ognuno di Libb. 5.
5. N. 11 sedicesimi di moggio, del peso di Libb. 2 lotti 24.
6. N. 11 trigesimi secondi di moggio del peso di Libb. 2.
7. N. 11 sessantesimi quarti di moggio del peso di Libb. 1 lotti 4.

B. Misure di rame pei Liquidi

1. N. 9 emeri interi di Vienna, ciascheduno del peso di Libb. 34 lotti 8 di Vienna.
2. N. 9 mezzi emeri, di Vienna, del peso di Libb. 17 lotti 2.
3. N. 9 quarti di emero ciascuno del peso di Libb. 9:30.
4. N. 9 mosse intere di Vienna, del peso ognuno di Libb. 5.
5. N. 9 mezze mosse, del peso di Libb. 3:24.
6. N. 9 quarti di mossa del peso di Libb. 1.
7. N. 10 ottavi di mossa del peso di lotti 18.
8. N. 10 sedicesimi di mossa, del peso di lotti 10.

C. Pesi d'Ottone

N. 10 bussole, ossia marche per i pesi fatte d'ottone, del peso di Libb. 4 di Vienna, contenenti in sè gli spezzati a scala sino a un sedicesimo di lotto.

D. Misure Lineari

1. N. 10 misure di pertica suddivisa in piedi.
2. N. 11 misure di braccio con le divisioni in tre quarti, due terzi, mezzo, un terzo, un quarto, ed un ottavo di braccio.
3. N. 11 misure del piede di Vienna , colle suddivisioni in oncie, e linee.
Ciascun capo delle misure lineari indicate al N. 1. 2. 3. deve essere fatto d'ottone battuto, e pesare complessivamente Libb. 12 di Vienna.
 
 

 Misure di Vienna

Capacità aridi

Muth Metzen Massel Futtermassel Becher
1 30
1
480
16
1
1920
64
4
1
3840
128
8
2
1
1 Metzen [Moggio] = 61,487 litri.

Capacità liquidi

Eimer Mass Seidel Pfiff
1 40
1
160
4
1
320
8
2
1
 
1 Eimer [Emero] = 56,589 litri. 1 Mass [Mossa] = 1,415 litri.

Pesi

Pfund Bierbing Unzen Loth Quintel
1 4
1
16
4
1
32
8
2
1
128
32
8
4
1
1 Pfund [Libbra] = 0,560 Kg
 

Misure lineari

Klafter Fuss Zoll Linie Punkt
1 6
1
72
12
1
864
144
12
1
10368
1728
144
12
1
1 Klafter [Pertica] = 1,897 m   [misure agrimensorie]
1 Elle [Braccio] = 0,778 m   [misure mercantili]
 

 
I processi per uniformare pesi e misure non furono mai rapidi e i percorsi, non sempre lineari, accompagnarono le vicende economiche, politiche e militari dei territori. Dopo gli Austriaci i Francesi cercarono di imporre il loro sistema metrico e tornati gli Austriaci dovettero ancora confrontarsi con questo sistema.
 

Giovanni De Pluri, "Tabelle di misure e pesi ragguagliati al nuovo sistema metrico decimale", Treviso, 1855.

 
Roveredo (nel Tirolo)  Misure e pesi
metrici
Misure lineari  
Braccio da panno e da tela
Braccio da seta
Pertica, come Arco, (Klafter di Vienna)

met. lin.
met. lin.
met. lin.

0,6990
0,6429
1,8968
Misure superficiali  
Pertica quadrata, come Arco, di 36 piedi q.

met.  q.

3,5971
Volumi o misure di capacità  
Moggio, come Lavis, di 108 sestine
Soma di 10 staia, di 27 sestine
Emero di 40 mosse (Eimer di Vienna)

some
some
some

0,6088
1,5209
0,5657
Pesi  
Libbra mercantile, come Borgo, di 32 lotti
Libbra da seta di 12 oncie

libbre metriche
libbre metriche

0,5680
0,3320
 
Denominazioni dei pesi e misure secondo il sistema metrico decimale
Misure lineari
Miriametro o Lega metrica 10000
Chilometro o Miglio metrico 1000
Ettometro 100
Decametro 10
Metro 1
Decimetro o Palmo 0,1
Centimetro o Dito 0,01
Millimetro o Atomo 0,001
Misure di capacità
   
Chilolitro o mille Libbre 1000
Ettolitro o Soma 100
Decalitro o Mina 10
Litro o Pinta 1
Decilitro o coppo 0,1
Centilitro 0,01
Millilitro 0,001
 
 
Nel 1800, mentre il generale Bonaparte era impegnato nella prima campagna d'Italia, la Baviera fu invasa e il suo esercito sconfitto dalle armate francesi del generale Jean Victor Moreau. Il Regno di Baviera entrò così nell'area di influenza e nelle "alleanze" militari francesi con evidenti funzioni anti austriache.
Nel 1806, dopo la battaglia di Austerlitz (2 dicembre 1805), la Baviera si trova dalla parte dei vincitori e ne ricava un significativo ampliamento territoriale a scapito dell'Impero Austriaco con l'annessione del Tirolo e del Voralberg. Il Tirolo con la sua parte più a sud arrivava fino al lago di Garda mentre il Voralberg è la regione austriaca più a ovest che confina con la Svizzera.
Questa forte vicinanza della Baviera con la Francia rendeva necessario confrontarsi con il sistema metrico decimale e l'amministrazione bavarese provvide nel 1808 emanando delle opportune tavole di ragguaglio tra le unità di misura locali e quelle metriche.
 

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Ma le cose cambiano, con la sconfitta dei Francesi (Lipsia, 19 Ottobre 1813) e la fine dell'Impero Napoleonico (Fontainebleau, 4 aprile 1814) il Congresso di Vienna (1815) impone alla Baviera la restituzione del Tirolo e del Voralberg all'Impero Austriaco.
Le prime norme transitorie per ripristinare quanto in vigore nel periodo precedente vengono emanate dall'amministrazione austriaca il 31 dicembre 1813 ma non tutto è restaurabile come se nulla fosse accaduto.
Alcuni anni dopo, nel 1823, l'Austria ebbe la necessità di riordinare il suo sistema monetario per uniformare il titolo di metallo prezioso e il peso delle singole monete prodotte dalle zecche dei vari Stati che formavano l'Impero. L'imperatore, con lettera patente, fissò il ragguaglio tra le unità di peso austriache e quelle metriche.
 
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